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dicembre

TG1, LORENZA LEI DETTA LA LINEA. INTANTO SPUNTA IL PIANO B: MINZOLINI AL TG2

Lorenza Lei

Il Direttore Generale della Rai non conosce vacanze, anche a fine anno decide tutto Lei. Ieri il vertice di Viale Mazzini ha fatto un sopraluogo a Saxa Rubra, il quartier generale dei notiziari. Ufficialmente si trattava di una visita per fare a tutti gli auguri di un buon 2012, ma secondo i ben informati l’ispezione sarebbe avvenuta anche per altri motivi. Da quando Augusto Minzolini è stato rimosso dalla direzione del Tg1, tra i corridoi Rai corre un certo fermento e dunque è probabile che Donna Lorenza abbia voluto controllare di persona la situazione. E dettare la linea.

Non a caso il DG ha avuto un colloquio privato con Alberto Maccari, l’attuale direttore del Tg1. Poi ha parlato coi redattori, ai quali – come riporta Repubblica – ha chiesto di concentrarsi sui temi europei in questo particolare momento. La visita sarebbe stata anche l’occasione per iniziare a sondare il terreno sul dopo Maccari, visto che l’incarico ad interim del giornalista scadrà il prossimo 31 gennaio. Da quel momento si aprirà un balletto delle poltrone, abile gioco di equilibri.

Per sfangarla, il solido asse Lei-Garimberti sarebbe intenzionato a scegliere un nome esterno all’azienda. Nei rumors sul toto-direttore del Tg1 si fanno i nomi Mario Calabresi, Antonio Preziosi, Mario Orfeo, Marcello Sorgi… ma al momento sono solo e soltanto ipotesi. Anche perché l’esecutivo di Monti preferirebbe che la scelta avvenisse invece all’interno della Rai, e forse il DG Lei dovrà assecondare tale indicazione. C’è poi la questione Minzolini, da affrontare in tribunale coi denti e con gli artigli.

Dopo la sua rimozione dal vertice del Tg1, il Minzo ha fatto ricorso per ottenere il reintegro. La battaglia processuale si svolgerà attorno all’applicazione della legge 97 del 2001. Il DG pare irremovibile nella sua decisione  di destinare il giornalista a “incarico equivalente”, ma qualora i giudici del lavoro le imponessero di restituire la poltrona al direttorissimo, ecco che spunterebbe un diabolico piano B.

Come riporta Repubblica, si tratterebbe di uno “scambio tra Tg1 e Tg2“. Se il ricorso di Minzolini venisse accettato, il giornalista potrebbe essere posizionato alla direzione del notiziario di Rai2, mentre Marcello Masi balzerebbe alla redazione di Rai1. Un’ipotesi estrema, che i vertici di Viale Mazzini sperano comunque di non prendere in considerazione.

Nel suo giro di consultazioni, Lorenza Lei ha incontrato anche Silvio Berlusconi. Il faccia a faccia tra i due sarebbe avvenuto in forma segretissima appena prima di Natale. Tg1, Rai, nomine: cosa si saranno detti?

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16 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:14

Scambio Masi-Minzolini. Ah.

è un’ipotesi, lo so, ma devo reggere il colpo, scusate.



2. Peppe93 ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:17

Il piano b spero non si realizzi proprio. Come direttore del tg vedo bene o Calabresi o Preziosi



3. Phaeton ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:20

Beh ragà qualunque cosa accada spero non reintegrino Minzolini al TG1



4. Pippo76 ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:23

Minzolini al Tg2 non avrebbe nessun senso e sa di bufala. Nel caso impossibile che avesse ragione tornerebbe al Tg1.
—–
Leardi, lei non ha dato conto della risposta dei legali Rai che mi pare si basi su presupposti interessanti e condivisibili mentre lei difendeva Minzolini definendo l’allontanamento come una porcata
A beneficio dei lettori ( ed anche suo visto che non ha dato conto di questa nota)
La sentenza della Cassazione alla vigilia di Natale sulla natura di societa’ per azioni dell’azienda di viale Mazzini non cambia nulla. Almeno stando a quanto sostengono i legali della Rai, gli avvocati Maurizio Bellacosa e Maurizio Santori, i quali in riferimento alle notizie relative alla sentenza della Cassazione, Sezioni Unite civili, n. 28329 del 22 dicembre, di accoglimento di un ricorso della stessa Rai, precisano che l’affermazione sulla natura di societa’ per azioni dell’azienda “non incide sulla applicabilita’ della legge n. 97 del 2001 (che e’ quella a cui l’azienda si e’ richiamata per rimuovere il direttore del Tg1, con voto a maggioranza del Cda sulla proposta del direttore generale Lorenza Lei, ndr)”. La legge in questione “prevede infatti – dicono i legali della Rai – il trasferimento o la messa a disposizione del soggetto rinviato a giudizio per alcuni reati (ivi compreso il peculato) riferendosi non solo ai pubblici impiegati, ma anche ai dipendenti di ‘enti a prevalente partecipazione pubblica’, tra i quali va certamente ricompresa la Rai”. Per gli avvocati Santori e Bellacosa, d’altronde la stessa sentenza della Cassazione – richiamando le precedenti pronunce a Sezioni Unite del 2008 e del 2009 sulla assimilabilita’ di Rai ad un ente pubblico – riconosce che la Rai e’ “regolata secondo il regime generale delle societa’ per azioni”, ma al tempo stesso e’ “soggetta ad una disciplina particolare per determinati aspetti ed a determinati fini, riguardanti anche la giurisdizione, chiaramente dettata da interessi di natura pubblica”. Una sottolineatura che lascia intendere che per l’azienda e il suo vertice quella interpretazione alla base del procedimento per la rimozione di Minzolini – la legge 97/2001 applicabile anche a societa’ a prevalente partecipazione pubblica – resta piu’ che valida. E da difendere in un’eventuale sede di giudizio.



5. lele ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:23

Il problema è che tecnicamente il minzo potrebbe vincere la causa contro la Rai perchè è stata applicata una legge che riguarda le pubbliche amministrazioni ma la Rai non è una pubblica amministrazione (è solo una società per azioni concessionaria di un certo servizio) e sarebbe difficile spostarlo, visto che siederebbe sulla poltrona del tg1 per sentenza di tribunale. Boh!



6. Pippo76 ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:26

lele
La legge in questione “prevede infatti – dicono i legali della Rai – il trasferimento o la messa a disposizione del soggetto rinviato a giudizio per alcuni reati (ivi compreso il peculato) riferendosi non solo ai pubblici impiegati, ma anche ai dipendenti di ‘enti a prevalente partecipazione pubblica’, tra i quali va certamente ricompresa la Rai”



7. Voice ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:38

La Signora in trasferta come una Monaca che esce dal convento di clausura rai esce e fa 13 con il Banana

Il banana avrà detto:- Lei non sa chi sono io !- -Ma come no, è stata la risposta, è uno sciupafemmine, uno sciupaRai, uno sciupatutto !- Ed il banana:- Allora siamo d’accordo, sciupiamo la Rai ! E vissero tutti felici e contenti!



8. Vincenzo ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:38

Insomma, Minzolini non se lo toglieranno dalle scatole… deve distruggere qualche altra cosa.



9. Vincenzo ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:38

Già Rai2 è quasi morta… vogliono dargli il colpo di grazia, affossando il TG2, unica cosa che raggiunge un 10% in tutta la giornata??



10. Voice ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:44

Neanche il tg2 deve essere toccato
Vogliamo far calare anche il tg2 che insidia il tg5 con un ottimo 18%?
Sarebbe una catastrofe
Il tg 2 scenderebbe al 10% , tutto vantaggio del tg5



11. Davide Maggio ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 11:53

Pippo76: non scrivere cose che non rispondono al vero o, ancor peggio, cambiando il senso di ciò che Leardi aveva scritto perchè cancello i commenti senza pensarci due volte.



12. Pippo76 ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 12:07

Leardi
“La rimozione di Minzolini è stata una vera “porcata”… Perché un rinvio a giudizio non può diventare uno strumento per silurare qualcuno”
—–
La replica degli avvocati della Rai non l’ho letta qui e mi pare che possa aggiungere un qualcosa in più al dibattito.
Il punto è capre se la Rai è una SPA o un ente a partecipazione pubblica.
Non è una porcata evidentemente la rimozione di Minzolini.. se la legge è stata interpretata bene e mi pare che gli avvocati della Rai spieghino quale metro è stato usato dall’azienda.
Ripeto, Leardi diceva che ” il rinvio a giudizio è stato usato in modo strumentale per sbloccare il problema Minzolini” quando il problema è invece di interpretazione della legge
—-
La legge in questione “prevede infatti – dicono i legali della Rai – il trasferimento o la messa a disposizione del soggetto rinviato a giudizio per alcuni reati (ivi compreso il peculato) riferendosi non solo ai pubblici impiegati, ma anche ai dipendenti di ‘enti a prevalente partecipazione pubblica’, tra i quali va certamente ricompresa la Rai”



13. Pippo76 ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 12:08

Quindi non ho cambiato nessun senso di ciò che si era detto in quel post..



14. Davide Maggio ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 12:08

Pippo76: certo, ma devi contestualizzare. Erano spiegate delle ragioni che hai omesso limitandoti a dire che Leardi aveva difeso Minzolini. C’era scritto ben altro.



15. Marco Leardi ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 15:34

L’ipotesi di uno scambio tra Tg1 e Tg2 (riportata da Repubblica) la trovo davvero remota. Anche se in Rai staranno sicuramente valutando un ‘piano B’ da attuare qualora il giudice accogliesse il ricorso del Minzo.



16. uilco ha scritto:

29 dicembre 2011 alle 15:41

nooooooo già senza Orfeo il tg2 è diventato pessimo…

se ci arriva Minzolini sarà inguardabile !



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