I giudici europei danno ragione a Vivendi, stavolta senza possibilità di appello, aprendo così nuovi scenari nella già movimentata contesa tra il gruppo francese e Mediaset. La Corte di Giustizia europea ha infatti stabilito che la disposizione Agcom derivante dalla legge Gasparri, “che impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale di Mediaset“, è “contraria al diritto dell’Unione“. Un pronunciamento che riaccende i progetti espansionistici dei transalpini all’interno del Biscione.
Vivendi
Mediaset, la Corte Ue dà ragione a Vivendi: legge Gasparri è contraria al diritto dell’Unione
Mediaset, stop ad Mfe. Ma l’azienda non molla: «Allo studio un’esecuzione diversa del progetto»
Tutto da rifare. Mediaset dovrà ricalcolare il percorso (ma non la meta). Pur confermando la volontà di investire in progetti di espansione internazionale, il gruppo di Cologno ha formalizzato lo stop all’operazione Mfe-MediaForEurope, che avrebbe dovuto portare alla creazione di un polo europeo della tv in chiaro sotto l’egida del Biscione. La presa d’atto è arrivata ieri dal Cda dell’azienda, dopo la sentenza del tribunale di Madrid dello scorso 20 luglio, che respingeva il ricorso di Mediaset España e dava di fatto ragione a Vivendi (azienda che si era opposta al progetto).
Mediaset: via libera ad Mfe. In Olanda rigettato il ricorso di Vivendi
Da un’aula di giustizia all’altra, prosegue lo scontro tra Mediaset e Vivendi. Stavolta, con un punto a favore del gruppo di Cologno Monzese. Il Tribunale di Amsterdam ha infatti rigettato il ricorso dell’azienda francese con il quale si chiedeva di “bloccare la fusione transfrontaliera tra Mediaset e Mediaset España” e cioè la realizzazione del progetto Mfe-MediaForEurope. Lo comunica, in una nota, il Biscione.
Tra Mediaset e Vivendi «il tentativo di conciliazione si è concluso negativamente»
Ancora nessun accordo tra Mediaset e Vivendi, dopo la decisione della Corte di Madrid di ‘appoggiare’ la posizione della media company francese, sospendendo la fusione della tv di Cologno con Mediaset España nella holding MediaForEurope con sede in Olanda. Una mossa che ha portato allo scontro Pier Silvio Berlusconi e Vincent Bolloré, incapaci ancora oggi di trovare un’intesa.
Mediaset, il Tribunale di Madrid sospende la fusione con Mediaset España. Vivendi esulta, Cologno insorge
Ricordate la decisione di Mediaset di trasferire, insieme a Mediaset España, la sede legale in Olanda, costituendo la nuova holding MediaForEurope? Lo scorso 4 settembre, nonostante il disappunto di Vivendi, dalle assemblee era arrivato il via libera al riassetto delle attività in un unico gruppo, compresa la partecipazione del 9.6% del broadcaster tedesco ProSiebenSat.1. La Corte di Madrid, però, ha bloccato tutto: la fusione è sospesa.
Mediaset diventa prima azionista di Prosiebensat.1 e pensa ad una tv free europea
Mediaset punta all’Europa. L’azienda di Cologno ha acquistato il 9,6% del capitale sociale del broadcaster tedesco Prosiebensat.1 Media, operatore che gestisce tv in Germania, Austria e Svizzera, divenendo così primo azionista della società. Per il Biscione è il primo passo verso la creazione di un network tv generalista europeo, obiettivo dichiarato in tempi non sospetti dal Vicepresidente del gruppo milanese, Piersilvio Berlusconi.
Mediaset vs Vivendi, Confalonieri: «Danno enorme, ci devono un sacco di soldi». Il Biscione vuole un super risarcimento
“Ci devono un sacco di soldi“. Fedele Confalonieri ha utilizzato parole molto chiare in merito al contenzioso tra Mediaset e Vivendi. Il Presidente dell’azienda di Cologno, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una pubblica iniziativa, ha fatto così capire quali saranno gli sviluppi della causa contro il gruppo francese, che avrà una prima importante udienza a inizio dicembre presso il tribunale di Milano.
Mediaset vs Vivendi, parte il processo civile su Premium. I francesi chiedono i danni, il Biscione contrattacca
Vivendi attacca, chiede i danni. E Mediaset risponde. L’ennesimo scambio di colpi tra il colosso francese ed il Biscione si consuma nel giorno della prima udienza per il processo civile che vede contrapposte le due società sul caso Premium. Stavolta a fare il primo passo sono stati i transalpini, che hanno depositato in Tribunale una domanda riconvenzionale di risarcimento danni per diffamazione in merito alla “campagna mediatica” che avrebbero subito dopo il mancato accordo sulla pay tv di Cologno.