Che Michele Santoro - nonostante il cognome - non fosse un santo lo sapevamo tutti, ma che dimostrasse l’interesse “pubblico” con una buonuscita “personale” da mamma Rai di svariati milioni di euro, questo ci era del tutto oscuro.
Vi avevamo lasciato ieri con alcune anticipazioni circa il futuro di Santoro che, uscirà dalla porta principale della Rai, per rientrare dalla porta di servizio, idealmente rappresentata dalla terza rete nazionale. I partiti politici, anche quelli filo-santoriani, ma soprattutto il web, si sono scagliati prepotentemente contro il giornalista. E sulla carta stampata non solo i quotidiani berlusconiani. La Velina Rossa ad esempio, agenzia d’informazione vicina al PD, lo ha attaccato così: “Cosa racconteranno i vari Santoro nelle ultime puntate della trasmissione a un pubblico che credeva in loro e che forse li aveva presi per gli ultimi idealisti della politica? E la Rai spende per fare un favore al premier?”. L’UDC ha parlato di “violazione del portafoglio dei contribuenti” e Santoro si è difeso esclamando: “Ho agito come sempre nell’interesse del pubblico“. Nonostante la stima reciproca mai nascosta tra l’ex pm di Mani Pulite e l’ex euro-parlamentare, anche L’Italia dei valori ha espresso la propria delusione nei confronti di un comportamento irriguardoso.
Il suo braccio destro, Marco Travaglio invece, come un fedele Sancio Panza, non ha abbandonato il Don Chisciotte della politica italiana, dichiarando: “Non sono arrabiato con Michele. Non sono sua moglie, non devo sapere tutto sulla sua vita”. Della serie “ognuno è artefice del proprio destino ed è libero di fare le scelte che reputa più idonee per sé e per la sua vita”. I fan su Facebook sono amareggiati: “Ha tradito”, “Non ha fatto bene”. Ma avrà fatto bene a mettere in discussione la sua reputazione in cambio di denaro pubblico e per lo sfizio di produrre documentari? E intanto sempre oggi si discuterà circa il futuro di Paolo Ruffini, spostato momentaneamente a Rai Educational e in procinto di essere reintegrato a capo della sua Raitre. Chissà se il “nuovo” direttore sarà felice di trovare nella sua squadra l’irrequieto Michele Santoro. Staremo a vedere.
1. ANGELO ha scritto:
20 maggio 2010 alle 15:03