Promossi
9 a Olivia Colman e Rami Malek, entrambi vincitori di un Oscar rispettivamente per La Favorita e per Bohemian Rhapsody. Dalle serie tv al cinema, i migliori attori degli Oscar 2019 arrivano già da una consacrazione catodica. Ed è singolare che mentre le star hollywoodiane ormai non disdegnano più la televisione, al cinema sono stati proprio i televisivi a primeggiare.
8 a Non Mentire. La strada verso il rinnovamento della fiction di Canale 5 è lunga e insidiosa. La serie, con Preziosi e Scarano, può dirsi un buon punto di partenza.
7 a Lorenzo Riccardi, tronista di Uomini e Donne. Il giovane pugliese, trapiantato a Milano, si è distinto nel percorso ad Uomini e Donne per la capacità di sdrammatizzare le situazioni o, se preferite, per la faccia tosta. Di sicuro, è lontano dallo stereotipo del seduttore monoespressivo.
6 a Beppe Fiorello. L’attore siciliano porta sul piccolo schermo di Rai1 l’ennesima storia realmente accaduta e a sfondo civile. L’auditel testimonia il buon esito dell’operazione, però che noia!
Bocciati
5 a Marcella Bella. La siciliana di Montagne Verdi se la prende con gli autori di Ora o Mai Più per la messa in onda di un filmato delle prove in cui non sapeva di essere ripresa. Da quel momento è un fiume in piena, in puntata e sui social, contro gli autori e i colleghi (Orietta Berti è “iena invidiosa”). Anche meno, please.
4 a Stefano Bettarini. L’overdose da reality non ha giovato al gradimento dell’ex calciatore che deve fare i conti con un’esperienza da ‘concorrente ufficiale’ dell’Isola dei famosi finita presto. Ben diverso il riscontro registrato a Ballando con le stelle e al Grande Fratello Vip.
3 a Claudio Bisio. In un’intervista a La Repubblica, l’attore ripercorre la sua esperienza sanremese e spiega: “il problema non ero io ma il clima. Non parlerei di pressioni o censura ma proprio di clima Rai: pesante e faticoso“. Eppure il faraonico cachet e la visibilità monstre che regala l’Ariston avrebbero dovuto dargli qualche indizio sulla differenza che intercorre tra condurre Sanremo su Rai1 e una tournèè teatrale. Il problema non era il clima ma la sua mancanza di coraggio o, diversamente, una parziale inadeguatezza al ruolo di conduttore puro.
2 a Fulvio Collovati. Le polemiche scatenate saranno state eccessive ma le affermazioni del campione del mondo ‘82 sulle donne e il calcio un sapore retrogrado ce l’hanno eccome.
1 all’esclusione di Sfera Ebbasta da The Voice. Il talent canoro ha dovuto rinunciare al nome più forte scelto tra i quattro della nuova edizione, a causa di una decisione dell’Amministratore Delegato Rai, Fabrizio Salini, che ne fa una questione di opportunità e di politicamente corretto. Non si capisce perchè la decisione sia arrivata in maniera così tardiva, danneggiando oltremodo la produzione del programma; inoltre a voler essere politicamente corretti quella di Sfera non dovrebbe essere l’unica testa a saltare in Rai.
1. Antonio ha scritto:
26 febbraio 2019 alle 15:05