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LE IENE: LA STORIA DI TENERA VALSE, LA PROF CHE HA LASCIATO LA SCUOLA PER FARE LA PUTTANA.
di Cristian Tracà
28/04/2011 - 00:22

Da professoressa di latino e greco a puttana. Non usa etichette di facciata per definire la sua metamorfosi Tenera Valse ai microfoni de Le Iene che non disdegnano, di puntata in puntata, la capatina nell’attualità dell’eros o del porno, a seconda delle circostanze. La maschera solo per rispetto ai suoi studenti e ai suoi effetti perché dice di non avere niente da recriminare e nulla di cui vergognarsi. ‘Molto meglio adesso‘- è la frase lapidaria con cui liquida subito chi volesse rintracciare nei suoi occhi malinconia.
Meglio non solo per motivi economici, e ci tiene a precisarlo. ‘Quando ero insegnante mi stavo ammalando di ansia e di depressione ed ero frustrata. Adesso ho un giusto equilibrio. Ho lasciato la scuola perché la mia intelligenza si stava inaridendo.’ Molto brava prima tra i versi di Aristofane, di cui esalta la sagacia sferzante, e quelli di Lucrezio, il poeta latino preferito per aver portato nel severo mondo romano la teoria del piacere. Molto brava anche come puttana però: il narcisismo di Tenera è sempre più evidente ad ogni parola che recita.
‘Se siamo infelici meglio cambiare, non è giusto dare infelicità agli altri. Della scuola mi mancano solo i ragazzi.‘ Guai però a vedere in lei una ninfomane o una incauta restauratice della paideia ravvicinata del sistema di pensiero greco. Guai anche a chiamarla escort, meglio prostituta, puttana o mignotta. Proprio nel momento in cui il grimaldello della iena intervistatrice affonda di più, l’ex docente ha quel colpo di reni che le riesce a tributare l’epiteto di venditrice del proprio corpo ma non del proprio spirito.
Sì ad ogni trasgressione: rapporti multipli (fino a trentuno in unica soluzione), sadomasochismo, intrecci e giochi vari ma mai svendita senza se e senza ma. ‘La scelta di consumare rapporti sessuali a pagamento deve essere responsabile, adulta e con il proprio portafogli’. Tenera è balzata alle cronache grazie al suo libro Portami tante rose, che non ha nulla a che vedere con il musical di Costanzo e De Filippi ma piuttosto richiama il linguaggio cifrato degli annunci di prostituzione on line (dove vige l’equazione una rosa = un euro).
Una donna ricercata per la peculiarità di essere una slave con un bel cervello, tanto da avere ricevuto richieste erotiche come leggere Moby Dick in ginocchio. Con i soldi delle prestazioni la prof realizza il sogno di poter acquistare tutti i libri che vuole, cosa che lo stipendio striminzito da insegnante le impediva. Tra lei che per soldi soddisfa sessualmente gli uomini e i portaborse o gi assistenti universitari che per scalare posizioni vendono il proprio pensiero più vero la Valse non nota nessuna differenza.
Quando ero insegnante mi sentivo più puttana, ora che sono puttana più insegnante. Un altro velo di ipocrisia squarciato, semplice voglia di esibizionismo sulla scia del successo di quello che fu il caso di Melissa P o un drammatico spaccato contemporaneo che vede una donna pienamente libera e consapevole ripiegare provocatoriamente sul paradosso per non perdersi nella rabbia dinanzi a un mondo complesso e beffardo?
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5 commenti su "LE IENE: LA STORIA DI TENERA VALSE, LA PROF CHE HA LASCIATO LA SCUOLA PER FARE LA PUTTANA."
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carlo dice:
Il Panorama editoriale soffre di una grande depressione, è devastato da pubblicazioni perlopiù inutili quali potrebbe essere “portami tante rose” di Tenera Valse. Libri come questo, definirli insulsi è poco, purtroppo sommergono i buoni libri, tant’è che potremmo spiegare il problema metaforicamente in questo modo: “Aristotele in cassa integrazione”. Che fine farà questo prezioso strumento del sapere non è facile dirlo, certo dovrà adattarsi al mutamento culturale in atto, nella speranza che la prevalenza delle pubblicazioni-spazzatura, oggi in libreria, non sia che una dolorosa fase di passaggio. Quindi, speriamo che la Tenera Valse con la sua pubblicazione-spazzatura “portami tante rose” sia una meteora già spazzata via.
stefano dice:
tvnews..l'articolo è stato scritto con le parole dell'insegnante di italiano protagonista del servizio..quindi i complimenti vanno a lei..come parlava di fellatio in maniera intellettuale e la fluidità con cui diceva di slave e master, pratiche sadomaso, facendo paragoni con la letteratura e la ricerca del piacere di d'annunzio...ihihhi...che porcona letteraria!
fra dice:
...si può dire anche portafogli a dire il vero....
marcello walker dice:
Dite alla professoressa che si dice portafoglio e non portafogli ... a parte gli scherzi questo articolo fa provare quasi tenerezza per questa donna. Solo che non si può scegliere sempre la via più facile.
tvnews dice:
credo che il modo in cui sia stato scritto questo articolo sia esemplare.... taliano perfetto, proprietà di linguaggio, fluidià accattivante...complimenti