I giudici di The Voice



7
marzo

THE VOICE – RICCARDO COCCIANTE

Riccardo Cocciante

Riccardo Cocciante

Il fatto che ci sia anche Gianmarco Mazzi dietro The Voice of Italy lo si percepisce a pieno nella scelta del cast. Dopo anni di successi col Festival di Sanremo, la strategia “televisiva” adottata dall’ex Direttore Artistico è ben nota: non scontentare nessuno per convincere il maggior numero di spettatori. E così se per il pubblico più giovane si è puntato su Noemi e Piero Pelù, per quello un po’ più adulto – anche in un’ottica di futura promozione sulla rete ammiraglia – sono stati arruolati la Raffa nazionale, che comunque abbraccia un pubblico piuttosto trasversale, e Riccardo Cocciante. Il nome del noto cantautore, assieme a quello di Roby Facchinetti, circolava da mesi tra i corridoi di viale Mazzini e la sua conferma non dovrebbe aver lasciato affatto sorpresi i nostri lettori.

Una scelta di qualità, perché non c’è dubbio che la carriera di Cocciante meriti solo rispetto, ma forse, chissà, un po’ troppo “estrema“. Il cantante di Margherita non si può definire propriamente un volto televisivo, nè si è mai particolarmente mostrato avvezzo al mezzo e, soprattutto, non ha quell’appeal che forse avrebbero avuto altri suoi coetanei. E’ una scelta che in sostanza, almeno sulla carta, ci lascia un po’ perplessi, ma saremmo ben felici di essere smentiti all’atto pratico. In ottica musicale, visto che di nuovi talenti canori si sta parlando, Cocciante è certamente un vero maestro, e si dimostrerà senza alcuna perplessità un validissimo aiuto.

Ma probabilmente non sarà abbastanza, tant’è che al suo fianco, dopo le attese Blind Audtions, troveremo Kekko dei Modà che, come vi abbiamo anticipato, sarà sua spalla con i 16 concorrenti che comporranno la squadra dopo la prima fase. Per quanto riguarda la carriera, inutile elencare il suo lunghissimo curriculum, anche se ci preme ricordare il suo più recente – grandissimo – successo: la bellissima opera Notre Dame de Paris che, dopo il debutto al Palais des Congrés di Parigi, è stata tradotta in sei lingue diverse, portando ben 15 milioni di spettatori a teatro. E la vendita dei dischi ha portato anche all’assegnazione del prestigioso premio World Music Award.




4
marzo

THE VOICE – PIERO PELU’

Piero Pelù - The Voice of Italy

Piero Pelù - The Voice of Italy

E’ il personaggio di rottura, il “Morgan” di The Voice of Italy, con una lunga carriera nel mondo musicale. Per diversi mesi circolava insistentemente il nome di Fabri Fibra, più un’ipotesi del web che una reale certezza, poi la scelta come ben sappiamo è ricaduta su Piero Pelù, il frontman dei Liftibia, una delle rockstar più longeve e apprezzate nel Belpaese (e dal produttore Marco Tombolini). Sarà lui uno dei quattro giudici del nuovo talent show di Rai2, in partenza il 7 marzo, affiancato da Raffaella Carrà, Noemi e Riccardo Cocciante. Dicevamo di “rottura”, e infatti già dai promo in onda sulle reti Rai si è fatto subito notare con un’autoironica provocazione che lascerà probabilmente esterrefatte le nonnette che girano il sugo tra un servizio e l’altro della Vita in diretta: “Comincia a scaldare le canne, il tuo momento sta per arrivare baby”.

Se si tratterà di un consiglio o di una minaccia lo scopriremo solo dopo la prima puntata, fatto sta che sul web si è già scatenato un gran chiacchiericcio, segno che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. D’altronde lui stesso non ha rinnegato che ogni tanto qualche tiro ci scappa – mica è un santo, e mica è l’unico – ben cosciente comunque di quali siano i limiti e le conseguenze, vissute in prima persona, del passaggio alle droghe pesanti. Autoironia, appunto, e cervello. Salvato dallo spirito punk, non è mai stato un grande amante dei talent show né dei prodotti televisivi.

O meglio, preferirebbe che i musicisti percorressero prima altre strade, girando il Belpaese e facendosi apprezzare mano a mano. Ma d’altronde il mercato è fortemente cambiato rispetto al passato, e per quanto la tv sia falsa, e conseguentemente anche i talent show lo siano, ormai è l’unico sbocco per farsi notare dalle major, che detengono il 90% del marketshare e decidono chi, come, quando e perché lanciare un artista. Rimane comunque un punto di vista curioso quello di Pelù, visto che oggi – ad un anno da quelle dichiarazioni – si ritrova proprio all’interno di questo mondo, ironia della sorte al fianco di una giurata nata dal talent show concorrente. Un cortocircuito tra il dire e il fare, ma d’altronde – come si suol dire – solo i cretini non cambierebbero mai idea.


3
marzo

THE VOICE – RAFFAELLA CARRA’

Raffaella Carrà - The Voice of Italy

Raffaella Carrà - The Voice of Italy

Non ha bisogno di presentazioni la regina di The Voice of Italy, il nuovo talent show firmato Toro Produzioni in partenza il prossimo 7 marzo su Rai2. E’ un monumento del piccolo schermo che, anche stavolta, è riuscito a sorprendere rimettendosi in gioco, per il gran ritorno, con una produzione “sperimentale”, senza dubbio rischiosa, visto il target a cui andrà a rivolgersi e la difficile collocazione. Parliamo di Raffaella Carrà che, a ben 5 anni dall’ultima conduzione, tornerà in televisione nelle difficili vesti di giudice, o per meglio dire coach, della prima edizione italiana di The Voice, assieme a Piero Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. Toccata e fuga per rilanciare l’Eurovision Song Contest a parte, il caschetto biondo più famoso del piccolo schermo non si fa vedere a viale Mazzini dal lontano 2008, quando Fabrizio Del Noce decise di puntare sul ritorno di Carramba che Fortuna per la Lotteria Italia, dopo i successi dello scorso decennio.

I risultati non furono eccellenti, ma il programma si difese discretamente contro la concorrenza di Canale5. Poi il nulla: si era spesso accostato il suo nome, con tanto di polemiche, a qualche nuovo emotainment per la prima e la seconda rete pubblica, fino alle voci che la volevano vicina al Biscione per una nuova produzione targata Simona Ercolani, poi misteriosamente scomparsa, e, recentemente, per un nuovo talent al sabato sera di Rai1, Auditorium, poi soppresso per via dei costi eccessivi. Si dice non abbia un carattere facilissimo: è un volto con una mentalità in ambito strettamente lavorativo che appartiene in qualche modo al passato, una professionista con gli attributi che non ama lanciarsi nelle nuove avventure se non ne è convinta a pieno e, soprattutto, non muove un dito senza il suo storico gruppo di lavoro.

Ma è un personaggio amato, una vera icona, che ancora oggi unisce praticamente tutte le generazioni: dai più adulti che la ricordano ancora a Milleluci e a Pronto Raffaella, ai più giovani, che invece la ascoltano in discoteca tra un remix e l’altro – l’ultimo firmato da Bob Sinclar – Far l’amore, senza dimenticare la dedica ad opera di Tiziano Ferro, E Raffaella è mia. Le sue canzoni – Tuca Tuca, Rumore, Tanti Auguri, Pedro per citarne alcune – hanno in qualche modo fatto la storia della musica italiana: lanciata da Canzonissima, nel 1971 è stata in classifica con quattro brani contemporaneamente, e ha oltrepassato i confini italiani ottenendo consensi anche all’estero, in Spagna e America Latina in primis, dove tutt’ora è un’icona apprezzatissima.





1
marzo

THE VOICE, I GIUDICI: NOEMI DA X FACTOR CON FURORE

Noemi - The Voice of Italy

Noemi - The Voice of Italy

Ora possiamo dirlo, anche nel Belpaese XFactor è diventata una produzione centrale. Dal talent ideato da Simon Cowell è uscito Marco Mengoni, il vincitore del Festival di Sanremo 2013, ma anche Chiara, vincitrice della sesta edizione, la seconda targata Sky, e anche lei protagonista del Sanremo di Fazio e Littizzetto. E poi ancora Giusy Ferreri, Francesca Michielin, e i giudici Arisa e Elio, che ha fatto faville sul palco dell’Ariston. E allora non dovrebbe affatto sorprendere che tra i 4 giudici di The Voice of Italy sieda anche Noemi, arrivata ad un passo dalla finale nella seconda edizione di XFactor, vinta poi da Matteo Beccucci. Ma fu proprio la “rossa” della squadra “over” di Morgan la vera rivelazione di quell’annata, che subito si fece strada e scalò in men che non si dica le classifiche con l’inedito Briciole, disco d’oro assieme all’ep d’esordio.

Una carriera tutta in salita, quella della giovane cantautrice italiana. Subito dopo l’esperienza su Rai2, ha iniziato un tour per l’Italia partecipando a diverse kermesse musicali, facendosi conoscere mano a mano dal pubblico mainstream, sempre più estasiato dalla sua particolarissima voce, potente e graffiante, tanto da diventare oggetto di studio, per capire le emozioni suscitate all’ascolto. Dopo il primo album, Sulla mia pelle, che ha visto la partecipazione anche di Fiorella Mannoia, suo grande sponsor, nel singolo multiplatino L’amore si odia, nel 2010 ha partecipato al Festival di Sanremo con Per tutta la vita, nell’edizione che viene ricordata soprattutto per il lancio degli spartiti da parte della Sanremo Festival Orchestra e le polemiche sul trio Pupo, Filiberto e Luca Canonici.

Il Festival è stata l’ouverture della seconda parte del Sulla mia pelle tour, e l’inizio di una serie di collaborazioni con Vasco Rossi, con cui ha stretto un forte sodalizio artistico, ancora Fiorella Mannoia (ha partecipato ad alcune tappe del suo tour), Claudio Baglioni e gli Stadio. Il 2011 è l’anno di RossoNoemi (Vuoto a perdere di Vasco Rossi è stato il singolo di lancio) seguito ancora da un tour e da una serie di partecipazioni ai concerti dei colleghi. Poi ancora sul palco dell’Ariston nel 2012 con Sono solo parole scritta per lei da Fabrizio Moro: è proprio grazie a questo brano che arriva terza alla finalissima (vinta da Emma), in un podio composto a sorpresa da sole donne. Inarrestabile, ha continuato imperterrita il tour, con Curreri e la Mannoia in alcune tappe, partecipando come di consueto a diverse manifestazioni in giro per l’Italia, fino all’uscita di RossoLive, il primo album live.

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