Poche le novità dei 63esimi Emmy Awards: il tradizionale appuntamento con le statuette che premiano il meglio della tv americana si è aperto con un musical di Jane Lynch, coach dei cheerios del liceo McKinney di Glee, che ha raccontato la magia della televisione attraversando uno dopo l’altro i set dei programmi più celebri d’Oltreoceano. Il momento topico è stato l’incontro con i personaggi di Mad Men, e Jane che ha raccontato loro il futuro: le donne potranno sposare altre donne, ma dovranno comunque andare a letto con gli uomini per arrivare al top. E di fronte alla notizia di una tv che si potrà vedere anche sui telefoni, i famosi pubblicitari degli anni sessanta sono andati in tilt.
Nella cornice del Nokia Theatre di Los Angeles, a far man bassa delle ambite statuette sono stati ancora una volta Modern Family premiata come miglior commedia, e Mad Men come miglor serie drammatica. Tra le commedie l’ha spuntata ancora il solito Jim Parson come miglior attore per il suo ruolo in The Big Bang Theory, mentre Melissa McCarthy di Mike & Molly è la miglior attrice. Kyle Chandler di Friday Night Lights è stato riconosciuto come miglior attore di una serie drammatica, mentre Julianna Margulies è la miglior attrice per aver interpretato Alicia Florrick in The Good Wife.
Chi si aspettava l’esplosione di Games of Thrones sarà rimasto deluso: il cast si è dovuto accontentare del riconoscimento a Peter Dinklage come miglior attore non protagonista in un drama per aver interpretato Tyrion Lannister. Tra gli altri, Grey’s Anatomy torna a vincere grazie a Loretta Devine, miglior attrice guest star in un drama mentre Gwyneth Paltrow regala un Emmy a Glee come miglior attrice guest star in una commedia. Di seguito una selezione di vincitori delle categorie più importanti.