Non ha bisogno di presentazioni la regina di The Voice of Italy, il nuovo talent show firmato Toro Produzioni in partenza il prossimo 7 marzo su Rai2. E’ un monumento del piccolo schermo che, anche stavolta, è riuscito a sorprendere rimettendosi in gioco, per il gran ritorno, con una produzione “sperimentale”, senza dubbio rischiosa, visto il target a cui andrà a rivolgersi e la difficile collocazione. Parliamo di Raffaella Carrà che, a ben 5 anni dall’ultima conduzione, tornerà in televisione nelle difficili vesti di giudice, o per meglio dire coach, della prima edizione italiana di The Voice, assieme a Piero Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. Toccata e fuga per rilanciare l’Eurovision Song Contest a parte, il caschetto biondo più famoso del piccolo schermo non si fa vedere a viale Mazzini dal lontano 2008, quando Fabrizio Del Noce decise di puntare sul ritorno di Carramba che Fortuna per la Lotteria Italia, dopo i successi dello scorso decennio.
I risultati non furono eccellenti, ma il programma si difese discretamente contro la concorrenza di Canale5. Poi il nulla: si era spesso accostato il suo nome, con tanto di polemiche, a qualche nuovo emotainment per la prima e la seconda rete pubblica, fino alle voci che la volevano vicina al Biscione per una nuova produzione targata Simona Ercolani, poi misteriosamente scomparsa, e, recentemente, per un nuovo talent al sabato sera di Rai1, Auditorium, poi soppresso per via dei costi eccessivi. Si dice non abbia un carattere facilissimo: è un volto con una mentalità in ambito strettamente lavorativo che appartiene in qualche modo al passato, una professionista con gli attributi che non ama lanciarsi nelle nuove avventure se non ne è convinta a pieno e, soprattutto, non muove un dito senza il suo storico gruppo di lavoro.
Ma è un personaggio amato, una vera icona, che ancora oggi unisce praticamente tutte le generazioni: dai più adulti che la ricordano ancora a Milleluci e a Pronto Raffaella, ai più giovani, che invece la ascoltano in discoteca tra un remix e l’altro – l’ultimo firmato da Bob Sinclar – Far l’amore, senza dimenticare la dedica ad opera di Tiziano Ferro, E Raffaella è mia. Le sue canzoni – Tuca Tuca, Rumore, Tanti Auguri, Pedro per citarne alcune – hanno in qualche modo fatto la storia della musica italiana: lanciata da Canzonissima, nel 1971 è stata in classifica con quattro brani contemporaneamente, e ha oltrepassato i confini italiani ottenendo consensi anche all’estero, in Spagna e America Latina in primis, dove tutt’ora è un’icona apprezzatissima.
Conduttrice, ballerina, attrice, autrice e cantante: la scelta di puntare sulla Raffa nazionale per il talent rivelazione degli ultimi anni firmato da John De Mol è senza dubbio azzeccata e non c’è dubbio che, se gli ascolti lo premieranno, gran parte del merito sarà proprio il suo.
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1. Rock ha scritto:
3 marzo 2013 alle 19:32