Di Antonella Clerici abbiamo sempre apprezzato la professionalità e le idee chiare, che l’hanno resa negli anni una delle conduttrici più oneste ed importanti di casa Rai. Capace di macinare ore di diretta, accettare compromessi sui programmi da condurre, ma in grado anche di dire “no“, quando il rischio era quello di non poter dare il massimo. Ebbene, se della sua professionalità non dubitiamo, sul fatto che abbia le idee chiare un po’ meno, considerato il ritorno in tv previsto per il prossimo autunno, che ha il sapore dell’evitabile e triste retromarcia.
La Clerici ha lasciato La Prova del Cuoco due anni fa, tra lacrime di commozione. Ma l’ha lasciata di sua volontà, decisa a dedicarsi di più alla propria vita privata, trasferendosi in Piemonte ad Arquata Scrivia con la figlia e con il compagno ed abbandonando l’incombente impegno quotidiano. Ha lasciato con coraggio quel programma che anni prima le era stato tolto di soppiatto dopo la maternità, e che si era ripresa con grande fatica e una certa (giusta) soddisfazione.
L’intenzione era quella di puntare sul prime time, ma le cose non sono andate secondo i piani: Portobello è stato un flop, i vertici Rai si sono dimenticati di lei, offrendole solo qualche contentino, e la sua presenza sul piccolo schermo si è limitata agli appuntamenti aziendali quali Telethon, lo Zecchino d’Oro e un’ospitata a Sanremo. Così, nell’attesa di trovare una valida alternativa al rilancio di Ti lascio una canzone (saltato, per fortuna), la conduttrice ha deciso di riprendersi il mezzogiorno dell’ammiraglia, con un programma di cucina e parole realizzato dalla sua casa nei boschi.
E’ uscita dalla porta per rientrare dalla finestra, insomma. Archiviando non soltanto un titolo storico della Rai – il suo programma con ogni probabilità andrà a sostituire proprio La Prova del Cuoco – ma ponendo una pietra tombale anche sulla voglia di sperimentare ed osare, che per anni l’ha contraddistinta. Perchè di programmi realizzati nella cucina di casa ce ne sono già tanti, ed in reti sicuramente più adatte ad ospitarli.
Questa scelta non intralcerà i suoi piani iniziali, permettendole di non sacrificare ancora la famiglia per il lavoro, ma ha il sapore del ripiego e del ritorno forzato, l’ultima spiaggia che non rende onore ad una carriera brillante, che ancora avrebbe tanto da offrire. E quando tanto si è dato, si dovrebbe pretendere ancora di più, piuttosto che tornare al punto di partenza e, da ruggente capostipite di un genere, diventare proprio lei l’imitatrice delle varie cuoche “Benedetta” che ci sono in tv.
Diversamente, meglio desistere. Chè anche saper uscire di scena al momento opportuno è un’arte, che lei ci aveva illuso di possedere.
1. kalinda ha scritto:
5 giugno 2020 alle 13:15