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Tar: illegittimo l’affidamento diretto alla Rai del Festival di Sanremo
La clamorosa sentenza che potrebbe portare il Festival su altre reti
di Mattia Buonocore
05/12/2024 - 16:57
Potenzialmente è una sentenza storica. Nei fatti potrebbe tradursi in zero cambiamenti ma chissà… Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) per la Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento “diretto” alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival.
Il Comune di Sanremo dovrà procedere mediante pubblica gara, aperta agli operatori del settore interessati. A titolo di esempio, qualora lo volessero, potrebbero partecipare alla gara, oltre alla Rai, anche editori come Mediaset o Warner Bros. Discovery. Sanremo passerà mai di mano?
Nessun pericolo tuttavia per l’edizione attuale:
Risulterebbe evidentemente sproporzionato e irragionevole incidere sull’edizione del Festival già svolta e sull’edizione che si svolgerà tra pochi mesi
scrivono i giudici.
Sergio Cerruti è il presidente di Afi (Associazione Fonografici Italiani) e managing director dell’etichetta discografica JE che è la società che ha presentato ricorso contro Comune di Sanremo e Rai riguardo alla concessione dell’uso in esclusiva del Marchio Festival della Canzone Italiana.
La difesa della Rai
La Rai ha cercato di difendersi sottolineando l’imprescindibile legame tra format – di cui è titolare – e Marchio. Ma i giudici non hanno condiviso tale impostazione per diversi motivi. Tra i quali la definizione stessa di Marchio che è un segno distintivo (e dunque non ha bisogno del format) e implica la possibilità di sfruttamento economicamente, cosa che verrebbe meno se il suo utilizzo fosse strettamente legato a un format di proprietà della Rai. I giudici fanno notare che la Rai non si è opposta alla registrazione del Marchio da parte del Comune e che il format di cui la Rai si dichiara proprietario è cambiato negli anni.
Tutti i dettagli – in alcuni stralci nella sentenza – cliccando su Pagina Successiva.
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