Sky è riuscita a ridare lustro ai David di Donatello. E non soltanto con la premiazione trasmessa ieri sera (qui tutti i vincitori e qui gli ascolti), quanto piuttosto con l’attesa che si era venuta a creare negli ultimi giorni intorno alla manifestazione, relegata da anni ai margini dei palinsesti televisivi della tv pubblica e senza più alcun appeal per il pubblico del piccolo schermo. I David di Donatello 2016 sono stati invece un evento, migliorabile senz’altro, ma un evento. Forse il primo di una nuova era.
David di Donatello 2016: una premiazione glam e ben riuscita
Trasmessa in simulcast su diversi canali, in primis su uno Sky Cinema 1 perfettamente in tema con l’argomento ma anche su una più popolare Tv8, la premiazione ha trovato il proprio habitat ed è fiorita: i collegamenti dal red carpet, le interviste ai protagonisti e tutti i riflettori puntati sui David li hanno ricoperti di una patina glamour molto affascinante, che ha portato il pubblico sui social a commentare look e performance neanche fossimo al Festival di Sanremo.
Nessuna traccia della noia e della scontatezza che il telespettatore tipo associava finora alla manifestazione, merito però di tanti fattori diversi che quest’anno hanno sorpreso. A partire dal premio come miglior attrice protagonista per un’incredula Ilenia Pastorelli, che dal Grande Fratello è balzata nell’Olimpo del cinema italiano; o da Claudio Santamaria, vincitore del premio come miglior attore protagonista, che nell’entusiasmo del trionfo ha deciso di mostrare la nuova stramba acconciatura, celata (anzi, pelata) con cura fino ad allora per motivi di copione. Giusta, inoltre, la scelta di coinvolgere i The Jackal, così da rompere un po’ la sacralità dell serata e giocare con i protagonisti, senza considerarli sempre divi inarrivabili ed inattaccabili.
David di Donatello 2016: i margini di miglioramento
L’inizio di quella che si spera essere una lunga avventura per Sky può così essere promosso, ma tenendo bene a mente che c’è tanto su cui lavorare per rendere i i David un media event, un appuntamento fisso non soltanto per gli appassionati di cinema, ma per il pubblico in generale. In particolare, per il futuro, bisognerebbe impedire a presenter ed ospiti di dar vita a gag finto estemporanee, le cui battute vengono poi pedissequamente lette sul gobbo con risultati imbarazzanti, e tenere un tono minimal chic, tipo quello della scenografia. Così come sarebbe simpatico allestire una sala nella quale far incidere ‘live’ il nome del vincitore sul premio al cospetto di quest’ultimo, così come accade ai ben più blasonati Oscar.
Se poi si decidesse di puntare ancora su Alessandro Cattelan, che nel complesso se l’è cavata, sarà necessario armarsi di un calmante, perchè il padrone di casa di X Factor per buona parte della serata è sembrato esagitato, forzato, in qualche modo stonato rispetto al clima generale. Colpa dell’emozione e, dunque, perdonabile. Ma solo per questa volta.
1. Luca11 ha scritto:
20 aprile 2016 alle 02:03