Sperava di dare il via alla nuova stagione di Che tempo che fa (al debutto domani sera su Rai 3) con un altro spirito e un differente stato d’animo, ma quella che si respira in casa Rai è un’aria diventata forse troppo pesante anche per chi, salva la poltrona, “lotta” per salvaguardare la faccia. Non che Fabio Fazio ne avesse tanto bisogno, soprattutto in confronto a chi, fino a pochi mesi fa, lo “circondava”: via il direttore della rete Paolo Ruffini, via Roberto Saviano e via Serena Dandini. Ed è proprio sulla vicenda di quest’ultima che il conduttore esprime tutta la sua delusione:
“La vicenda della Dandini – dichiara a la Repubblica – è un danno, non solo per la Rai, ma per il pubblico (…) E mi pare una scelta incomprensibile: ‘Parla con me’ era nei palinsesti, approvato. Ho invitato Serena la settimana prossima e spero che se la senta di venire a raccontare il suo stato d’animo. Passata la rabbia spero che possa ritrovare l’entusiasmo, dopotutto conta il rapporto col pubblico: è più forte e duraturo di temporanee cancellazioni”.
E il fatto che Parla con me fosse stato prima approvato dal CdA Rai e poi bocciato, secondo Fazio è un segnale che getta una luce molto cupa sulla tv di Stato, sintomo di come purtroppo non ci si possa più fidare di nessuno. Ma il problema è sempre lo stesso: la politica ha minato, e continua a minare, la libertà di fare servizio pubblico. Non c’è chi ti mette nelle condizioni di offrire il meglio ai telespettatori, ma soltanto imposizioni e divieti:
“E’ la tv che dovrebbe controllare la politica. Non si può far coincidere ciò che è pubblico con quello che è dei partiti, la politica dovrebbe fare molti passi indietro (…) Penso strenuamente che i partiti non dovrebbero nominare i direttori, Freccero (attuale direttore di Rai 4, ndDM) dovrebbe essere nominato per il suo curriculum e le sue straordinarie capacità. Il fatto che sia tenuto in castigo da dieci anni grida vendetta”.
Definisce la situazione attuale della Rai molto precaria, mentre la sua non la sente particolarmente al sicuro, complice anche la mancata riproposizione della trasmissione evento del 2010, Vieni via con me:
“Non siamo disponibili a cedere sui principi. Siamo preoccupati perchè siamo senza direttore di rete, Ruffini era una persona eccellente, e non sappiamo chi arriverà (…) Avrebbero dovuro chiederci di rifare ‘Vieni via con me’ il giorno dopo. Non è successo. Saviano a quel punto ha giustamente firmato per La7, io ho chiesto la deroga”.
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
17 settembre 2011 alle 15:56