12
novembre

Inchiesta sui follower finti, Giorgia Meloni contro Report: «Se vi denuncio pagate voi o mamma Rai?»

Report

Giorgia Meloni torna a scontrarsi con , stavolta minacciando denunce. Un’inchiesta del programma di Rai3 intitolata ‘La fabbrica della paura’, e dedicata alle presunte anomalie sui follower dell’esponente politica, aveva mandato su tutte le furie la diretta interessata. “Questa è spazzatura giornalistica” aveva accusato la Meloni nel corso di una conferenza stampa infuocata tenuta alla Camera. In tutta risposta, ieri sera la trasmissione condotta da  è tornata sull’argomento, riaccendendo così le polveri.

Dopo le accuse di divulgare falsità, Report ha proposto un nuovo servizio con cui ha confermato e rilanciato la propria tesi: Giorgia Meloni e Matteo Salvini avrebbero alimentato la loro comunicazione social attraverso follower finti, i cui profili avrebbero condiviso notizie da siti di fake news.

La leader di Fratelli d’Italia, in realtà, si era già smarcata da queste accuse ed aveva presentato una ‘contro-inchiesta’ con dati diversi da quelli di Report. Secondo la trasmissione di Rai3, però, i tecnici informatici della Meloni hanno analizzato gli account nel momento attuale, mentre l’inchiesta tv si riferiva a presunte anomalie nel periodo di maggio.

Anomalie che confermiamo ancora oggi e che vengono confermate anche da un report del 26 aprile elaborato con lo stesso software utilizzato dai tecnici di Fratelli d’Italia nel tentativo vano di smentirci

ha commentato Ranucci in trasmissione, aggiungendo poi a fine servizio:

Report è stata, è e sarà ancora, almeno finché ci saremo noi, un presidio di indipendenza e pluralismo (…) Qui l’Onorevole Meloni avrà sempre la porta aperta. Se continua a pensare invece che abbiamo detto il falso ci denunci in un tribunale perché un’inchiesta giornalistica dev’essere valutata per la verità, non se è ruvida al potere politico“.

Giorgia Meloni vs Report

In quegli stessi minuti, però, la leader di FdI non indietreggiava rispetto alle proprie posizioni e proprio sui social tuonava:

Oggi a #Report campionato mondiale di arrampicata sugli specchi. Abbiamo già smentito tutte le false accuse dell’altra puntata, oggi invece di rispondere nel merito o chiedere scusa provano a confondere le acque. Che brutta fine“.

Infine, la risposta piccata ad un tweet di Report in cui – riprendendo le parole di Ranucci – si invitava l’esponente politica a rivolgersi ad un tribunale qualora ritenesse false quelle informazioni. Così la Meloni:

Caro Ranucci, se denuncio e #Report perde, i danni li pagate tu e Report, o li paga mamma RAI coi soldi dei contribuenti? Raccontalo agli italiani“.

Visto il tenore serrato del botta e risposta – e il terreno di scontro, quello appunto dei social – l’ulteriore replica di Report non poteva mancare…

Gentile on. Meloni, la Rai copre le spese legali del dipendente querelato, ma in caso di sentenza di condanna definitiva con risarcimento danni ha l’obbligo di rivalersi sul dipendente. Inoltre c’è la responsabilità penale che è individuale

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,



Articoli che potrebbero interessarti


Report
A Report i dubbi sul vaccino anti-Covid: «Cosa ancora non sappiamo»


Report
Report, nuove inchieste su Regione Lombardia e sessualità al tempo del Covid


Report, Sigfrido Ranucci
Report, Lega all’attacco preventivo: «Accanimento mediatico, becera propaganda politica»


Report, Sigfrido Ranucci
Report invita a boicottare l’Olanda: l’euro-critica scatena la bufera. Il caso approda in Vigilanza

1 Commento dei lettori »

1. Gio77 ha scritto:

12 novembre 2019 alle 14:30

Con che coraggio si minaccia di denunciare Report? Ma lo sanno questi politici che è forse l’unico programma di giornalismo investigativo, riconosciuto a livello internazionale? Credo proprio che, se Report ha fatto determinate affermazioni, è perché aveva sufficienti prove per poterlo affermare. Tutto si può dire, tranne che Report sia un programma di parte. Ha dimostrato negli anni di non guardare in faccia a nessuno, se non alla ricerca della verità. Pertanto, l’onorevole denunci pure, credo non andrà molto in là…



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.