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MI MANDA RAITRE CHIUSO PER BASSI ASCOLTI. E SALVO SOTTILE LANCIA UNA FRECCIATA A CAMURRI
di Mattia Buonocore
30/11/2011 - 11:41

Il ritorno alla vecchia collocazione del venerdi sera è stato fatale per Mi Manda Raitre. La trasmissione di Edoardo Camurri, che non brillava per ascolti ancor prima del suo arrivo, la scorsa settimana è ulteriormente crollata: 738mila spettatori pari al 2.84% di share. Numeri troppo bassi per una Raitre sempre più ambiziosa, che hanno inevitabilmente causato la soppressione della trasmissione nata nel 1990.
“Desidero comunque ringraziare curatori, autori e conduttori per l’impegno profuso in questa edizione ma il nostro sforzo comune non è riuscito a catalizzare l’interesse del pubblico. Non possiamo che prenderne atto. Siamo già al lavoro per strutturare nuove offerte editoriali in queste e altre fasce d’ascolto”.
Già la scorsa stagione si era deciso di non riproporre Mi Manda Raitre optando per il varo di Articolo 3, con Maria Luisa Busi, ma la chiusura di questo spinse nella primavera del 2011 a rispolverare il programma lanciato da Antonio Lubrano con la nuova conduzione di Edoardo Camurri.
Proprio il diretto competitor del venerdi, Salvo Sottile, commentando su twitter “suggerisce” con fare ironico la sua sostituzione:
“Ascolti flop, chiude Mi Manda Rai tre. Peccato. Se ne va un pezzo di storia della Rai. Sostituire Camurri no eh? Quello era servizio pubblico”.
A quanto pare no. Nessuna sostituzione.
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Ito Al Bar dice:
Ricordo ancora quando Antonio Lubrano faceva la comparazione dei prodotti in commercio, della stessa categoria merceologica, elencandone pregi e difetti. Era una rubrica straordinaria che forniva un servizio prezioso ai consumatori, e cioè VERO SERVIZIO PUBBLICO... altro che la solita pubblicità idiota e banale da dare in pasto agli ebeti! Poi, "ovviamente", quella rubrica non poteva durare a lungo ed è sparita insieme all'ottimo Lubrano. Quindi sono seguiti i vari Marrazzo, Vianello, Camurri ed è venuta la fine, perché se calano gli ascolti le responsabilità sono di varia natura che portano all'inevitabile calo degli introiti pubblicitari e alla chiusura del programma. Che strano, ma la Rai è tv di stato pubblica o no? Come è possibile che l'audience, legata alla pubblicità, diventi la discriminante per giustificare la morte di un programma andato in onda per ben 21 anni di fila? Se la tv di stato è influenzata in maniera determinante dagli introiti pubblicitari perché i cittadini devono continuare a pagare il canone (tassa) per mantenere in vita un carrozzone succhia-soldi che si è conformato alle tv commerciali? Dal 2014 hanno ripreso a mandare in onda questo programma che non è più lo stesso di prima perché l'hanno collocato di mattina, e a me questo basta per giudicarlo degradato: i programmi importanti di informazione vanno inseriti in prima serata (o seconda) e non alle ore 10. Ma la colpa sarà anche mia, sono rimasto legato al solido concetto che la tv di stato debba fare informazione completa e scevra da condizionamenti che appartengono al mondo delle tv private... ma stiamo in Italia, me ne ero dimenticato!
CeleTheRef dice:
mi piaceva tanto come la faceva Lubrano... la formula attuale non la sopporto
lele dice:
Il programma, secondo me, non andava chiuso: era una trasmissione di servizio. Semmai si poteva pensare ad una riformulazione del programma...
philmaggieciampoli dice:
Secondo me x dare nuova linfa al programma bisogerebbe affidarlo ad una donna...nn farò il solito nome xò penso ke sia qlllo giusto....