L’assegnazione dei diritti tv per la Serie A è ad una svolta che si preannuncia storica. Dalle parti della Lega tira infatti aria di cambiamento, soprattutto in vista delle stagioni 2021/2024, attualmente libere da assegnatari per quanto riguarda la trasmissione dei match. Tutte le indiscrezioni al riguardo, però, concordano sul fatto che Sky sembri destinata a perdere il suo attuale ruolo.
La recente causa contro l’emittente per il mancato pagamento dell’ultima rata milionaria per l’attuale stagione non ha fatto altro che inasprire i rapporti con i club, che in questo momento hanno bisogno di liquidità. Peraltro, se il bando per l’assegnazione dei diritti fosse pubblicato in questo momento, Sky non potrebbe nemmeno parteciparvi proprio a motivo di quel contenzioso aperto. L’azienda, inoltre, non potrà avere l’esclusiva sulle trasmissioni online, secondo quanto stabilito da una sentenza del Consiglio di Stato.
Il contesto venutosi a creare, insomma, appare tutt’altro che favorevole all’emittente satellitare, la cui offerta sarebbe quindi al ribasso. La Lega, da parte sua, aveva già fatto capire di volersi muovere in una direzione diversa, lavorando alla creazione di canale di proprietà della stessa Serie A, che – in collaborazione con il gruppo spagnolo MediaPro – puntasse a distribuire tutte le partite del Campionato italico. Al momento, però, il progetto ha subito una frenata in favore di altre soluzioni forse ancor più redditizie.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la Lega sta considerando anche le munifiche offerte da avanzate da fondi di investimento esteri come CVC Capital e Bain Capital. L’obiettivo sarebbe quello di costituire – con una di queste realtà finanziarie – una newco dove confluirebbero i diritti tv a partire dal 2021, quando scadrà il contratto con Sky e Dazn, con un accordo che potrebbe essere addirittura decennale.
Secondo quanto trapelato, CVC (già noto per gli investimenti nella Formula 1 e nel Sei Nazioni di rugby) avrebbe avanzato un’offerta da 2,2 miliardi per il 20% della ‘media company’; il gruppo finanziario britannico ha un’esclusiva per trattare con la Lega fino al 30 giugno. L’americana Bain Capital, invece, avrebbe invece messo sul piatto 3 miliardi per il 25 o il 30%. Nel progetto al vaglio con questi fondi esteri, la newco andrebbe a trattare con i broadcaster per la rivendita dei diritti.
Non tutti i presidenti delle squadre di Serie A sarebbero però concordi sull’avallare accordi di questo tipo, anche a motivo di conflitti d’interessi che potrebbero venirsi a creare. Il Fatto Quotidiano sottolinea ad esempio che il Presidente del Milan Paolo Scaroni fa parte della banca d’affari Rotschild che è l’advisor di CVC.
Considerando il mutato panorama mediatico e televisivo, non è infine da sottovalutare l’interessamento di Amazon alla Serie A per quanto riguarda la trasmissione delle partite in streaming. Dopo essere approdata in Inghilterra, dove trasmette 30 gare l’anno della Premier League, il colosso starebbe studiando il dossier relativo al nostro Paese.