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Federico Ruffo, sventato attentato al cronista di Report che indagò sulla Juve – Video e foto

di Marco Leardi

14/11/2018 - 11:24

Federico Ruffo, sventato attentato al cronista di Report che indagò sulla Juve – Video e foto
Federico Ruffo
Federico Ruffo

Una croce rossa tracciata sul muro esterno di casa, il pianerottolo cosparso di benzina. Federico Ruffo, il cronista e autore di Report che di recente aveva condotto una delicata inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva della Juventus, è stato vittima di un’allarmante intimidazione. Intorno alle 4.30 del mattino di martedì ignoti hanno raggiunto l’ingresso della villetta in cui vive il giornalista, compiendo gesti minacciosi che si sarebbero potuti trasformare in un vero e proprio attentato.

A scongiurare il peggio, secondo quanto rivelato dallo stesso giornalista, sarebbe stato l’insistente abbaiare del cane, che ha messo in fuga gli autori dell’intimidazione. Ruffo, che vive al primo piano di una villetta tra Ostia Antica e Acilia, si è dichiarato sorpreso dalla dinamica dei fatti.

Passo pochissimo tempo in quella casa, non ho idea di come abbiano fatto a sapere che stavo tornando (…) Se non ci fosse stato il cane m’avrebbero dato fuoco a casa

ha dichiarato il giornalista. L’autore di Report, che domenica scorsa è tornato anche alla conduzione de Il Posto Giusto (qui la nostra intervista), aveva fatto parlare di sé per la realizzazione di un’inchiesta che ruotava attorno al misterioso suicidio di un ultrà juventino. Nel lavoro giornalistico si faceva riferimento ai rapporti tra spie, tifoseria e ‘ndrangheta.

Prima ancora della messa in onda dell’inchiesta, Ruffo aveva subito tentativi di intimidazione che Usigrai ed Fsni avevano definito “reazioni tipiche di quando si toccano affari sporchi“.

Vivi una quantità impressionante di insulti ed è difficile capire dove si ferma l’insulto molto forte e dove comincia la minaccia. Di certo c’è che questa cosa ti leva il sonno, a volte. Perché non ti preoccupi di te ma delle persone che ti vogliono bene e che sono accanto a te. Eravamo anche pronti ad una serie di polemiche, ma non così forti

aveva dichiarato Ruffo in un’intervista. Le recenti intimidazioni riaccendono la paura. Al giornalista la nostra solidarietà.

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