Promossi
9 alle donne di Ballando con le stelle, Valeria Fabrizi e Arisa. Da un lato la veterana, esempio di tenacia e gentilezza, dall’altro un vulcano che è riuscito a domarsi canalizzando il fermento interiore. E se i più sadici saranno rimasti delusi per un mancato sbotto della cantante lucana, per lei è un passo avanti. Ma ora, basta tv.
8 a Francesco Vecchi. L’ormai celebre anatema che lo voleva a casa a settembre, alla fine gli ha portato fortuna. Il giornalista 39enne progressivamente si è emancipato dalla ben più famosa Federica Panicucci e macina ascolti e consensi nel mattino di Canale 5.
7 a The Voice Senior. Il talent del venerdì di Rai1 conferma quanto di buono emerso nella prima stagione allontanando lo spauracchio debacle dopo una prima stagione che aveva giovato della novità. Un modo nuovo, per la prima rete, di raccontare belle storie e un po’di giustizia per un franchise spesso, anche ingiustamente, bistrattato.
6 a The Ferragnez. Oltre Instagram, non c’è di più. Il reality (buonista) di Chiara Ferragni e Fedez si fa guardare con facilità ma aggiunge poco al racconto minuzioso che la coppia già compie quotidianamente sui social, con la differenza che qua c’è meno immediatezza e spontaneità. Il programma in sè, dopo una discreta prima puntata, diventa ripetitivo con il solo elemento Sanremo, emblema della tv generalista, a smuovere le acque.
Bocciati
5 a Un Professore, “timido” per quanto riguarda la storyline gay. Se nella versione originale l’amore omosessuale veniva raccontato in maniera molto esplicita, la scelta di Rai1 è stata quella di fare a meno di scene evidentemente considerate più forti. Coraggiosi ma non troppo.
4 alle indecisioni Mediaset sul fronte infotainment. C’è grande movimento attorno al daytime di Canale 5 in un turbine di decisioni clamorose, ripensamenti, rinvii e parziali dietrofont. Ad esempio la malcapitata Panicucci, in bilico malgrado ascolti record (il che sembra già un non sense), prima è praticamente fuori, poi rientra a metà gennaio, poi a febbraio e ora di nuovo a metà gennaio. E le variazioni a Videonews potrebbero non essere finite.
3 al finale della Casa di Carta. La serie epica spagnola si conclude con un finale climax del paradosso e dell’assurdo a cui ha abituato in cinque stagioni. A proposito del successo, spesso si fa notare come sulla generalista, in Spagna, non avesse sfondato al punto da concludersi dopo 2 stagioni e come, al contrario, lo streaming le abbia dato un gigantesco vigore. Ma se effettivamente la storia “iper orizzontale” ha trovato piena valorizzazione nella fruizione compulsiva, è altrettanto vero che la serie ha vissuto una parabola discendente con vicende allungate a dismisura e che hanno iniziato a somigliarsi. Le migliori puntate erano proprio le prime.
2 a Alex Belli. La squalifica dal Grande Fratello arriva al culmine di contraddizioni e gesti teatrali che da settimane lo vedevano protagonista. Un mix di realtà e finzione, accattivante più per il gusto di scoprire fin dove ci si spingeva che per la storia in sè.
1 ad Andrea Nicole, tronista di Uomini e Donne. Il primo trono “trasngender” si conclude mestamente con la violazione delle prassi che regolano la trasmissione. Per la sua storia personale, la presenza della giovane – che fino all’abbandono aveva compiuto un percorso quasi esemplare – assumeva un peso importante e lei stessa, volente o nolente, deteneva “responsabilità” maggiori rispetto a quelle di altri tronisti.