Vivendi



4
maggio

Pace tra Mediaset e Vivendi: i dettagli dell’accordo

Vivendi

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E pace fu. Dopo anni di battaglie legali, Mediaset e Vivendi hanno raggiunto un accordo. A darne notizia, ieri in serata, le aziende con il seguente comunicato congiunto:

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21
aprile

Vivendi, Mediaset pronta a riacquistare le proprie azioni. Ma riprendono i contatti con il socio francese

Mediaset

Dopo la ‘vittoria mutilata‘ ottenuta in tribunale su Vivendi – che ha dato sì “soddisfazione” ma non nei termini auspicati – pensa a ricostruire. A tessere nuovamente la tela dei propri interessi con lo sguardo all’Europa. “Ci hanno assolto e ci hanno mandato in prigione” è la battuta che, secondo alcuni quotidiani, sarebbe uscita dalle parti di Cologno Monzese dopo la sentenza del Tribunale di Milano Sezione Civile che ha condannato i francesi a risarcire 1,7mln a Rti per la mancata acquisizione di Mediaset Premium (contro gli oltre 3mld richiesti), stabilendo poi che Vivendi non ha violato i patti parasociali, né può essere accusato di concorrenza sleale.


14
aprile

Mediaset, apertura strategica su Vivendi: «Se ci fosse buon progetto, meglio farlo»

Mediaset

Tira e molla alla francese. Il rapporto tra MediasetVivendi ruota tutto attorno all’asse economico: da una parte, il gruppo italiano pretende giustizia per il mancato acquisto di Premium (Fedele Confalonieri parlò di “danno enorme”), dall’altra lascia aperta la possibilità alla realizzazione di nuovi progetti condivisi. Quella che ad una prima analisi potrebbe sembrare una condotta ambigua è in realtà una precisa linea strategica che il Biscione intende perseguire.

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19
marzo

Mediaset interessata al 48% del gruppo francese M6. Ma Macron potrebbe frenare

M6 Group

Le contese giudiziarie con Vivendi non hanno spento le mire di Mediaset in terra francese. L’azienda di Cologno Monzese sarebbe infatti tornata a guardare il panorama d’oltralpe con particolare interesse. Secondo fonti della stampa economica internazionale, il Biscione avrebbe presentato un’offerta al momento non vincolante per l’acquisizione del gruppo radiotelevisivo transalpino M6, o meglio: per la quota del 48,3% messa in vendita dal gruppo tedesco Bertelsmann (che la detiene attraverso Rtl).


21
dicembre

Pier Silvio Berlusconi: «Costruiremo il polo europeo della tv. Netflix? Una dispensa con prodotti precofenzionati. ll problema sono i mostri del web come Facebook»

Pier Silvio Berlusconi

Noi andremo avanti comunque. Vogliamo costruire il polo paneuropeo della tv gratuita“. Europa o morte. non molla l’obiettivo. Anzi, gli ostacoli posti dai francesi di con l’ormai nota battaglia legale lo hanno convinto ad insistere nella direzione intrapresa. E nella consapevolezza che il futuro del Biscione – e, in generale, del settore audiovisivo – non si potrà giocare (solo) in Italia.





15
dicembre

Norma ’salva-Mediaset’, la Commissione Europea scrive all’Italia. Ma il governo tira dritto

Commissione Europea

La cosiddetta norma «salva-Mediaset» non convince la Commissione Europea. E dalle parti di Vivendi un po’ sorridono. Da Bruxelles arriva infatti la conferma di quanto era trapelato da alcuni organi di stampa: la Commissione ha scritto nuovamente al governo italiano in merito all’emendamento “anti scalata” per le società che operano nel settore delle telecomunicazioni. Secondo l’Europa, la norma potrebbe essere incoerente con i trattati comunitari.

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12
novembre

Emendamento «salva-Mediaset» ok del Senato. Salvini si smarca e strappa con Berlusconi

Matteo Salvini, Silvio Berlusconi

Il giorno dopo l’approvazione dell’emendamento “anti scalata”, tanto atteso da per sbarrare la strada ad eventuali assalti di Vivendi, nel centrodestra il clima resta teso. Soprattutto tra Lega e Forza Italia, che ieri si sono scontrate sull’argomento. Il partito di Salvini aveva infatti votato contro la norma in commissione Affari Costituzionali, salvo poi correggere la rotta con l’astensione in Senato. Una mossa non certo gradita a , che il leader leghista avrebbe però attuato – secondo i retroscenisti – a fini politici.


9
settembre

Mediaset, primo semestre 2020: fatturato in calo, pesa il lockdown

Mediaset

non vede “nessun’altra strategia” se non un “consolidamento europeo“. Lo ha ribadito il direttore finanziario del gruppo, Marco Giordani, durante la conference call con gli analisti finanziari sui risultati del primo semestre 2020. Nonostante i ricorsi giudiziari di Vivendi abbiano di fatto stoppato il progetto Mfe-MediaForEurope, il top manager ha ribadito l’intenzione di dialogare con i francesi, con i quali peraltro è aperto un altro contenzioso per il mancato acquisto di Premium. Situazione ingarbugliata insomma.

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