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Mentana non si contiene: «Gradirei non ci fosse mutismo da parte dell’azienda»

Il conduttore del TG La7 si sfoga in diretta dopo le esternazioni di Lilli Gruber.

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

07/05/2024 - 21:40

Mentana non si contiene: «Gradirei non ci fosse mutismo da parte dell’azienda»
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Enrico Mentana

Enrico Mentana è davvero incontenibile, ma non come intendeva Lilli Gruber. Ce l’ha con la collega sì ma anche e soprattutto con l’azienda. Dopo la polemica scatenata dalla conduttrice di Otto e mezzo in apertura della puntata di ieri, Enrico Mentana questa mattina ha risposto per le rime sui social. In chiusura del TG La7 di questa sera, il giornalista si è lasciato andare ad ulteriori spiegazioni:

Allora, ieri sera siamo andati un po’ lunghi col telegiornale, era una giornata cruciale, importantissima: la prospettiva di pace in Medioriente, la tragedia terribile di Casteldaccia vicino a Palermo e tante altre notizie. In più, come ogni lunedì, c’erano i nostri sondaggi e l’appuntamento con il Dataroom di Milena Gabanelli. Come ogni lunedì siamo andati un po’ lunghi, me ne scuso con i telespettatori. Un po’ lunghi, ma come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete. Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, perché non mi piace far finta di non sapere nomi e cognomi, ha avuto delle parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto.

Il giornalista ha poi continuato attaccando anche la rete, vero bersaglio della sua invettiva:

Io mi siedo qui, scusate la prima persona singolare, da 14 anni per fare questo telegiornale e non ho mai offeso, volontariamente, nessuno, tantomeno i colleghi che lavorano su questa rete. Gradirei reciprocità a questo riguardo e gradirei che, da parte dell’azienda per cui lavoro, non ci fosse il mutismo che accompagna questa vicenda da 24 ore. Domani sera vedremo se c’è stato qualcosa, se no ne trarrò le conclusioni e le dirette conseguenze, buona serata.

Parole quasi inequivocabili che hanno il sapore di ultimatum e che sembrano poter fare da preludio a drastiche decisioni. La palla passa ora a Urbano Cairo.

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