Eletto segretario del PD Bersani, si stringono i tempi per ridefinire i principali assetti di Raitre, definita da alcuni “Tele-Kabul”. Dopo il passaggio della direzione del Tg3 da Di Bella a Bianca Berlinguer, il principale nodo da sciogliere rimane proprio la scelta del direttore di rete.
Al comando, per il momento, troviamo ancora Paolo Ruffini che tuttavia, nonostante gli ascolti importanti di trasmissioni come Ballarò, Report e Che tempo che fa, rimane piuttosto traballante. Ruffini infatti, inattaccabile dal punto di vista degli ascolti, si è “macchiato” della colpa proprio di aver cresciuto e alimentato trasmissioni che sono diventate un’ “autentica spina nel fianco (mediatico)” dell’attuale governo, ed è proprio questo il motivo che rende incerto il suo futuro.
In un “gioco di poltrone” che in Rai non passa mai di moda (per la serie: “Bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla”), al posto di Ruffini dovrebbe giungere proprio l’ex direttore (silurato) del Tg3 Antonio Di Bella. In tal caso a Ruffini verrebbe offerta la direzione di Rainews 24 o, in alternativa, un ruolo di rilievo in Rai Cinema (ipotesi a quanto pare a lui molto più gradita).
Chiunque sarà il nuovo direttore della terza rete Rai, avrà comunque il difficile compito di alleggerire (in teoria) il “livore” di alcune trasmissioni nei confronti del governo, senza però snaturare l’indole della rete: una missione decisamente ardua, considerata anche e soprattutto la polemica mai sopita sulla libertà di stampa in Italia.
Nelle prossime ore le conferme ufficiali delle nuove nomine che dovrebbero, tra l’altro, vedere la definitiva estromissione di Del Noce anche dai Rai Fiction. Insomma, un’intreccio infinito di potere, intrighi, politica e stratagemmi… è proprio il caso di dirlo: Rai, di tutto, di più.
1. GIEMMEGI ha scritto:
6 novembre 2009 alle 12:33