Nel cast ci sono Sonia Bergamasco, Cesare Bocci e Alessio Vassallo ma no, non siamo a Vigata e non c’entra il Commissario Montalbano, giovane o adulto che sia. Il docu-film che li vedrà protagonisti questa sera alle 21.25 su Rai 1 si intitola La Scelta di Maria e ripercorre la vicenda politica, sociale e umana dietro la nascita del Milite Ignoto, integrando il racconto con repertori d’epoca, animazioni originali e una serie di interviste ai protagonisti della storia, o meglio ai loro interpreti.
Ideato proprio da Cesare Bocci, che ne firma il soggetto insieme a Marco Videtta e al regista Francesco Miccichè, il docu-film viene trasmesso in occasione del Centesimo Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Prodotto da Anele con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories, vanta la collaborazione di Rai Cinema e della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Patrocinio del Ministero della Difesa, il contributo di Fondazione Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, Promoturismo FVG e il sostegno di Intesa San Paolo e Comune di Aquileia.
Il racconto prende il via nel “biennio rosso” successivo alla Prima Guerra Mondiale, in un’Italia in piena crisi economica, sconvolta da profonde divisioni politiche e sociali. È in questo contesto che il ministro della guerra Luigi Gasparotto (Bocci) istituì due commissioni che lavoravano tra Gorizia e Aquileia: la prima, formata da un medico e sei reduci pluridecorati, tra cui il tenente Augusto Tognasso (Vassallo), aveva il compito di cercare undici salme di soldati non riconoscibili nei luoghi in cui erano avvenute le battaglie più cruente; la seconda doveva scegliere una donna che aveva perso un figlio in guerra e questa “madre d’Italia” avrebbe dovuto indicare una delle salme trovate per farne un simbolo di tutti i caduti in guerra mai identificati. Ovvero, il Milite Ignoto.
La narrazione ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas (la Bergamasco), una contadina alla quale era rimasta solo una lettera del figlio Antonio, venne scelta tra la commozione di tutta la commissione; quello della mattina del 28 ottobre 1921 quando, nella cattedrale di Aquileia, si inginocchiò davanti alla decima bara, decretando così il Milite Ignoto; lo storico viaggio in treno che trasportò la salma da Aquileia a Roma. Un viaggio di 120 soste durato 4 giorni, a bordo del quale Maria Bergamas e il tenente Tognasso assistettero ad uno spettacolo unico: in tutte le tappe, intere folle di persone si inchinavano, pregavano e salutavano.
Il racconto si chiude a Roma, dove il convoglio venne accolto da Vittorio Emanuele III: in tutta Italia ci fu un lungo momento di cordoglio voluto dal Ministro Gasparotto, scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone. Il Milite Ignoto venne tumulato il 4 novembre 1921 all’Altare della Patria dove, ancora oggi, è vegliato senza sosta dai militari di tutte le armi che a turno rendono onore al soldato senza identità, simbolo di un Paese per una volta unito. E quando Maria morì, nel 1953, chiese di essere sepolta dietro la cattedrale di Aquileia, a fianco delle altre dieci salme di soldati ignoti che lei non scelse.
Nel cast anche Alessia Franchin (la Contessa Anna Visentini Feruglio), Valentina Munafò (Anna Bergamas), Carla Manzon (Mercedes Iori), Marco Maria Casazza (il Generale Giuseppe Paolini), Massimo Sangermano (il Generale Sanna) e Federico Pieri (Don Nani).