Risolto il contratto con Mediapro, la partita relativa ai diritti tv della Serie A per le prossime tre stagioni si avvia verso un’autentica rivoluzione. L’assemblea dei presidenti delle squadre partecipanti al massimo campionato di calcio italiano ha approvato i nuovi pacchetti, che prevedono una vendita per prodotto e non per piattaforma e, soprattutto, non potranno essere acquistati da un unico operatore.
Diritti TV Serie A: il rischio di dover fare due abbonamenti
Per guardare tutte le partite della Serie A, sia in tv che su web, ad oggi saranno quindi obbligatori almeno due abbonamenti, salvo possibili accordi commerciali tra gli acquirenti. Il bando messo a punto dalla Lega prevede che nessuno può acquistare tutti i pacchetti. Una manovra che garantirebbe un introito di 300 milioni di euro in più rispetto al passato.
I pacchetti sono tre e non sono più suddivisi per squadre ma per fasce orarie di gioco. Il primo comprende 114 partite a stagione, ovvero 3 ad ogni turno di campionato: il sabato alle 18.00, una a scelta della domenica pomeriggio alle 15.00 e la domenica sera alle 20.30 (non più alle 20.45). Il secondo comprende 152 partite a stagione: quelle delle 15.00 di sabato e domenica, quella delle 18.00 della domenica e la novità del Monday Night Match (l’incontro del lunedì sera alle 20.45). Infine il terzo, che comprende 114 partite a stagione, sempre 3 ad ogni turno come il primo pacchetto: il sabato alle 20.30 e la domenica alle 12.30 e una a scelta delle 15.00.
Diritti TV Serie A: immagini in chiaro solo dopo le 22.00. La protesta della Rai
Un’altra novità che sta creando non pochi malumori è il fatto che il nuovo bando, approvato all’unanimità dai presidenti delle squadre di Serie A, prevede che gli highlights delle partite siano resi disponibili alle tv non a pagamento soltanto dalle 22.00. Una decisione che ha scatenato il disappunto della Rai, che si vedrebbe costretta a trasmettere le immagini e i gol soltanto in seconda serata:
“In merito allo scenario che si va definendo relativamente all’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A per le prossime tre stagioni, la Rai evidenzia con stupore che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico: non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati”
si legge in una nota diramata da Viale Mazzini. Allo stesso tempo viene evidenziato anche il rischio di privare il proprio telespettatore di un appuntamento storico come 90° Minuto:
“La Rai, che ha contribuito, nel corso degli anni, a rendere il calcio lo sport più popolare, potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come 90esimo Minuto. Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”.
Ad essere confermato, almeno per il momento, è soltanto il diritto di cronaca di tutti i tg che, senza immagini, potranno comunicare i risultati delle partite. Sul web, invece, gli highlights saranno disponibili tre ore dopo il fischio finale.
1. Tommaso ha scritto:
9 giugno 2018 alle 15:38