12
marzo

FUORICLASSE 2: LA PROF ISA PASSAMAGLIA BATTE LA LITTIZZETTO. MA IN SCENEGGIATURA SI OSA PER FINTA

Luciana Littizzetto in Fuoriclasse 2

All’indomani del 64° Festival di Sanremo Luciana Littizzetto ha fatto ammenda. E, parlando degli ascolti non soddisfacenti, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica che, forse, parte del problema era la sovraesposizione sua e di Fabio Fazio: “Siamo molto presenti: negli speciali, a Che tempo che fa, per due anni a Sanremo. È difficile stupire, essere un po’ meno presenti non guasta. Non come Mina, ma insomma…“. E, per essere meno presenti, una fiction in prime time su Rai 1 dopo sole due settimane non è certo l’ideale.

Fuoriclasse 2: buona la prova della Littizzetto, il resto è scontato

Paradossalmente, però, la Littizzetto sembra l’elemento meno noto di Fuoriclasse 2. La serie – di cui ieri sera è andato in onda il secondo appuntamento – come abbiamo già sottolineato non brilla per originalità. Tuttavia la Luciana nazionale dà vita ad un bel personaggio, la professoressa Isa Passamaglia, dietro la quale tutta la sua verve e la sua irriverenza finalmente scompaiono. Addio battutine, solito slang e doppisensi che caratterizzano il suo repertorio attoriale nonché i suoi interventi a Che Tempo che fa: in Fuoriclasse il personaggio Littizzetto si fa da parte per dar vita ad un personaggio nuovo, pacato e rispettoso – una prof di lettere che le parolacce sembra non conoscerle neppure! – che convince.

Tutto il resto è noia. O meglio delusione: la puntata d’esordio era apparsa ben costruita e, pur conservando il sapore della prima fortunata stagione, presentava una bella novità: la protagonista, battagliera più che mai, non sembrava dover più combattere contro gli altri ma contro se stessa. Visto che con l’ex marito aveva recuperato un bel rapporto, col figlio pure, il nuovo preside era sulla stessa lunghezza d’onda e in amore tutto procedeva a gonfie vele, ora Isa doveva solo imparare ad apprezzarsi di più. Macché.

Fuoriclasse 2: l’omosessualità scade in cliché

Come nella più squallida delle tradizioni narrative, alla prima incomprensione il suo compagno l’ha tradita con l’ex, ma lui ovviamente non voleva. Lei in quanto ad originalità non è certo stata da meno nascondendo la prova del suo peccato (ovvero la decisione di abortire) in un cassetto facilmente raggiungibile che nessuno apriva da secoli ma che, guarda caso, lui ha aperto scoprendo il misfatto e cercando consolazione altrove.

Quanto alla bella iniziativa di inserire in sceneggiatura una famiglia formata da due padri, tutto lo sforzo è andato perduto quando ieri sera il figlio della coppia, geloso perché il suo migliore amico si è trovato una fidanzata ed è sparito dalla circolazione, ha cominciato a temere di essersene innamorato. E con la domanda posta ai genitori “ma l’omosessualità si attacca?” ha dato di sicuro il “la” al solito coro delle polemiche che si scatena sempre su certi temi. Non sarebbe stato meglio essere davvero ambiziosi e presentare l’omosessualità come una cosa normale e basta?

Ah, dimenticavamo: va bene l’inserimento di prodotti a fini promozionali, ma indugiare interminabili secondi su tutti gli elettrodomestici presenti in casa del professor Lobascio ci pare un po’ eccessivo.

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24 Commenti dei lettori »

1. griser ha scritto:

12 marzo 2014 alle 11:38

Da gay trovo più scontata la pseudo (ma neanche troppo) omosessualità dei fratelli del Gf piuttosto quella della fiction.



2. colorcloe ha scritto:

12 marzo 2014 alle 11:51

Il tradimento di Vivaldi non me lo aspettavo, ma più che un cliché è una chiara verosimiglianza con la realtà: quando gli uomini sono arrabbiati fanno cavolate, salvo poi pentirsene immediatamente e piagnucolare infinitamente.



3. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:08

Sono perfettamente d’accordo con l’articolo. Mi dispiace davvero perché la prima puntata aveva presentato bene le nuove situazioni, m’era rimasta la voglia alla fine di vedere nuovi episodi.
Ma ieri è stato (quasi) tutto pessimo.
S’è salvata in originalità giusto la rivelazione su Aida, molto carina e che almeno non mi aspettavo. Per il resto tutto già visto cinquemila volte, ma soprattutto già visto nella fiction che 10 anni fa parlava dello stesso argomento, Sei forte maestro 2. Là era l’amante/ex a restare incinta, ma poco cambia. Sapete come andrà a finire? Isa scoprirà il tradimento di Enzo e lo caccerà di casa, lo picchierà o roba simile, dunque passeremo molte puntate a vederli discutere, e lui cercherà di riconquistarla, alla fine ce la farà e vivranno felici e contenti con il nuovo pargolo.

Che poi basterebbe così poco per non cadere in certe facilonerie. Isa deve per forza nascondere la prova importantissima in un cassetto vuoto e perfettamente trovabile da chiunque? Enzo lo deve per forza trovar 2, dico 2, scene dopo?
E che consecutio ha una storia in cui: lei resta incinta, lo vuole, ma poi non lo vuole, decide di abortire, POI lo dice al compagno, che è felicissimo, ma non gli dice che vuole abortire, lui lo scopre da solo, si incavola, però fa la cavolata quindi alla fine quello in torto è lui.
Che certo, è vero, ma che tristezza di sceneggiata è?

Il ragazzino preoccupato di essere gay evitiamo proprio perché di una tristezza senza fine.



4. Vince! ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:15

Ho letto anche io le discussioni sul figlio della coppia gay che ha paura di essere come i genitori. Per me il ragionamento degli autori è stato vincente: confutare le paure e le critiche che si fanno normalmente in questi casi. Quante volte abbiamo sentito politici dire: “Il figlio do una coppia gay avrà problemi e non potrà avere una vita normale”. Ecco, Dario, invece, ha le stesse ansie e paure di tutti gli adolescenti.
Gli autori hanno voluto parlare al grande pubblico, che si è immedesimato in Dario, e non a una ristretta parte più progressista. Per me è stata una bella scelta.

E poi, diciamolo, quando ieri seri sera è apparso un velo islamico, il colpo di scena è stato forte: personalmente, credevo che la fidanzata del figlio della Littizzetto fosse figlia di una coppia di leghisti o giù di lì.

Certo quelli che si sono lamentati perché volevano un aborto in prima serata su Rai1 vivono un po’ fuori da mondo.

Quanto ai riferimenti di prodotti ai fini promozionali, non capisco la critica: ormai ci sono in tutte le fiction e non solo; il frullatore dei Lobascio non ha minore dignità dell’auto di “Una grande famiglia” o del prosecco di “Tale e quale show”.



5. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:20

Non sono stati i dubbi del ragazzo il problema, ma il fatto che una volta capito di non essere gay esulti manco avesse fatto gol la Roma nel derby…

Il fatto che Isa non avrebbe mai e poi mai abortito in prima serata su Rai1 è esattamente il motivo per cui non andava inserita quella parte di storyline, o almeno non così TANTO lunga. Tanto sai già che non lo farà, dunque parlarne per 3 puntate cercando di farti venire un dubbio che non viene diventa pesante.

Sulle pubblicità ormai siamo senza speranze, meglio la sola inquadratura come qui che la scena alla Un medico in famiglia in cui si spreca una scena intera in cui due personaggi dialogano su quanto sia bello viaggiare in Eurostar o quello che era.



6. Vince! ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:33

@sona: Per me sarebbe stato molto più grave e offensivo se Dario fosse stato davvero gay, perché così in pratica si sarebbe data ragione al Giovanardi di turno su certi stereotipi.
Il ragazzo è contento di aver finalmente capito chi è e cosa desidera. Non ci vedo nulla di male.



7. Luigi ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:35

Sono d’accordo con @Vince! sul tema dell’omosessualità quando dice che il grande pubblico si è immedesimato in Dario. Non prediamoci in giro: se viviamo in una nazione in cui essere omosessuale è considerato uno svantaggio (diciamo così), non ci dobbiamo meravigliare se un ragazzo qualunque esulti all’idea di non esserlo. Certo, l’esultanza era abbastanza ridicola, ma il concetto non mi sembra omofobo come qualcuno ha detto.

Invece non sono d’accordo sulla ragazza islamica. Per me è stato chiaro fin da subito che doveva appartenere proprio a quel mondo che fingeva di disprezzare, anche perché non voleva che il ragazzo la riaccompagnasse a casa. Poi quando si è nascosta dietro al manifesto con il velo…



8. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:39

@Vince! Certo, ma io penso che la cosa bellissima sarebbe che ci mostrassero un ragazzo che vuole capire se è gay o non gay a prescindere dalla famiglia, cioè non è obbligatorio che un ragazzo sia gay perché ha due genitori gay, anzi!, ma non è neanche obbligatorio che sia etero e contento di esserlo. Lui vede il suo amico innamorato e allora dovrebbe voler essere innamorato anche lui (in generale, maschio o femmina che sia il suo amore), non contento perché lo eccitano le tette della prof. Non so se riesco a spiegarmi, comunque probabilmente quel che hanno fatto l’hanno fatto in buona fede, ma si può anche (troppo) facilmente stravolgere come concetto per come l’hanno messa giù.

Ancora una volta, purtroppo, credo sia colpa della sceneggiatura troppo debole.



9. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:43

@Luigi il grande pubblico non lo so, ma io stavo commentando su Twitter e i commenti (di quelle che probabilmente appartengono alla fascia giovanissima di utenza) erano quasi tutti pro Dario e Michele insieme. Va di gran moda!



10. Vince! ha scritto:

12 marzo 2014 alle 12:43

@ Luigi: chissà come mai io invece avevo si da subito pensato l’esatto opposto sulla ragazza. Per me è stato un discreto shock…



11. Fiò ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:26

Bella fiction, bella storia, bel cast, bravi attori. Non ho riscontrato niente di offensivo. Forse certe scelte narrative sono “scontate” solo perché rispecchiano la vita reale. Basta con i moralismi. Fiction adorabile. Cosa volete di più?



12. Fiò ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:31

Bella storia, bel cast, bravi attori, belle emozioni. Trovo questa fiction adorabile. Forse alcune scene che alcuni giudicano “scontate” possono apparire tali perché rispecchiano la vita reale. Io non sono tra questi. Trovo “Fuoriclasse 2″ un prodotto molto gradevole. Basta con i moralismi. Ma cosa volete di più???



13. Marco89 ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:34

Beh volere un aborto su Raiuno anche no, non mi sembra una cosa su cui scherzare o da trattare come se fosse un gioco. Sono cose serie, sicuramente è un argomento che può essere trattato anche se io sono contrario per una serie di motivi ( non è questa la sede per parlarne) però neppure auspicarsi che accada, mi sembra un meccanismo concettuale molto cruento. A mio avviso.
Riguardo la fiction, come scritto ieri, è il classico esempio di lavoro ben fatto e ben recitato, molto tradizionale negli schemi e nell’evolversi della trama: non credo sia clichè l’atteggiamento del ragazzo coi due padri, anzi, mi sembra piuttosto tendente al reale quel pensiero, non offensivo. Di turbamenti e dubbi sessuali gli adolescenti in tanti ne vivono, ma poi magari non lo dicono. E se li portano pure avanti, è la verità; mi sembra non fuori dal mondo che anche un ragazzo con due padri possa farsi delle domande.
Riguardo il resto, in effetti ci sono un pò di passaggi troppo scontati: il tradimento, i prof che si odiano e poi si amano, l’infermiera riassunta…ma magari.



14. Marco89 ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:41

E’ anche molto difficile far si che una storia omosessuale non cada nel clichè perchè tutti sono con gli occhi puntati, per un motivo o per un altro, a carpire anche la minima incongruenza o anomalia fittizia. Ogni atteggiamento rischia di essere interpretato come clichè, se sono troppo tranquilli son fuori dalla realtà, se non tristi è sempre la stessa storia, se fanno un certo lavoro e non un altro…c’è sempre qualcuno che non è d’accordo o che è contrario, proprio perchè è un tema che richiama.
Io trovo per esempio che Bellinzoni ne “Il bello delle donne” fosse un personaggio splendido ma anche lì uno ha da ridire perchè è parrucchiere. Io per essere del tutto spiazzante narrerei una storia con un ragazzo gay cattivo, perfido e arrogante, proprio come un ragazzo qualsiasi. Scelta un pò’ ardita ma che potrebbe adattarsi ancora di più al concetto di “non clichè” di cui spesso si discute.



15. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:42

@Fiò: non ho detto che è brutto e nemmeno sgradevole. Sceneggiativamente parlando è scontato e banale, c’è poco da fare.
Se poi piace lo stesso e fa buoni ascolti mi fa piacere per lui, io stessa continuerò a guardarlo, ma non era quello il punto.
Dove sta il moralismo poi me lo spiegherai.



16. giorgia ha scritto:

12 marzo 2014 alle 14:03

Per me chi ha scritto il post non ama la littizzetto e ci da giu’ dopo Sanremo. Stai guardando una fiction su una prof, non e’ l’ apostolo o l’ antimafia. Certa tv fa proprio male. Cosa volete vedere? Scrivere e’ sempre tranquillo, se una le vivesse certe cose le passerebbe pure voglia di vederle e lamentarsi.



17. Giorgia ha scritto:

12 marzo 2014 alle 14:09

Sono critiche sterili, giusto per criticare una fiction che ottiene un buon risultato. A me sembrano allucinanti questi discorsi. Ci dovevano essere omicidi, stupri, un bel aborto in diretta, omofobi, dei bei drammi?
Stefania per quello c’è il fantasioso il segreto che e’ completamente inventato. Ripeto se una vive la violenza non credo abbia questa voglia matta di vederla e pure richiederla. Critica insensata.



18. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 14:22

Ma chi ha mai detto che ci dovessero essere “omicidi, stupri, un bel aborto in diretta, omofobi, dei bei drammi”?
C’è una via di mezzo tra il piattume narrativo e il dramma che descrivi. Gli sceneggiatori si sono largamente accontentati, poca fatica, massimo risultato.



19. tinina ha scritto:

12 marzo 2014 alle 14:46

Marco89

Come ho avuto modo di scrivere nell’altro post dedicato a Fuoriclasse 2 la questione dell’aborto è stata trattata semplicemente per far sapere alle donne (soprattutto straniere) che in Italia è possibile abortire in un ospedale pubblico in tutta sicurezza e con la possibilità di ripensarci in qualsiasi momento senza dover ricorrere alle tristemente famose “mammane” che praticavano aborti usando ferri da calza sul tavolo della cucina! In America da decenni le soap opera sono usate per lo stesso motivo: una larga fascia della popolazione americana, che vive nell’ignoranza e passa le giornate davanti alla TV per seguire le soap opera preferite, viene informata così. Mi ricordo che in una di queste soap (forse Febbre d’amore o Santa Barbara) una delle protagoniste era incinta di un bambino affetto da sindrome di Down e il medico spiegava cosa questa sindrome comportasse.



20. giorgia ha scritto:

12 marzo 2014 alle 14:51

io mi riferivo a chi ha scritto l’articolo.
Secondo me a vedere certe fiction poliziesche vi hanno distorto dalla realtà e dal desiderio di vederlo in continuazione. Lamentarsi per un foglio messo in un cassetto? dai….lo doveva chìudere a chiave in una cassaforte?
Allora facciamo battuta cosi provocatoriamente. Chi ha scritto l’articolo stasera esce di casa e viene tramortita con una botta in testa da un tunisino, che poi la violenta. Lei va al pronto soccorso con venti giorni di prognosi per via delle enorme lacerazioni, nel frattempo scopre di essere incinta dei un piccolo magrebino, di qui la decisione, dopo essere stata in analisi dalla psicologa per la violenza subita, di ricorrere all’aborto presso una struttura privata per non inciampare in errori sanitari di un ospedale pubblico. Dopo aver sporto denuncia, il tunisino non si trova però pedina la blogger con un vero proprio stalking fino a pensare di eliminarla.
Cosi è più adrenalico e vi piace…beh vivila e poi mi dici se ti piace vederla rappresentata…



21. Stefania Stefanelli ha scritto:

12 marzo 2014 alle 15:11

Per dovere di cronaca, io non ho mai scritto che volevo più adrenalina. E non ho neanche scritto che il racconto fatto ieri era offensivo nei confronti del mondo gay.
Avrei preferito e trovato più figo che si mantenesse la linea della prima puntata in cui c’era esattamente l’opposto di tutto questo: la normalità di una famiglia con due padri.
L’omosessualità in fase adolescenziale è stata già raccontata in questa fiction, con l’alunno della prima serie innamorato del prof, che rubava cose alla sua amica per vestirsi da donna. Lì c’è stato un approfondimento sulle difficoltà del ragazzo e stavolta, se proprio si voleva tornare sull’argomento, avrei fatto una cosa diversa. Che, ripeto, dalla prima serata mi era sembrata possibile.

Ammazza @giorgia! Con questa fantasia saresti una sceneggiatrice perfetta (per Pupetta et similia).



22. Stefania Stefanelli ha scritto:

12 marzo 2014 alle 15:14

Mi pare che non sia stato neanche recepito il complimento fatto alla Littizzetto: se lei, così “personaggio” è stata in grado di sparire dando spazio ad Isa, vuol dire che è stata molto molto brava.



23. Giacomo ha scritto:

12 marzo 2014 alle 15:25

Io trovo che sia una fiction molto carina ed è una ventata di aria fresca. Certamente mi sarebbe molto piaciuto che la storia sull’omosessualità non fosse semplicemente un contorno che che fosse più protagonista (magari sottolineando l’amore di un ragazzo gay per il suo migliore amico etero che è una cosa che a quell’età può accadere). In ogni caso non sempre la trama deve essere sorprendente a mio parere ma deve essere piacevole e in questo caso lo è (vedi per esempio don Matteo che da 15 anni propone sempre lo stesso schema narrativo e non annoia per niente).

Vorrei fare i miei complimenti al regista Riccardo donna per le riprese che sono veramente veramente ottime e a vorrei congratularmi anche con chiunque abbia scritto il tema musicale che è veramente coinvolgente e forse pur sbilanciandomi un po’ troppo al pari delle colonne sonore del cinema internazionale.



24. sona ha scritto:

12 marzo 2014 alle 16:34

@Giorgia ribadisco, ci sono vie di mezzo tra quello che descrivi tu e quello che è successo e in mezzo ci passa il saper scrivere in modo brillante e un minimo originale. Se poi questo è esattamente quello che volevi mi fa piacere per te, io mi aspettavo di più.

Sono invece d’accordo sul tema musicale, veramente bello!



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