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dicembre

MUSICA, MAESTRO! A NATALE SU FOX IL PRIMO EPISODIO DI GLEE, LA TALENT SERIE CHE STA FACENDO IMPAZZIRE L’AMERICA

Glee

[ATTENZIONE: PUO' CONTENERE SPOILER] William McKinley High School, Ohio. Eri il classico liceale secchione, amavi le lingue e adoravi cantare. Eri diventato, non senza fatica, il leader del Glee Club (il coro) che tu, con il tuo talento, avevi portato al successo e che a te, ovviamente, aveva portato stima e apprezzamenti. Ma gli anni passano e le antiche passioni devono far posto a nuove esigenze. Sei finalmente laureato in lingue, hai in moglie la fidanzatina dei bei tempi andati e hai trovato lavoro proprio alla McKinley School, come insegnante di spagnolo.

Anno scolastico 2009/2010. Al McKinley non esistono altro che il football e le cheerleader, la crisi economica non permette l’avvio di ulteriori attività e gli studenti sono costretti a sottomettersi ai leader di turno. Il Glee Club è un ricordo lontano, deriso da tutti e affisso, ancora per poco, sulla bacheca scolastica. Tu, William Schuester (Matthew Morrison), ti ritrovi ad essere il padre-marito di una moglie sempre meno amata, costretto a cercare un secondo (se non un terzo) lavoro, oltre a quello di docente, pur di accontentarla. Finchè un giorno, tra un corridoio e l’altro, non rivedi quella bacheca, quella vita, quelle passioni e, manco a dirlo, fai il passo più lungo della gamba. “New Directions“: si cercano talenti nel canto e nel ballo per la rinascita del Glee Club. E le proposte, a sorpresa, arrivano.

Niente bellocci alla 90210 o ricconi alla Gossip Girl. Protagonisti di Glee sono dei disadattati, sfigati e perdenti liceali di un fittizio liceo nell’Ohio dotati, però, di un incredibile talento. Rachel (Lea Michele) è la classica ragazza “acqua e sapone” disposta a tutto pur di sfondare nello showbiz ma puntualmente derisa dalle colleghe cheereleader. A Mercedes (Amber Riley) tocca il ruolo della “negra grassona“, innamorata suo malgrado di Kurt (Chris Colfer), timido gay non dichiarato pronto a sfogare la sua depressione nel canto e nell’abbigliamento. Non mancano il nerd sulla sedia a rotelle Artie (Kevin McHale) e la balbuziente Tina (Jenna Noelle Ushkowitz), amici per la pelle e sotto sotto innamorati l’uno dell’altro. A Finn (Cory Monteith), Quinn (Dianna Agron) e Noha (Mark Salling) spetta invece la veste dei leader declassati, costretti a scendere a compromessi e ad entrare (controvoglia) nel Glee Club.

Il Glee Club ha un’unica missione: vincere le gare regionali e ridare smalto ad una scuola sempre più sull’orlo del fallimento, sia economico che di valori. Ma Mister Schuster non avrà affatto vita facile. Se da una parte avrà l’appoggio incondizionato dell’anomala collega Emma Pillsbury (Jayma Mays), dall’altra la moglie Terri (Jessalyn Gilsig) e le cheerleader della temibile Sue Sylvester (Jane Lynch) faranno di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. Chi la spunterà?

Ideata da Ryan Murphy, la serie si propone di mostrare, con leggerenza, quella particolare realtà liceale dove – se non fai parte della “casta” – sei un bersaglio da distruggere. Una realtà dove non esiste alcuna mobilità sociale: perdente eri, perdente sei e perdente sarai. E non importa che tu abbia talento o capacità: non hai alcuna chance di sfondare nella micro società scolastica, governata dall’apparenza e dall’estetica. Glee è pura satira sociale sapientemente mixata a talent, musical, teen drama e comedy e il risultato è un prodotto altamente innovativo, divertente e riflessivo, in grado di farsi apprezzare da un pubblico vasto ed eteorgeneo.

Punto di forza è, ovviamente, la musica. Più di 20 canzoni riarrangiate e cantate dagli stessi protagonisti (che, a parte rari casi, sono tutti attori teatrali poco conosciuti negli ambienti televisivi) che hanno raggiunto in men che non si dica i primi posti su YouTube, iTunes e nelle classifiche musicali statunitensi (Don’t stop believen’ dei Journey, cover cantata da tutto il cast nel primo episodio, è al quarto posto della classifica Billboard Hot 100), tanto da convincere diversi artisti (Rihanna, Adam Labert e Madonna, per citarne alcuni) a cedere gratuitamente la propria library. Buoni anche gli ascolti: media di 6/7 milioni di telespettatori e il primato di Fox, che produce e trasmette la serie, nella fascia pregiata 18-34.

E in Italia quando arriva? Glee verrà trasmesso integralmente da Fox (canale 110 di Sky) a fine gennaio. Il 25 dicembre alle 15 e alle 21 potremo invece assistere all’episodio pilota, trasmesso lo scorso maggio negli States.



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2 Commenti dei lettori »

1. Rotolando verso Sud ha scritto:

11 dicembre 2009 alle 11:10

Puro talento unito alla forza di una sceneggiatura divertente e godibile. Un prodotto pop, incredibilmente di qualità, come sono gli Americani sanno farne.

Dovete guardarlo!



2. Daniele Pasquini ha scritto:

11 dicembre 2009 alle 13:04

Il “dovete” ci sta tutto. Credo che sia una delle serie più “socialmente” interessanti che descrive un mondo che è tutto fuorchè inventato. E poi ragazzi, dovete sentire assolutamente i nuovi arrangiamenti delle cover e i “mash-up” (i mix): sono qualcosa di strepitoso.
Se vogliamo trovargli un difetto, beh mi aspettavo un’integrazione totale tra le vicende personali dei protagonisti e le canzoni, invece quest’ultime vengono solo cantate in occasione delle prove (a parte 2, 3 casi: mi pare per No Air e Bust your windows). Peccato anche per il ridotto numero di coreografie (ma leggevo sui siti americani che in parte è dovuto al troppo tempo che bisognerebbe spendere per una sola coreografia).

Ecco, per dire… Tutti pazzi per amore dovrebbe seguirne le orme. Chissà, magari la terza serie…



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