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gennaio

CHE DIO CI AIUTI 4: UN MOTO RASSICURANTE MA PERPETUO

Che Dio ci Aiuti 4

Che Dio ci Aiuti 4

La quarta stagione di Che Dio ci Aiuti è partita bene e dopo tre appuntamenti continua a tenersi al di sopra del 20% di share (qui tutte le anticipazioni). Cosa che non stupisce, dal momento che la fiction Lux Vide si è riproposta al pubblico ricalcando quasi alla perfezione gli schemi e i toni del fortunato passato: bello e gratificante per il pubblico di fedelissimi appassionati… ma un po’ di fantasia in più non avrebbe guastato.

Che Dio ci Aiuti 4: troppi déjà vu facilmente evitabili

L’insieme è sempre gradevole, le storie belle e gli attori nel complesso bravi, compresa la maggior parte delle new entry chiamate a dar vita alle nuove necessarie linee romantiche. Ma le trame di Che Dio ci Aiuti 4 sono caratterizzate da troppi elementi singolari già visti in passato, che dunque si potevano considerare singolari la prima volta ma adesso sembrano solo una sorta di copia – incolla. Come ad esempio il fatto che la nuova protagonista femminile Monica (Diana Del Bufalo) debba occuparsi del figlio del suo defunto marito, così come il Guido di Lino Guanciale aveva avuto il compito di crescere quello della sua defunta moglie.

Un déjà vu è stato poi messo in scena anche per Azzurra, colei a cui dà vita Francesca Chillemi e che, arrivata come eroina in rosa nel secondo capitolo, è rimasta al convento con escamotage sempre più improbabili. Se, infatti, nel terzo capitolo era arrivata la sorellastra “segreta” Rosa, in questo quarto è arrivata per lei addirittura una figlia avuta in gioventù e abbandonata. Un po’ troppo anche per questa eccentrica e stravagante protagonista.

E non è esente da questi ritorni dal passato neanche la stessa Suor Angela, che in ogni stagione ritrova qualcuno legato in qualche modo alla famosa rapina che la portò diritta in prigione facendole poi incontrare Dio. A cambiare, ma neanche poi troppo, sono i casi umani di puntata di cui la suora si occupa, che raccontano sempre storie dolorose e infarcite di riscatto, capaci di infondere speranza nei telespettatori.

Nel complesso, per evitare di ripetersi ci voleva poco. Ma, finché funziona in termini di dati Auditel e gradevolezza, è un qualcosa che si può perdonare.

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5 Commenti dei lettori »

1. Lella ha scritto:

22 gennaio 2017 alle 09:16

Repetita iuvant? Non saprei. Nel deserto noioso della domenica sera televisiva, forse sì. I dati auditel hanno, però, dimostrato che prodotti innovativi e freschi come La mafia uccide solo d’estate, Rocco Schiavone e I bastardi di Pizzofalcone piacciono. basta con i teen dirama, gli improbabili medici in famiglia, i forestali senza paura, i preti in bicicletta e le suore caricaturali. Il pubblico sa apprezzare i prodotti validi e non è giusto che debba subire sempre le stesse storielle trite. Anche il buon Fazio con la sua interminabile trasmissione domenicale è una Littizzetto che fa ridere solo la solita spettatrice non hanno più molto da raccontare. Il buon Arbore ha avuto il merito di sapersi sempre rinnovare e di non sovraesporsi.



2. Mariel ha scritto:

23 gennaio 2017 alle 11:49

Esistono tantissimi sceneggiatori davvero bravi, ma non li fanno lavorare perché o non hanno la spintarella giusta nel mondo delle case di produzione o sono troppo innovativi per il pubblico italiano…che Dio ci aiuti!!!



3. Adele ha scritto:

23 gennaio 2017 alle 12:04

Concordo con i precedenti commenti. Personalmente questa fiction si poteva seguire fino alla seconda stagione, poi troppi copia e incolla lo hanno reso noioso terribilmente! Quindi, se non vi piace cambiate canale o spegnete la televisione, perché se i direttori di rete osservano solo gli ascolti e non sanno se piacciono veramente questi programmi, la qualità rimarrà bassa e solo il canone da pagare aumenterà!



4. Paolo Cocco ha scritto:

10 marzo 2017 alle 17:20

Ciao! Complimenti a tutti gli attori per dar vita ai loro personaggi cosi bene da suscitare vere emozioni. In particolare a Francesca Chillemi e Bianca Di Veroli, la loro interpretazione di Azzurra ed Emma, nell’ultimo episodio, è stata magistrale. Il loro abbraccio davanti alla commissione d’esame, è stato veramente struggente e toccante da trapassarmi il cuore come una freccia facendomi commuovere fino alle lacrime. Se al mondo vi fossero più rincociliazioni cosi, forse staremo tutti un pochino meglio. Bravissime!!!!!!! Cordiali saluti.



5. Claudio Paoletti ha scritto:

13 agosto 2018 alle 15:29

Io non guardo questi programmi per donnette, ma li guarda mia madre. Mi ha stupito (nell’unica puntata che ho visto….la chillemi vestita di rosso ballare come Cenerentola e perdere la scarpa), una suora (non ricordo il nome) che fa da ruffiana ai due affinchè si mettano assieme. Non dimentichiamoci che siamo in un convento, e la cosa mi è parsa alquanto fuori luogo !



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