L’ultima parola spetta sempre ai vertici Rai. I quali, stavolta, hanno deciso di lanciare nella mazurka dei palinsesti ballerini anche l’unico talk show politico rimasto alla seconda rete. Occhio alla mossa: il programma d’attualità condotto da Gianluigi Paragone andrà in onda in prime time solo nella puntata di esordio di venerdì 16 settembre, poi, dalla settimana successiva, verrà nuovamente spedito in seconda serata. Come mai? L’inusuale giravolta insospettisce gli osservatori più attenti e, secondo alcuni, potrebbe addirittura nascodere risvolti politici.
Dopo la dipartita di Michele Santoro, il conduttore de L’Ultima Parola aveva chiesto al direttore di Rai2 Pasquale D’Alessandro di promuovere la sua trasmissione alla prima serata del venerdì. Tutto faceva pensare che la domanda fosse stata accolta, anche perché l’avvio del programma era stato fissato in prime time, con uno studio nuovo ed una rimpolpata squadra di autori. Di recente, lo stesso direttore della seconda rete aveva assicurato che l’informazione sarebbe rimasta un pezzo forte del palinsesto (leggi qui). Ma sorpresa (e contraddizione?): dopo l’esordio in pompa magna, si apprende che nella seconda puntata il talk di Paragone tornerà alle 23.35.
Il primo ad interrogarsi sulle motivazioni dello slittamento è il quotidiano Libero, di cui Paragone è editorialista, che oggi dà risalto alla notizia. Secondo il giornale diretto da Maurizio Belpietro ”qualcosa sta andando storto“ e forse - si lascia intendere tra le righe – qualcuno non ha digerito gli ultimi articoli del conduttore, critici nei confronti di un Pdl e di una lega che avrebbero deluso i propri lettori. Sarà un caso, ma pare che le quotazioni dell’anchorman in Rai siano calate proprio nelle ultime settimane.
Fino al mese scorso, infatti, Paragone faceva capolino nella rosa dei candidati alla direzione della seconda rete o alla guida del suo notiziario. Era lì, in pole position. Ora invece viene sballottato nel palinsesto assieme al suo programma, e per la poltrona del Tg2 si vocifera con insistenza il nome di Susanna Petruni (preferita, nelle ultime ore, anche all’ipotesi Mario Sechi).
Possibile che la mazurka de L’ultima Parola sia stata influenzata dalle imprevedibili oscillazioni della politica? Oppure si è trattato di semplici ragioni interne riguardanti la programmazione televisiva? Neanche il tempo di accorgersene, e in Rai todo cambia…
1. Giuseppe ha scritto:
4 settembre 2011 alle 11:29