
Teo Mammucari
4
ottobre
LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (26/09-2/10). PROMOSSI GNOCCHI E BERSAGLIO MOBILE, BOCCIATI MAMMUCARI E I PROMO DEL GRANDE FRATELLO

Gene Gnocchi
10 a Gene Gnocchi. Dopo il non convincente passaggio a Sky, Gene Gnocchi è tornato in grande spolvero come opinionista divertente, ma arguto, alla nuova edizione de La Domenica Sportiva. Complici la presenza del comico e lo slittamento di Controcampo a tarda notte, il talk di Paola Ferrari sta ben figurando anche negli ascolti (ultima puntata andata in onda: 14.52%).
9 a Bersaglio Mobile. Buono ma non eccellente il debutto per Enrico Mentana in prima serata. Gli ospiti azzeccati, lo stile asciutto ma efficace e soprattutto una grande esclusiva (il collegamento con Valter Lavitola) non possono non farcelo promuovere.
8 al desiderio di Mediaset di portare Flavio Insinna al preserale (per maggiori info clicca qui). Dopo Bonolis c’è aria nuova sull’ammiraglia Mediaset. Anche se in questi casi molto dipende dal format. Era ora.
7 a Lorella Cuccarini che a Star Academy gioca a smarcarsi dal ruolo di buonista. A questo proposito si legga quanto dichiarato a Diva e Donna: “Barbara D’Urso? La conosco solo di vista… Mi sembra una che ama fare molto rumore”.
6 al ritorno di Daniela Fazzolari a CentoVetrine. Se da un lato la rentrée del personaggio simbolo dei primi e gloriosi anni della soap potrebbe riaccendere gli animi dei telespettatori annoiati dalle attuali vicende del centro commerciale torinese, dall’altro il rischio di fare un buco nell’acqua, macchiando anche il glorioso passato della soap, è serio. Vedremo.


23
settembre
MASSIMO GILETTI: IO, COPIATO COME IN CINA. TEO MAMMUCARI? L’INSUCCESSO A VOLTE DA’ ALLA TESTA

Massimo Giletti
E’ lo spazio domenicale di maggior successo degli ultimi anni, pronto a ripartire domenica 2 ottobre, dalle 14.00 alle 16.30, su Rai 1. L’Arena di Massimo Giletti si appresta ad iniziare una nuova stagione, tra “gradite” conferme e un’importante novità:
“L’attualità resta, ma non da sola. Insistere sullo stesso argomento per centocinquanta minuti sarebbe diabolico (…) – dichiara il conduttore in un’intervista a Il Messaggero – Dopo l’Arena andrà in onda il confronto tra due personaggi agli antipodi, come il diavolo e l’acqua santa”. Per concludere con “una poesia recitata da nomi che con la poesia non c’entrano nulla. Comincerà Giulio Andreotti con La Fede di Trilussa”.
Questo perchè gli piace mettere insieme l’impensabile e riproporre quasi un clima di incertezza come quello che regna attualmente nel nostro Paese, in cui “la realtà sta tra l’incubo e la fantasia”. E la Rai che situazione vive? Secondo Giletti la tv di Stato è forse lo specchio dell’Italia di oggi, con gravi perdite (cita Michele Santoro e Simona Ventura) ma con più speranza:
“Nonostante la crisi, le tv satellitari, le pay, il web, resiste. E’ l’azienda del servizio pubblico, della cultura. E sono convinto che la sua forza sia all’interno della struttura stessa, nei format originali”. Mentre, per quanto riguarda il varietà “potremmo anche recitargli il De Profundis”.


8
settembre
THE CUBE – LA SFIDA: REALIZZAZIONE IMPECCABILE, MA LA DURATA ECCESSIVA ANNIENTA LA TENSIONE

The Cube
E’ partito The Cube – La sfida, un’altra delle novità servite da Italia1 per la nuova stagione tv. The Cube è prima di tutto una sfida per Teo Mammucari perché i panni del gentleman gli vanno decisamente stretti. Il suo spirito dissacrante riesce a contenersi nella divisa da bravo ragazzo ma questa presa di distanza dalle sorti del concorrente non alimenta la tensione che troppo spesso sembra mancare.
I meccanismi di gioco richiamano quelli di Un minuto di vincere, ma in questo caso le prove sono ancora più difficili e, grazie all’aiuto dei dispositivi tecnologici all’interno del Cubo, risultano anche più attraenti da guardare. Tutto è incentrato solo sul concorrente: il cubo come una gabbia e l’oscurità dello studio circostante lo fanno sembrare ancora più isolato. La mano inglese si sente: la realizzazione è impeccabile, come in un vero show d’oltremanica. Le riprese in gamefreeze danno un ulteriore tocco di raffinatezza e di assoluta novità al tutto.
Regia a parte, la durata monstre del programma (quasi tre ore di trasmissione) può essere definita un azzardo per un game show di prima serata, ma lo spauracchio dell’audience è sempre dietro l’angolo. E nonostante il gioco sia stato epurato dai tipici ‘momenti vuoti’ che vorrebbero/dovrebbero creare suspence, il ritmo non è incalzante.


7
settembre
THE CUBE – LA SFIDA: TEO MAMMUCARI LANCIA LA NUOVA FRONTIERA DEL GAME SHOW

The Cube - La Sfida
Italia 1 apre alle nuove frontiere: prima c’ha provato con quella del reality (Uman Take Control per intenderci), ora, invece, tocca a quella del game show con The Cube – La Sfida. E se l’intento di Teo Mammucari, in polemica nell’ultimo periodo con mezza tv (l’ultimo attrito è con la Rai per avergli rubato l’idea di Attenti a quei due), era quello di far parlare di sè e della nuova creatura in partenza stasera, la missione può dirsi compiuta.
The Cube – La Sfida va in onda dagli studi inglesi di Londra, terra natale di un format che ha tutta l’aria di rivoluzionare il concetto di game show. E diverso sarà anche il ruolo del conduttore, come dichiara lo stesso Mammucari al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni:
“Un concorrente, chiuso in un claustrofobico cubo di plexiglas, affronta sette prove di abilità fisiche e mentali, una più difficile dell’altra. È una vera lotta che si vince sconfiggendo la paura. Una paura che nasce dall’essere in uno spazio opprimente, dove anche la prova più banale diventa difficile. Qui in realtà devo stare dalla parte del concorrente, che si trova già in una situazione difficile. Perciò sento meno la necessità di essere tagliente, anche se alla fine la mia anima comica verrà fuori”.


7
settembre
MAMMUCARI CONTRO LA RAI: “MI HA RUBATO L’IDEA DI ATTENTI A QUEI DUE”. DM NE AVEVA PARLATO UN ANNO FA.

Teo Mammucari
Difficile trovare un personaggio più diretto di Teo Mammucari. Una schiettezza spesso eccessiva anche se, a volte, preferibile al buonismo e alla diplomazia di alcuni colleghi del piccolo schermo. E ben può accadere che, a furia di attaccare e di far nomi e cognomi, qualcuno si inalberi e decida di rispondere per le rime (leggi qui l’ultima replica di Alessandro Greco) ma tutto ciò non frena la lingua biforcuta di un Teo che non risparmia ulteriori frecciatine dalle pagine dell’ultimo numero di Sorrisi.
Nei confronti di Max Giusti, ad esempio, il conduttore di The Cube alterna un po’ di carota “Con lui ho iniziato la carriera. Andavamo nei localini per 50 mila lire a fare cabaret…siamo molto amici, a lui va il mio più grande in bocca al lupo” a qualche colpo di bastone. Proprio l’amico Max era infatti il conduttore di quell’Attenti a quei due (condotto a gennaio 2011 con Fabrizio Frizzi) che Mammucari accusa essergli stato “rubato” da Mamma Rai:
“È un format di cui avevo parlato a Pippo Baudo in una puntata di Milano – Roma e che poi è stato realizzato senza che mi sia stata riconosciuta la paternità dell’idea. Non ho fatto problemi ma è giusto che io ne parli, certe cose non si possono rimuovere”.
Noi di DM avevamo sollevato la questione oltre un anno fa (clicca qui per vedere il post con il relativo video della puntata “incriminata” di Milano-Roma), dodici mesi prima del J’accuse di questi giorni.


1
settembre
ALESSANDRO GRECO REPLICA A MAMMUCARI SU DM: SPERIMENTA CON PROGRAMMI CHE FANNO ASCOLTI PRATICAMENTE INESISTENTI E DANDO MICROFONATE IN TESTA ALLA GENTE!
settembre 1st, 2011 16:29 Davide Maggio

Alessandro Greco
Alessandro Greco non ha digerito le accuse che Teo Mammucari gli ha lanciato dalla pagine del Corriere della Sera (leggi qui). Per questo ci ha contattati per una replica al conduttore di The Cube che pubblichiamo di seguito.
Innanzitutto, suggerirei a Mammucari di aggiungere un paio di “furore” ai tre che ha menzionato quando, nell’intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera, si chiedeva ”Guarda Alessandro Greco: ha fatto Furore, Furore, Furore, e poi?”. Non per altro, ma visto che di edizioni ne ho fatte cinque in quattro anni, tutte con ascolti forti e importanti, sarebbe più corretto. Per quanto riguarda l’ “e poi?” potrebbe, invece, andarsi a documentare su ciò che ho fatto e che sto facendo, non ho voglia di fare la lista della spesa.
Non parlasse, però, di mancanza di coraggio a sperimentare. Perchè è sicuramente facile sperimentare quando hai un contratto di esclusiva con un’azienda e, conseguentemente, quest’ultima ti deve sfruttare per ammortizzare i costi. Anche se mi chiedo che senso abbia continuare a sperimentare dei programmi che alla fine restituiscono all’azienda ascolti praticamente inesistenti.
Io lo faccio pur non avendo nessun rapporto continuativo in questo momento. L’ho fatto con Mediaset quando avevo un accordo di esclusiva nell’anno e mezzo successivo alla mia partecipazione a La Talpa (ho testato ‘Se citofonando’ e un altro game show legato alle estrazioni del lotto ad esempio), e continuo a farlo adesso. Cosa c’è di più innovativo e sperimentale della divulgazione e dell’intrattenimento della musica classica, andando a sollecitare l’interesse di quelli che sulla carta sarebbero i destinatari più lontani, ovvero i ragazzi?
Non a caso il mio programma, il Gran Concerto, riprende con la quarta edizione l’8 ottobre, per 12 puntate. Finirà il 24 dicembre e il 25 andra’ in onda lo speciale in prima serata su Rai3 che è stato il programma per ragazzi più visto della rete lo scorso anno. Se Mammucari lo ha visto ma non lo ha ritenuto sufficientemente sperimentale, probabilmente è perchè io con i ragazzi ci gioco e ci scherzo in tanti modi, ma di sicuro non ho mai dato loro microfonate in testa.


28
agosto
TEO MAMMUCARI CONTRO GLI IPOCRITI DELLA TV: SI LAMENTANO CHE LA TV NON SI RINNOVA, MA FANNO SEMPRE LE STESSE COSE. IL TRASH LO FA GILETTI
agosto 28th, 2011 13:32 Marco Bosatra

Teo Mammucari
Teo Mammucari è cambiato e i promo di “The Cube-La sfida” ne annunciano la rinascita: messa da parte l’ironia tagliente che da Libero a Distraction è stata un marchio di fabbrica di ogni sua apparizione, per questo nuovo format il conduttore dovrà traformarsi in un professionista serio e posato. Ma si tratta solo di un’esigenza del gioco o dietro a questa campagna promozionale si nasconde una scelta più mirata per dare un taglio ad un’irriverenza, a volte troppo spinta, che è costata ai suoi programmi l’etichetta di tv spazzatura?
A pochi giorni dal suo debutto non ha peli sulla lingua nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, oggi in edicola. Si difende da chi lo accusa di fare del trash, si prende i meriti per il successo riscosso da qualche sua partner lavorativa e si scaglia contro l’ipocrisia che imperversa tra molti suoi colleghi. A cominciare da Fiorello, al quale rimprovera di essere fuggito sul satellite per sottrarsi al confronto con il pubblico:
“Fiorello è un grande, ma sul ring sale poco. Non si butta con nuovi programmi. Ci vuole abilità anche nel capire di essere arrivati a un punto e ritirarsi. Ma è più facile. E’ semplice andare su Sky, senza sapere quanti ti guardano. Lui è stato bravo a raggiungere quel punto in cui ti danno più soldi per fare una pubblicità che un programma. Io mi sento come un calciatore con un contratto: non posso dire sempre no questo non lo faccio. Sul ring ci salgo“.
Al contrario di Fiorello e di molti altri suoi colleghi, Mammucari – dice – si è sempre imposto di testare nuovi programmi. D’altra parte in molti casi si è trattato di format deboli (citofonare The Call), costrutiti troppo spesso più sulla goliardia a tratti invasiva del conduttore e sul suo prender in giro i concorrenti o la valletta di turno, che su meccanismi di gioco davvero innovativi o appassionanti. Per questo ogni nuovo lancio è apparso poco più che una copia di un’idea precedente. Tuttavia la critica ai suoi colleghi è pienamente condivisibile:


6
agosto
LE IENE TRIP: SU ITALIA 2 I SERVIZI CULT E I PERSONAGGI PIU’ IRRIVERENTI DEI QUINDICI ANNI DELLE IENE

Le Iene Trip
L’abito nero incute timore, gli occhiali scuri sono un marchio di fabbrica, la loro tipica irriverenza ha sollevato un mare di scandali e polemiche: se li riconosci li eviti, sono Le Iene, gli inviati dello storico programma di Italia 1 nato nel 1997 sull’idea del format argentino Caiga quien Caiga, e ispirato nel look all’omonimo film di Quentin Tarantino. Da questa sera su Italia 2 prende via lo speciale Le Iene Trip, un viaggio attraverso i 15 anni dello show condotto da tre matricole del programma: Niccolò Torielli, intraprendente inviato dello Sconvolt Quiz, Angelo Duro, il cantante senza pubblico che recentemente ha portato in scena Nuccio Vip, e la new entry Giorgia Crivello, volto di Deejay Tv.
Dalla prima edizione condotta quotidianamente da Simona Ventura Dario Cassini e Peppe Quintale, alle gag più riuscite di Alessia Marcuzzi e Luca e Paolo, fino all’arrivo di Ilary Blasi. Un viaggio che riporterà in onda i momenti e i personaggi cult del programma: le lezioni d’inglese di Mr. Brown, le furiose liti tra i “culattoni raccomandati” del Trio Medusa e Vittorio Sgarbi, le interviste interrotte di Pif, la storia d’Italia secondo i politici nelle interrogazioni di Sabrina Nobile, le classifiche più riuscite di Gip, le imitatissime interviste doppie, la celebre intervista a nudo di Alessia Marcuzzi.
Oltre ai servizi più irreverenti che mostreranno un giovanissimo Teo Mammucari alle prese con la Supercazzola, e Victoria Cabello nel suo storico incontro con George Clooney, verranno riproposti anche gli approfondimenti più scottanti firmati tra gli altri da Giulio Golia, Enrico Lucci e Luigi Pelazza, che in questi anni hanno raccontato gli aspetti più oscuri e scomodi dell’Italia e degli italiani.

