Sì, lo avevamo capito tutti. E subito. A The Voice ce l’hanno messa proprio tutta a sottolineare l’omosessualità di una delle protagoniste dell’edizione: Silvia Capasso, “figlia del team” Noemi. La sua fidanzata, onnipresente in ogni fase del programma, ieri sera, è salita sul palco, ha abbracciato Silvia ed è stata presentata ufficialmente da Fabio Troiano, conduttore dello show. Niente di sconvolgente, in realtà. E’ che a anche a The Voice piace far discutere. E’ noto che nei talent i precedenti di questo genere sono rimasti nascosti e soffusi nelle luci delle camerette del residence di Amici. Soprattutto.
Meglio non dire. Ha sempre funzionato così. Lasciando nel dubbio. Che ci sta, sia chiaro. Tanto le preferenze sessuali non intaccano la voce o le emozioni che un cantante o un ballerino sanno trasmettere. The Voice, invece, ha voluto parlare chiaro. Ha voluto far vedere chi c’è dietro ad un concorrente, in questo caso la Capasso con la storia della sua vita, con buona pace di tutti quei concorrenti di Amici e non, che nel corso degli anni hanno scelto o forse in alcuni casi hanno dovuto scegliere di restare in silenzio.
The Voice è un programma che straripa quasi in maniera eccessiva “innovazione”, a cui piace legarsi a Twitter perchè fa tendenza, a cui piace far andare avanti, seppur per un secondo, volti che non bucano lo schermo come quello di Paola Licata, o cantanti con storie pesanti quanto macigni alle spalle come Veronica De Simone del team Carrà o Giulia Saguatti di Cocciante.
Il talent di Rai 2 ha voluto sdoganare una volta per tutte l’omosessualità, posizionandola nei primi minuti di trasmissione (la Capasso è stata la prima ad esibirsi). Per noi, questo, andrebbe anche bene. A patto che… Sì, a patto che da adesso in poi non ci sia più bisogno di esternazioni. A patto che nessuno debba più nascondersi e che nessuno abbia bisogno di mostrare le preferenze sessuali di un concorrente, se non mostra anche quelle di tutti gli altri.
1. chris83tp ha scritto:
10 maggio 2013 alle 11:33