I ricavi pubblicitari del settore media sono in calo del 16% e sul fronte televisivo (generalista e satellitare) si registra un ritardo rispetto ai primi sette mesi del 2008, pari al 13,8% (dati Nielsen). A notizie come queste, ci siamo oramai abituati in questi mesi dell’annus domini 2009 e le conseguenze della crisi economica sui palinsesti e sulla programmazione, sono piuttosto evidenti. Sta infatti prendendo finalmente forma la nuova stagione televisiva e le novità, così come i grandi investimenti, sono un vero e proprio miraggio tra le dune dello zapping. Ecco così che ritornano format e personaggi già visti e, se innovare e “guardare al futuro” è troppo rischioso in un periodo di confusione mediatica, meglio “guardare al passato” e approfittare del confortevole tepore e dello stabile apprezzamento della “Tv nostalgica”.
Niente (o quasi) è ad oggi in grado di mantenere fermi i telecomandi come il vecchio filmato di uno sketch ben riuscito, di un filmato in bianco e nero o magari di una sigla conosciuta, entrata a far parte della memoria e delle cultura collettiva. Veniamo da una stagione estiva in cui a dominare l’access prime-time c’era il collage “Super Varietà” su Rai1; veniamo, purtroppo, da una stagione estiva che ci ha donato gli ultimi ricordi di un pilastro della televisione come Mike Bongiorno (che tornerà “a farci compagnia” con gli spot ancora inediti di una nota compagnia telefonica) e così, anche la televisione d’autunno “si veste di nostalgia” e riempie i palinsesti di vecchie glorie e vecchi ricordi nazional-popolari.
Rete regina sul fronte della “TV che guarda al passato” è ovviamente anche quest’anno Rai1, che accontenta il suo target tradizionalista e un pò âgé, con due programmi rassicuranti, collaudati e pieni di filmati in bianco e nero: “Tutti pazzi per la tele“ da martedì prossimo in prima serata con Antonella Clerici e Beppe Braida e la nuova edizione de “I migliori anni” con Carlo Conti, a partire da stasera alle 21.10 sulla rete ammiraglia della Rai. “Formula che vince non si cambia”: stasera vedremo nuovamente l’abbronzatissimo Conti alle prese con vecchie hit musicali e ricordi generazionali di ospiti famosi in studio e telespettatori accomodati in poltrona, nell’ambito della ”gasatissima” gara tra decenni.
Il varietà campione di ascolti (il format è davvero un osso duro da battere) raddoppia la “componente gnocchistica” e a rappresentare i quattro decenni in gara ci saranno le amate Professoresse dell’Eredità: le brune Sara Facciolini e Roberta Morise, la bionda Elena Ossola e Angela Tuccia, faranno rivivere le atmosfere tipiche degli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta. Confermata la speciale giuria del programma, composta da 100 diciottenni (ancora tutti di bianco vestiti???) che sceglieranno a fine programma la decade “più cool” delle altre. Con le coreografie ideate da Fabrizio Mainini e l’accompagnamento dell’Orchestra del Maestro Pinuccio Pirazzoli, sfileranno i “memorabilia” e le vecchie glorie (ora meteore) degli anni passati. Ricchissimo il parterre degli artisti che saliranno sul palco nel corso delle 11 puntate in programma. Superospiti della prima puntata di stasera: Al Bano e la sua “Nel sole” e le Supremes, il gruppo vocale dal quale è nata la diva-disco Diana Ross, senza tralasciare Los Marcellos Ferial, i Matia Bazar e l’iracondo Adriano Pappalardo di “Ricominciamo”. Sulla sponda “Cinema e Tv” sono invece attesi Virna Lisi, Johnny Dorelli e Tom Bosley, ossia il papà di Richie Cunningham nella popolarissima sitcom “Happy Days”.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti: basta rimanere cristallizzati (per qualche ora) tra paillettes, tuca-tuca e flashback. Il trucco per fare tutto ciò, è uno ed è semplice: cavalcare l’onda del ricordo senza troppi “ma” e troppi “perchè”. Il programma dell’immutabile Conti (qualsiasi cosa il toscano presenti, il quiz serale, le Miss o le Sorelle Bandiera… il suo imprinting è sempre, inesorabilmente, lo stesso) è un varietà leggero, che non si propone di fare retrospettive dettagliate o analisi critiche, ma si prefigge solo ed esclusivamente di riempire le serate tra balletti e vecchie canzoni, con un pò di approssimazione e tanta “caciara”. Non sappiamo quanti diciottenni saranno conquistati dall’irresistibile ge-ghe-gè, ma di sicuro la mamma e la nonna hanno già spostato i divani, pronte ad eseguire con precisione svizzera la coreografia de “I Watussi”.
1. luca ha scritto:
18 settembre 2009 alle 11:25