La7 in campagna elettorale è un po’ come Rai 1 durante il Festival di Sanremo; tutta la programmazione, o quasi, è incentrata su un unico argomento. Al voto, però, mancano ormai pochi giorni e il settimo canale del telecomando dovrà poi dimostrare di saper stare sul mercato anche in tempi televisivi meno congeniali alla rete. Il nuovo editore Urbano Cairo sembra avere le idee chiare:
“La7 ha perso 100 milioni di euro all’anno per 10 anni – ha dichiarato a La Stampa il nuovo patron della rete (si tratta in esclusiva) – Capisce anche lei che la prima operazione sarà rientrare delle perdite, ma senza per questo venire meno agli obiettivi della rete (…) Non sarà una passeggiata di salute, né un giro d’onore”.
La speranza di Enrico Mentana che il nuovo editore potesse guardare ai conti come alla crescita di La7 per il momento, dunque, resta tale. La linea editoriale, fa sapere Cairo, non è però in discussione, così come non sono a rischio i volti che “accendono” il canale (non solo Mentana “ma anche Santoro, la Gruber, Formigli. Professionisti validissimi che non ho alcuna intenzione di cambiare“ dice). Qualcuno a rischio, però, c’è. E, a giudicare dalle sue parole, è già individuato:
“Così com’è è già una buona rete di qualità, preserveremo assolutamente il valore delle news e dell’approfondimento. Non sarà certo lì che andremo a tagliare i costi (…) ma se io e il mio gruppo ci siamo imbarcati in questa operazione è perché abbiamo le idee chiare”.
Attendiamo la firma e… conosciamo le “vittime”. Chi resterà fuori?
1. pietrgaf ha scritto:
19 febbraio 2013 alle 12:16