Emergenza Clandestini



6
aprile

LE IENE: GIULIO GOLIA SI FINGE UN IMMIGRATO TUNISINO E RISCHIA UNA FUCILATA

Immigrati in fuga dal centro di Manduria

Non è certo la prima volta che le Iene si cacciano nei guai ma Giulio Golia questa volta se l’è vista davvero brutta. L’emergenza immigrati è un tema caldo e attuale, e per raccontare in presa diretta la vita di migliaia di clandestini che da gennaio stanno affollando i centri di accoglienza del Sud Italia, l’inviato delle Iene si è finto un profugo tunisino. Come tanti altri immigrati veri in fuga dai centri di raccolta, Giulio Golia ha iniziato il viaggio della speranza verso nord partendo da Manduria, in Puglia, e proseguendo a piedi con pochi mezzi di fortuna.

Il servizio trasmesso nella puntata di questa sera testimonia le diverse reazioni della popolazione davanti al dramma dell’immigrazione. Tanti abitanti del posto gli offrono aiuto e solidarietà, fornendo cibo, acqua e qualche spicciolo. Quello che basta per tirare fino alla tappa successiva. Non tutti però si comportano allo stesso modo e Golia ha avuto modo di vivere in prima persona cosa può accadere quando la situazione degenera.

L’inviato di Italia 1 si è avvicinato ad una casa chiedendo un bicchiere d’acqua. L’ospitalità non è una dote di tutti: il proprietario l’ha accolto a suon di fucilate. Golia è riuscito a fuggire senza essere colpito mentre l’uomo stava ancora armando il fucile. Se a Golia è andata bene in fin dei conti, il suo attentatore potrebbe non essere l’unico in circolazione che pensa sia meglio farsi giustizia da soli.




4
aprile

SOS LAMPEDUSA: UNA NUOVA PAGINA DI DIARIO DEL REPORTER FABIO CARESSA

Fabio Caressa

Per chi se lo ricorda come il telecronista delle notti magiche di Berlino sarà forse strano vedere Fabio Caressa nelle nuove vesti di reporter di Sky. Dopo il primo lavoro dedicato al lavoro dei soldati italiani all’estero con il reportage Buongiorno Afghanistan, il giornalista più brillante della testata sportiva satellitare torna su Sky Uno per parlare di attualità e geopolitica.

Sos Lampedusa, questo il titolo del diario che Sky trasmetterà giovedì sera alle 22,05, sceglie di portare i telespettatori nel vivo dell’emergenza che sta vivendo la piccola isola siciliana. Se la televisione sempre più veloce ed effimera contrae i tempi dedicati ai fatti lasciando spesso più spazio alle opinioni che agli eventi in sé, il documentario di Caressa si propone un filtro minimo per lasciare parola alle testimonianze dirette di chi gestisce quotidianamente l’accoglienza dei clandestini.

Le telecamere di Sky hanno seguito a bordo di una motovedetta dei guardacoste il drammatico salvataggio di cinque profughi, unici sopravvissuti all’ennesimo dramma del mare che ha disperso nelle acque del Mediterraneo decine di corpi di profughi fuggiti giorni prima dalla Libia nella speranza di una vita migliore. Il bravo giornalista racconterà così, attraverso le parole dei superstiti, l’angoscia di chi è costretto a vivere episodi strazianti come questo. Per chi  si pone con indifferenza, o peggio con insofferenza, verso questa strage quotidiana sarà un bel pugno allo stomaco, ma forse è ora che la realtà cruda smuova un po’ gli animi.