Stagione 2012/2013



3
giugno

UNA TV ALLA CANNA DEL GAS

Tv Spazzatura

Tv Spazzatura

Non ci vuole di sicuro un fine critico televisivo per bocciare sonoramente l’offerta televisiva degli ultimi anni. E succede anche che, in presenza di un’intuzione giusta – venga messo in discussione l’operato di un signor professionista che da anni riesce a tenere acceso, con costante successo, il daytime pomeridiano di una rete come Rai 1 che certamente non brilla per originalità e avanguardia.

Il matrimonio di Valeria Marini. E’ stato questo l’annoso problema che ha tenuto banco in Viale Mazzini nelle prime settimane di maggio. Pensate un po’, ci si pone il problema di aver trasmesso un “evento” che ha catalizzato per la prima volta nella moribonda domenica pomeriggio della tv italiana oltre 3 milioni di spettatori con uno share del 23%. E’ come se, in sostanza, un’azienda alimentare, riscontrato il successo nelle vendite di un nuovo prodotto, decidesse di ritirarlo dal commercio perchè troppo calorico e tagliasse al contempo la testa di chi quel prodotto l’ha voluto sul mercato.

Certo, il matrimonio della Marini non è un momento di alta televisione e non risponde alla mission precipua (ma non esclusiva) del servizio pubblico. Ma viene spontaneo chiedersi: “ma perchè si deve essere sempre e costantemente ‘alti’?”. La chiave di qualsiasi successo è il giusto mix tra alto e basso, tra popolare e aulico. Perchè se con l’aulico ottemperi ad una funzione educatrice, con il popolare soddisfi e comprendi i bisogni della gente comune.




3
settembre

BUONA TV A TUTTI. SI RICOMINCIA (CON TANTE SPERANZE E POCHE CERTEZZE)

Monoscopio

E così è arrivata anche questa! Non che ci sia particolare entusiasmo per la stagione televisiva appena iniziata, ma l’occhio non può non essere rivolto, quest’oggi, ai debutti del daytime di Canale 5 che, insieme a Quinta Colonna (il 27 agosto scorso), Piazza Pulita (30 agosto), L’Infedele e Il Viaggio di Pippo Baudo (al via questa sera, rispettivamente su La7 e Rai 3 in prime time), hanno aperto le porte di un nuovo anno catodico.

Le premesse sono, come sempre, cariche di speranze e aspettative. Ed in realtà risulterebbe decisamente semplice riuscire a far meglio del 2011/2012 che ha ‘partorito’ una stagione televisivamente pessima e insopportabilmente fastidiosa. Se il primo ‘connotato’ è facilmente intuibile per il telespettatore, il secondo lo è decisamente di meno, perchè riguarda il dietro le quinte. Eh si, perchè nel nostro Paese, dove spesso tutto gira al contrario, fare informazione in periodi difficili, mantenendo fede alla mission di qualunque (rispettabile) giornalista, risulta incredibilmente faticoso. Come se il problema fosse di chi fa legittimamente notare ciò che non va, e non di chi ‘quel che non va’ lo mette in piedi.

Senza troppi giri di parole, più fa pena ciò che viene offerto in pasto al pubblico, più ci si affanna a cercare di rendere ‘commestibile’ anche il peggior piatto proposto nei menù dei broadcaster nostrani. E così non ci si preoccupa di tagliare i rami secchi, putridi e marci, ma si sprecano energie per seppellire il marciume in maniera tale che tutto sia bello, lindo e candido. Come se chi guarda fosse talmente idiota da non capire che si tratti di pezze a colori cucite (anzi, supplicate) ad hoc per coprire quella spazzatura televisiva che da un po’ di tempo siamo costretti a sorbirci. Se poi le toppe sono indigeste a chi scrive di tv, e che per lavoro passa al vaglio il mandato in onda, succede spesso e volentieri che i sempre più suscettibili personaggi tv, probabilmente non consapevoli di essere sempre e comunque dei privilegiati rispetto ai poveri cristi che guardano passivi le loro terribili gesta mediatiche, decidano di fare i capricci più del solito perchè tutto debba apparire come piace a loro.

In queste condizioni siamo costretti a scrivere di televisione. Con l’augurio di tempi migliori. Buona tv a tutti.

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