Non è certo la prima volta che le Iene si cacciano nei guai ma Giulio Golia questa volta se l’è vista davvero brutta. L’emergenza immigrati è un tema caldo e attuale, e per raccontare in presa diretta la vita di migliaia di clandestini che da gennaio stanno affollando i centri di accoglienza del Sud Italia, l’inviato delle Iene si è finto un profugo tunisino. Come tanti altri immigrati veri in fuga dai centri di raccolta, Giulio Golia ha iniziato il viaggio della speranza verso nord partendo da Manduria, in Puglia, e proseguendo a piedi con pochi mezzi di fortuna.
Il servizio trasmesso nella puntata di questa sera testimonia le diverse reazioni della popolazione davanti al dramma dell’immigrazione. Tanti abitanti del posto gli offrono aiuto e solidarietà, fornendo cibo, acqua e qualche spicciolo. Quello che basta per tirare fino alla tappa successiva. Non tutti però si comportano allo stesso modo e Golia ha avuto modo di vivere in prima persona cosa può accadere quando la situazione degenera.
L’inviato di Italia 1 si è avvicinato ad una casa chiedendo un bicchiere d’acqua. L’ospitalità non è una dote di tutti: il proprietario l’ha accolto a suon di fucilate. Golia è riuscito a fuggire senza essere colpito mentre l’uomo stava ancora armando il fucile. Se a Golia è andata bene in fin dei conti, il suo attentatore potrebbe non essere l’unico in circolazione che pensa sia meglio farsi giustizia da soli.
Al centro della puntata delle Iene oltre all’emergenza immigrati, anche il fenomeno dilagante della prostituzione minorile. Molti clienti non si preoccupano di dover andare a letto con un’adolescente se non per i rischi legali a cui vanno incontro. Infine la iena Marco Furbini mostra i retroscena di Facebook, il social network completamente gratuito che vale un miliardo di dollari.
1. FDv88 ha scritto:
6 aprile 2011 alle 23:38