14
ottobre
MINZOLINI CONTRATTACCA: FINI HA UNO STRANO CONCETTO DI IMPARZIALITA’. BASTA LITANIA DELLE DIMISSIONI DALLA SINISTRA (VIDEO)
Augusto Minzolini, Tg1
Prosegue il serrato botta e risposta a distanza tra il Presidente della Camera e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Secondo round: il giornalista contrattacca e azzanna l’avversario. Tipo Mike Tyson. Dopo le accuse di faziosità e la conseguente richiesta di dimissioni avanzata ieri da Gianfranco Fini, questa sera il responsabile del Tg1 ha replicato alle rimostranze presidenziali in un editoriale trasmesso nell’edizione delle 20 del suo notiziario.
“Ieri l’Onorevole Fini ha fatto un uso improprio del termine fazioso, ma il Tg1 fa solo cronaca e continuerà a farla. Del resto, nel suo agire quotidiano, il Presidente della Camera dimostra di avere una visione particolare del concetto di imparzialità, ma io rispetto tutte le Istituzioni” ha esordito il giornalista con tono vagamente polemico.
Nel corso del suo intervento, Minzolini ha poi commentato l’odierna giornata politica, caratterizzata dalla fiducia della Camera al Governo Berlusconi. Con 316 sì il Cavaliere ce l’ha fatta e anche per questa volta si è salvato la ghirba. Riferendosi al dato parlamentare, il giornalista ha dichiarato:
“In questi mesi molti hanno citato la Costituzione e la Costituzione è chiara nell’affermare che un Governo resta in carica fino a quando ha la fiducia del Parlamento. Oggi per l’ennesima volta la Camera dei Deputati ha votato la fiducia al Governo e rispetto al voto del 14 dicembre dello scorso anno la maggioranza passata da 314 a 316 voti e la minoranza ne deve predere atto“.
Così Minzolini si è riferito all’atteggiamento politico della sinistra che, a questo punto, potrà scegliere varie strategie d’azione (collaborare col Governo o mettere in piedi un’alternativa credibile) “ma non può continuare con la litania della richiesta delle dimissioni“. Parole destinate a suscitare reazioni polemiche, coi toni da tifoseria ai quali siamo ormai abituati.
“Ma anche il Governo e la maggioranza dovranno fare la loro parte. Nell’economia ci sono segnali positivi. Il tasso di disoccupazione in Italia è inferiore ad altri paesi, ed è di oggi la notizia che nostro il debito pubblico è diminuito” ha proseguito il giornalista nel suo editoriale.
Nello spronare il Governo, Minzolini ha auspicato che questo adotti “un’azione riformatice” per ridare impulso alla crescita “assumendosi tutti i richi del caso“. Perché “rischiare è meglio di vivacchiare“, ha concluso.
Proprio oggi, mentre si preparava a trasmettere un nuovo editoriale, il Minzo ha ricevuto la notizia che il procuratore aggiunto di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per la vicenda delle carte di credito Rai. Il direttorissimo dovrà rispondere dell’accusa di peculato.
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8 Commenti dei lettori »
L’accusa di percolato, ci vuole, per Minzolini e i suoi editoriali.
2. Giuseppe ha scritto:
Cui bono? La sua permanenza alla direzione al Tg1 ormai fa comodo solo a Max Paiella che può tenere ancora in vita un pezzo forte del suo repertorio.
3. Luca ha scritto:
Che persona disgustosa. Ormai non molla la poltrona fino a quando non crolla l’attuale governo.
4. star ha scritto:
L’ho visto in diretta… a parte la frecciata a Fini (che poteva davvero risparmiarsi) Minzolini non ha detto nulla di male. Piaccia o no, in Parlamento contano i numeri. E ieri Berlusconi li ha avuti.
5. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
vaaaabbè
6. Giuseppe ha scritto:
E’ molto interessante anche questo recentissimo servizio del Tg1 in quanto l’informazione fornita va al di là delle contingenti ed effimere vicissitudini del nostro mondo politico, rispondendo a quesiti e ansie cognitive più essenziali:
7. Nina ha scritto:
Non mi piacciono i politici che chiedono le dimissioni dei giornalisti, di nessun colore. Questo vale anche per Minzolini, alcune persone però si scandalizzano a seconda della parte cui appartengono. “La frecciata a Fini poteva risparmiarla” e perchè avrebbe dovuto farlo? Non ha forse il diritto di rispondere a tono a chi chiede le sue dimissioni?
8. alex1989 ha scritto:
@star :avere i numeri in parlamento non significa essere padroni dell’italia e del suo popolo
e che gli altri devono stare zitti, o non parlare,
anche se gheddafi gli manca da morire a lui e la russa
@nina:allora se hai letto le intercettazioni di berlusconi sarai indignata, perchè li trovi una lista lista lunga di giornaisti e non , che lui non vuole
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PRESTO il nuovo DavideMaggio.it
1. Franco2 ha scritto:
14 ottobre 2011 alle 23:46