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novembre

Pagelle TV della Settimana (12-18/11/2018). Promossi I Bastardi di Pizzofalcone e Cannavacciuolo. Bocciati Finocchiaro e Weber

House of Cards

House of Cards

Promossi

9 a Federico Ruffo. Autore di un’inchiesta tosta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva della Juventus, il giornalista è scampato ad un attentato. Onore al coraggio e anche ad un percorso professionale che tante volte l’ha portato ad andare oltre le cose.

8 a I Bastardi di Pizzofalcone 2. Rai1 rompe gli schemi puntando su un prodotto ruvido sin dal titolo che riesce a stupire anche nel finale. Buona la tenuta di questa seconda stagione, con oltre 5 milioni di spettatori.

7 a Antonino Cannavacciuolo. Se alcuni colleghi sembrano distratti dalla carriera televisiva nella gestione dei loro ristoranti, lo chef campano è in controtendenza. Il ‘gigante buono’ dei fornelli ha conquistato la stella anche per i suoi bistrot a Torino e Novara.

6 a House of Cards 6. Robin Wright si era ritagliata un ruolo tale, ad un certo punto, da risultare anche più interessante del personaggio di Spacey. Per questo motivo l’ultima stagione del political drama non era condannata ad essere sottotono. Tuttavia la rapida successione di eventi e gli intrecci non necessari (e improbabili) hanno smontato l’hype in pochissimo tempo.

Bocciati

5 a I Medici. Perso il sapore di evento, la fiction di Rai1 – che già nella prima stagione aveva registrato un trend calante – è diventata ordinaria ai limiti del banale. Peccato perchè quando metti in campo risorse da kolossal, l’auditel non può segnare numeri ordinari.

4 a Caterina Balivo. Vorremmo ostentare la sua stessa tranquillità e sicurezza nei momenti di difficoltà. A Tv Talk si dice molto felice per come sta andando Vieni da Me, dopo l’inizio non facile (perchè, il seguito?) e nessuno in studio le fa notare il paradosso o mette a confronto un po’ di dati.

3 allo sketch sugli uomini di Angela Finocchiaro alla Tv delle Ragazze. Rivolgendosi ad un gruppo di bambine, la comica dice che “gli uomini sono tutti pezzi di m…” compreso il padre di una di loro. Le polemiche saranno state eccessive però nella sostanza la gag è brutta e conferma quella vena autoreferenziale del formato, che non disdegna i clichè e una comicità che era e vorrebbe essere ancora all’avanguardia ma che, oggi, risulta conformista.

2 a Ela Weber. La giunonica tedesca è passata quasi inosservata al Grande Fratello Vip; un po’ per la sua scelta di non intromettersi in determinate faccende, un po’ per l’incapacità del programma di stuzzicarla a dovere. Il caratterino ce l’ha e i più l’avranno notato anche ieri a Pomeriggio Cinque quando è bastato ricordare i sospetti degli haters su una sua relazione saffica con Jane Alexander per farla andare su tutte le furie.

1 alla semifinale di Pechino Express da bollino rosso. Parolacce a ripetizione, nudità, prove che prevedevano la consegna di indumenti intimi… E noi che pensavamo che la prima serata di Rai2 fosse per famiglie.



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9 Commenti dei lettori »

1. Perseo ha scritto:

21 novembre 2018 alle 15:34

Sulla finocchiaro aggiungo che se quella gag l’avesse fatta un uomo andando contro le donne, ora ci sarebbero le rivolte delle femministe in tutte le piazze. Non esiste egual misura nella satira purtroppo…



2. Vattelalbicocca ha scritto:

21 novembre 2018 alle 16:29

E io che pensavo che da sempre le donne fanno battutacce sugli uomini, e viceversa.



3. antonioasdente ha scritto:

21 novembre 2018 alle 16:32

Caterina Balivo inoltre a TvTalk non ha mai nominato DettoFatto mentre non ha avuto problemi a ricordare i suoi trascorsi a Festa Italiana… Sulla sua proposta di un Vieni da Me in prima serata spero che qualcuno la fermi!…



4. xxxxx ha scritto:

21 novembre 2018 alle 18:09

Complimenti per il buonismo urticante del voto 1.



5. Sabato ha scritto:

21 novembre 2018 alle 18:55

Non ho ancora recuperato la puntata della TV Delle Ragazze e sono curioso di vedere lo sketch della Finocchiaro: provvederò. Ma non penso sia giusto sminuire il programma della Dandini definendolo autoreferenziale, conformista e ricco di clichè: in una TV improvvisata e povera di contenuti, ho trovato finalmente un programma ben scritto, con alcune trovate geniali e momenti riuscitissimi. Il buon riscontro auditel che – completamente a sorpresa – è riuscito ad ottenere dimostra la forza del programma, tutt’altro che superato.

Per quanto riguarda Pechino, penso che tu, Mattia, sia stato un po’ bacchettone. Addirittura “bollino rosso”? “Nudità”? Ah sì, due chiappe. Le “parolacce a ripetizione” non sono una novità per questo programma, che da sempre ha scelto di non bippare le espressioni colorite dei concorrenti. Da decenni, in TV, si fa sfoggio di belle ragazze poco vestite: spacchi vertiginosi, scollature generose, scapezzolamenti più o meno involontari, docce sexy… Non penso che la visione di due chiappe nel contesto di una prova – se vogliamo – stupida, ma divertente, possa valere al reality di Rai2 l’etichetta di programma inadatto alle famiglie.
La nostra TV trasmette quotidianamente scene più volgari, violente e diseducative (risse, insulti, allusioni sessuali, ostentazione di nudità per esibizionismo e non perché “funzionale” ad una prova). Secondo me, la “prova delle pance” e quella dei baci in bocca del GFvip (le uniche che conosco, ma sono sicuro ce ne saranno state altre dello stesso livello) non possono essere ritenute migliori di quella di Pechino; quest’ultima, fra l’altro, è stata l’unica di questo tipo in un’intera edizione del reality.



6. wisdom ha scritto:

21 novembre 2018 alle 19:34

Premetto che vengo considerata una piuttosto bacchettona, nel vestire e nel parlare. Non uso mai parolacce, detesto chi lo fa e detesto la volgarità in ogni sua forma. Ciò premesso, trovo l’1 a Pechino surreale. Non ho visto assolutamente nulla di quello che descrivete, e se Pechino è volgare, le trasmissioni della D’Urso o i reality di Canale5 cosa sono? Mi chiedo se il programma lo avete guardato, perchè prima scrivete che si è svolta una prova in un sexy shop quando era un innocuo pub, e adesso questo … Stesso discorso per la Finocchiaro, tanto rumore per nulla.



7. Srich ha scritto:

21 novembre 2018 alle 20:36

Leggo il voto a Pechino ed è subito sindrome Lovejoy. Perchè, perchè nessuno pensa ai bambini?
Ma vivaddio che c’è un programma che tratta la nudità normalmente (ricordo la corsa nel deserto pure), meglio mettere una doccia in salotto, inquadrarla morbosamente e poi scusarsi per i due cm di pelle che si sono visti, questo ci meritiamo.

Pure il due alle Weber, meh.



8. CuginoSfigato ha scritto:

21 novembre 2018 alle 23:40

Ok la predilezione per mediaset, si sa, ma con l’1 a Pechino siamo nel regno del’irrealtà. Se ci aggiungiamo il 3 alla povera Finocchiaro e il 5 ai Medici definiti “fiction di Rai1 diventata ordinaria ai limiti del banale” (!!!), direi anch’io che ci meritiamo gli armadi, le canne, e gli sciacquoni che coprono l’audio. Quella si che è televisione per famiglie.



9. sameoldstory ha scritto:

26 novembre 2018 alle 09:58

I Medici non è una fiction ordinaria nè banale, certamente non nel panorama italiano, non capisco come si possa scrivere roba simile.



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