26
maggio

Rai, bilancio 2019 in pareggio. Crescono i ricavi, cala la pubblicità

Fabrizio Salini, Rai

La Rai chiude il bilancio del 2019 in pareggio, pur con una contrazione degli introiti pubblicitari, con un incremento dei costi. E con una posizione finanziaria netta negativa di 469,4 milioni. Il progetto di bilancio al 31 dicembre 2019, illustrato ieri dall’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, ha ricevuto il via libera unanime del CdA. Ecco i principali dettagli del documento sulle casse dell’emittente pubblica.

L’esercizio 2019 – comunicano da Viale Mazzini – ha registrato un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria netta in peggioramento rispetto all’esercizio precedente (-469,4 milioni, come già precisato), ma comunque “attestata su livelli di sostenibilità“.

Sul fronte dei ricavi, l’azienda ha avuto un incremento complessivo nell’ordine di 78 milioni, pur in presenza di una contrazione di quelli pubblicitari. I costi esterni, al netto dei grandi eventi sportivi e a perimetro omogeneo, hanno evidenziato un incremento determinato dal rafforzamento dell’offerta e dai maggiori impegni per la piattaforma digitale. In crescita anche i costi per il personale, sia per le politiche di incentivazione, sia per le assunzioni con contratto di apprendistato, effettuate in un’ottica di acquisizione di competenze digital-native. Iniziative, queste, che la Rai considera “correlate anche all’implementazione del Piano industriale“.

Dal punto di vista editoriale, il gruppo Rai rivendica inoltre “importanti risultati nelle tre macroaree di attività” (tv, digital e radio). Per la Televisione – di legge di una nota di Viale Mazzini – “il Gruppo si conferma anche nel 2019 al vertice degli ascolti televisivi con il 35,7% sull’intera giornata e il 36,6% sul prime time“. Per le piattaforme digitali, si attesta “un incremento del 35% delle visualizzazioni video rispetto al 2018“, quando però il contesto generale era diverso, meno ‘digital’, e non era ancora stata lanciata la piattaforma Rai Play.

Il miglioramento delle diverse variabili di performance è legato anche al lancio della nuova piattaforma Rai Play e alla trasmissione delle produzioni originali per il digitale, in primis VivaRaiPlay! con Fiorello

scrive l’azienda. Per quanto riguarda la radiofonia – si legge – “Radio Rai nel 2019 mantiene una market share prossima all’11%“. Nella classifica delle radio più ascoltate nel 2019, però, il servizio pubblico si attestava solo sesto con Rai Radio1 (Radio2 era al nono posto e Radio3 al sedicesimo): dati che Viale Mazzini aveva però contestato.

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