Matthew Morrison



10
gennaio

SERIE TV: HUGH LAURIE TORNA A FARE IL MEDICO, DI NOZZO LASCIA NCIS

Hugh Laurie

In realtà sul set non l’ha mai veramente indossato, ma Hugh Laurie tornerà presto a “portare il camice”: l’attore, diventato celebre per il suo ruolo da protagonista nella serie Dr. House – Medical Division, sarà ancora un medico in una nuova serie chiamata Chance, prodotta dal servizio streaming Hulu. Un graditissimo ritorno per i tanti appassionati che dal 2012 (anno dell’ultima stagione di Dr. House) ne hanno sentito la mancanza, accontentandosi di vederlo al cinema in pellicole come Tomorrowland, uscito la scorsa primavera.




26
novembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/11/2013). PROMOSSI IL SEGRETO E ANNA MARCHESINI. BOCCIATI IL CAOS OXA E IL LUTTO RAI A META’

pagelle Anna Marchesini

Fabio Fazio e Anna Marchesini

Promossi

10 ad Anna Marchesini. Malgrado la malattia che avanza (altre info qui), a Che Tempo Che Fa l’ex comica del trio si mostra provata ma combattiva, ironica e coraggiosa, impartendo dal salotto di Fabio Fazio una lezione di vita esemplare.

9 a Il Segreto. Non bastassero i picchi superiori al 27% in daytime, la saga spagnola sbarca nella fascia oraria più prestigiosa, per giunta nella serata “bestia nera” di Canale 5, e riesce ad aumentare il suo pubblico toccando i 3,8 milioni di spettatori.

8 a Matthew Morrison. Dopo essersi mostrato disponibile e alla mano con i giornalisti, sul palco di X Factor il coach delle Nuove Direzioni ha offerto un’ottima performance (inspiegabilmente piazzata nell’Ante Factor) di spettacolo a 360 gradi.

7 alla quinta stagione di Squadra Antimafia. La fiction si conferma un caposaldo nella programmazione di Canale 5 e, seppur segnata dal tempo che passa (alcune vicende hanno assunto contorni quasi caricaturali), ha trovato nuovamente modo di appassionare. Tuttavia si auspica che Valsecchi e Mediaset decidano di darci un taglio prima di stufare l’audience e di compromettere in maniera definitiva la trama.

6 allo Zecchino d’Oro. In tempi di frammentazione, lo storico concorso canoro dell’Antoniano di Bologna resiste senza accendere più gli entusiasmi di un tempo. Meriterebbe una maggiore cura a livello promozionale e nella scelta di autori e conduttori e forse una prima serata per la finale.

Bocciati


21
novembre

MATTHEW MORRISON (GLEE): MIKA? NON LO CONOSCO PROPRIO. NON MI VESTIREI MAI COME SCHUESTER!

Di Schuester ama la pazienza e con lui condivide la passione per le arti performative. Quello che, invece, a Matthew Morrison non va giù del suo personaggio di Glee è l’abbigliamento. Non si vestirebbe mai come lui, confessa. L’attore statunitense è arrivato a Milano per partecipare alla puntata di stasera di X Factor 7 dove si esibirà sulle note It Don’t Mean A Thing, brano che fa parte della sua raccolta di rivisitazioni di classici americani. L’abbiamo incontrato, nel corso di una tavola rotonda con altri giornalisti, ecco cosa ci ha detto.

Adam Levine produce il tuo disco. Com’è nata questa collaborazione?

Eravamo amici prima ancora che nascesse questo progetto. Siamo entrambi di Los Angeles, abbiamo sempre parlato di musica e un giorno gli ho detto che mi sarebbe piaciuto realizzare un album con l’ausilio di una grande orchestra – perchè oggi gli arrangiamenti sono perlopiù computerizzati – e lui sin da subito si è mostrato interessato. All’inizio pensavo pure scherzasse! Levine è uno che sa trattare con gli artisti. Sono cresciuto sulle note di Sinatra e Dean Martin e confesso che mi sarebbe piaciuto veramente vivere negli anni Cinquanta perchè mi trovo molto a mio agio con quella musica.

Ricorderete ancora Cory Monteith a Glee?

C’è già stato un tributo, il suo nome emerge in tutta la serie, perciò non ci siamo già limitati a quell’unico episodio. La sua è stata una presenza di grande importanza, farà sempre parte di Glee.

Ti vedremo alle prese con qualche performance particolare nei nuovi episodi della serie?

In questa stagione interpreterò in coppia con Jane Lynch, Cheek to cheek, sarà una rappresentazione in stile Fred e Ginger. Mi sono appena cimentato con Blurred Lines nell’episodio sul twerking; in generale ci sono sempre delle belle canzoni anche se, arrivati al seicentesimo numero musicale, siamo un po’ a corto di idee!

Cosa puoi dirci del tuo personaggio?

Will Schuester ha fatto davvero un ottimo lavoro, è stato di ispirazione per i suoi ragazzi e ci vorrebbero più persone come lui nelle scuole soprattutto in un periodo in cui le arti stanno quasi scomparendo. Abbiamo bisogno di ispirare i giovani.

Cosa ti accomuna e cosa ti differenzia dal tuo personaggio? Cosa potrebbe insegnarti Schuester?

Io e Will siamo entrambi molto positivi e abbiamo passione per l’arte, la mia è grande al punto dal voler istituire una scuola per le arti performative. Quello che non farei mai è vestirmi come lui! E’ uno show televisivo e non vorrei mai trovarmi nelle sue situazioni, non vorrei mai che la gente parlasse dei mie capelli. Io amo i miei capelli! (ride) Quello che potrei imparare da Schuester, invece, è la sua pazienza con gli studenti.

Qual è l’X Factor di Glee?

Il cast. Hanno veramente scelto le persone migliori per interpretare quei personaggi. C’è una serie di archetipi: dalla ragazzina che vuole diventare una star al ragazzo gay e hanno scelto degli attori perfetti per quei ruoli. Per quanto riguarda il mio X Factor, parto dal dire che il mio grande idolo è Gene Kelly, che è stato attore, ballerino, cantante, una figura completa che nella nostra generazione – almeno negli Stati Uniti – non esiste più. Il lavoro che sto facendo è proprio quello di portare, con le grandi orchestre, la musica e il sapore degli anni Cinquanta e Sessanta.

Qual è il punto in comune tra X Factor e Glee?

Glee è una serie molto eclettica, apre le menti a diversi generi musicali, io addirittura nelle prime stagioni mi sono spesso cimentato con brani rap. Ci sono state canzoni pop che non conoscevo e successi del passato che probabilmente erano sconosciuti alle generazioni più giovani. Sotto questo punto di vista Glee e X Factor potrebbero essere simili.

Dicevi che l’X Factor di Glee è stato il cast, alla luce del calo d’ascolti, c’è stato qualche problema di casting nelle ultime stagioni?





2
dicembre

GLEE: IN ATTESA DEL DISCUSSO DEBUTTO IN CHIARO AL VIA STASERA SU FOX LA SECONDA STAGIONE. SPECIAL GUEST BRITNEY SPEARS

GLEE

I gleeks della rete sono in subbuglio. I promo del loro telefilm preferito con Raffaella Fico e co. non s’ aveva da fare. “Un accostamento troppo “bislacco” e mistificatore” tuonano. Può darsi, diciamo noi, ma pur sempre di pubblicità si tratta. E comunque basta trovare rifugio nel satellite e il gioco è fatto. Da stasera debutta su Fox in prima serata la seconda stagione di Glee. Tornano, dunque, l’ironia  e l’allegria del telefilm rivelazione della scorsa stagione americana (4 Emmy ed un Golden Globe), di cui abbiamo già avuto modo di tessere le lodi.

Nella nuova stagione, iniziata a settembre negli States e tutt’ora in onda, ritroveremo le performance musicali del Glee Club, ancora capitanato dal professor Schuester (Matthew Morrison), che dopo le vacanze estive si dedica subito alla preparazione dei suoi ragazzi per le Competizioni Nazionali, certo di ottenere grandi risultati. Non mancherà anche la mitica Sue (Jane Lynch) che si troverà a fare i conti con una rivale che le darà del filo da torcere. Tra i nuovi personaggi vedremo l’allenatrice della squadra di football, la coach Shannon Beiste, interpretata da Dot Jones.

Il secondo ciclo di episodi ha fatto altresì parlare di sè per la presenza di guest star come Britney Spears, nel secondo episodio (che vedremo stasera), e della puntata speciale dedicata al musical Rocky Horror Picture Show. Dopo il salto la trama del primo episodio di stasera dal titolo Audition.


11
dicembre

MUSICA, MAESTRO! A NATALE SU FOX IL PRIMO EPISODIO DI GLEE, LA TALENT SERIE CHE STA FACENDO IMPAZZIRE L’AMERICA

Glee

[ATTENZIONE: PUO' CONTENERE SPOILER] William McKinley High School, Ohio. Eri il classico liceale secchione, amavi le lingue e adoravi cantare. Eri diventato, non senza fatica, il leader del Glee Club (il coro) che tu, con il tuo talento, avevi portato al successo e che a te, ovviamente, aveva portato stima e apprezzamenti. Ma gli anni passano e le antiche passioni devono far posto a nuove esigenze. Sei finalmente laureato in lingue, hai in moglie la fidanzatina dei bei tempi andati e hai trovato lavoro proprio alla McKinley School, come insegnante di spagnolo.

Anno scolastico 2009/2010. Al McKinley non esistono altro che il football e le cheerleader, la crisi economica non permette l’avvio di ulteriori attività e gli studenti sono costretti a sottomettersi ai leader di turno. Il Glee Club è un ricordo lontano, deriso da tutti e affisso, ancora per poco, sulla bacheca scolastica. Tu, William Schuester (Matthew Morrison), ti ritrovi ad essere il padre-marito di una moglie sempre meno amata, costretto a cercare un secondo (se non un terzo) lavoro, oltre a quello di docente, pur di accontentarla. Finchè un giorno, tra un corridoio e l’altro, non rivedi quella bacheca, quella vita, quelle passioni e, manco a dirlo, fai il passo più lungo della gamba. “New Directions“: si cercano talenti nel canto e nel ballo per la rinascita del Glee Club. E le proposte, a sorpresa, arrivano.

Niente bellocci alla 90210 o ricconi alla Gossip Girl. Protagonisti di Glee sono dei disadattati, sfigati e perdenti liceali di un fittizio liceo nell’Ohio dotati, però, di un incredibile talento. Rachel (Lea Michele) è la classica ragazza “acqua e sapone” disposta a tutto pur di sfondare nello showbiz ma puntualmente derisa dalle colleghe cheereleader. A Mercedes (Amber Riley) tocca il ruolo della “negra grassona“, innamorata suo malgrado di Kurt (Chris Colfer), timido gay non dichiarato pronto a sfogare la sua depressione nel canto e nell’abbigliamento. Non mancano il nerd sulla sedia a rotelle Artie (Kevin McHale) e la balbuziente Tina (Jenna Noelle Ushkowitz), amici per la pelle e sotto sotto innamorati l’uno dell’altro. A Finn (Cory Monteith), Quinn (Dianna Agron) e Noha (Mark Salling) spetta invece la veste dei leader declassati, costretti a scendere a compromessi e ad entrare (controvoglia) nel Glee Club.