“Sanremo è abituato alle polemiche, cambia l’argomento ma le discussioni sono sempre tante”. Amadeus incassa ogni dubbio altrui e fa chiarezza sulle sorti del 71° Festival di Sanremo, a cominciare dalle date: o si fa dal 2 al 6 marzo 2021 o salta tutto.
“Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022“
ha dichiarato il conduttore al Corriere.it. Un altro punto fermo è la presenza del pubblico al Teatro Ariston, scongiurata dal Prefetto di Imperia. Archiviata la questione nave che – spiega – “si può pensare a utilizzarla in altro modo, ci stiamo lavorando”, Amadeus “rincara”:
“Sì, pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero. Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante”.
Il direttore artistico è al lavoro per un’edizione che sia la più normale possibile e dunque, dove non servono, non vuol sentir parlare di ulteriori paletti:
“Il Festival blindato non serve a niente, non è uno spettacolo televisivo, passerebbe alla storia per il Sanremo del Covid, per il Sanremo della desolazione. Intorno al Festival da 70anni a oggi è sempre stato costruito uno spettacolo. Se in una partita di calcio mi togli il pubblico, mi levi le porte, riduci a 8 i giocatori e il pallone sì ma sgonfio, forse è meglio rimandare la partita (…) Se le cose si fanno bene e in sicurezza, con protocolli precisi, non bisogna preoccuparsi. E’ facile dire si chiude, non si fa, opporre sempre dei «no»: è una scorciatoia semplice e banale”.
Rassicura, inoltre, anche sulla presenza della stampa, ricordando che “nella serata di venerdì vota, quindi i giornalisti ci devono essere”. Intanto, annuncia la seconda donna che lo affiancherà sul palco; si tratta della 25enne attrice bolognese Matilda De Angelis:
“Sono giornate complicate, ma abbiamo anche una bella notizia: oltre a Elodie, come co-conduttrice per una sera abbiamo chiuso con Matilda De Angelis che sta avendo un grande successo con The Undoing, la serie con Nicole Kidman e Hugh Grant. Mi piace perché è una giovane attrice, spigliata, con una caratura già internazionale: sarà l’occasione per farla conoscere ancora di più”.
1. Paolo ha scritto:
23 gennaio 2021 alle 11:29