Quarto Grado



22
agosto

QUARTO GRADO TORNA IL 4 SETTEMBRE SU RETEQUATTRO

Quarto Grado - Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero

Quarto Grado - Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero

Quarto Grado” torna su Retequattro dal 4 settembre, ogni venerdì, in prima serata. Al timone del programma di approfondimento Videonews, il giornalista, saggista e scrittore Gianluigi Nuzzi, coadiuvato dall’anchor di “Studio Aperto” Alessandra Viero.

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12
maggio

QUARTO GRADO MAGAZINE: IL PROGRAMMA DI RETE 4 SBARCA IN EDICOLA

Quarto Grado Magazine

Dalla tv alla carta stampata. Quarto Grado, il programma di Retequattro, dopo quella dell’Auditel, si appresta ad affrontare una nuova sfida: l’edicola. Il programma, dunque, segue la scia de Il Segreto e Mistero, trasmissioni Mediaset con uno “spin off cartaceo”, andando a porsi come diretto concorrente del settimanale Giallo, edito da Cairo editore.

A dare vita a «Quarto Grado Magazine» sarà la medesima e collaudata squadra giornalistica della trasmissione televisiva: da Gianluigi Nuzzi ad Alessandra Viero, dal team di inviati ai tanti che lavorano dietro le quinte del programma. Diretto da Siria Magri, «Quarto Grado Magazine» sarà in edicola da, domani 13 maggio, al prezzo di lancio di 1 Euro.

Nel primo numero, l’intervista esclusiva a Carlo Castagna che ha perso moglie, figlia e il nipote Youssef nella strage di Erba. A nove anni dal massacro, Castagna dice a «Quarto Grado Magazine» di voler incontrare gli assassini dei suoi cari: «Ho scelto la via del perdono: so per certo che non l’hanno accolta, ma vorrei mi fosse concessa la possibilità d’incontrarli. Non per ricordare quella sera, ma per vivere con loro un momento di fraternità. Di pietas».


27
aprile

QUARTO GRADO, IL VIDEO DELL’ARRESTO DI BOSSETTI FA DISCUTERE. NUZZI: E’ ELEMENTO DI PROVA, ANDAVA DIVULGATO

Quarto Grado, arresto di Massimo Bossetti

Il filmato integrale dell’arresto di Massimo Bossetti, mandato in onda venerdì scorso da Quarto Grado, ha fatto discutere: c’era da aspettarselo, vista l’eccezionalità del documento. Il video, che ritrae il presunto assassino di Yara Gambirasio accerchiato dai Carabinieri e ammanettato, ha subito fatto notizia e ottenuto ampia risonanza sulle principali testate, non solo Mediaset. Ma non sono mancate polemiche sull’opportunità della sua divulgazione.

Quarto Grado, il video dell’arresto di Bossetti

Qualcuno, infatti, ha rimproverato a Quarto Grado di aver spettacolarizzato l’arresto ed ha accusato il programma di sciacallaggio. Da queste parti abbiamo sempre biasimato certi eccessi televisivi, ma nel caso specifico ci sembra che la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi abbia esercitato il diritto di cronaca. Quelle immagini contengono infatti azioni e frasi che, probabilmente, troveranno seguito in tribunale (a proposito: oggi si terrà la prima udienza per Bossetti). Dunque perché non mostrarle? Per mesi gli approfondimenti tv si sono soffermati su interpretazioni, fermi immagine, opinioni: stavolta – almeno – abbiamo a che fare con un documento che mostra fatti, notizie.

Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi risponde alle critiche

I detrattori, però, non sono stati teneri con tale scelta. E così, all’indomani della messa in onda del filmato, è stato lo stesso Nuzzi a rispondere alle loro critiche.

“Quel video dell’arresto di Massimo Bossetti mandato ieri in onda è elemento di prova. Con quel video l’accusa sostiene che Bossetti cercava di fuggire. Costituisce quindi una notizia da divulgare. Lo abbiamo mostrato alla moglie che ci ha detto che potevamo mandarlo in onda. Infatti lo ha con noi commentato davanti alle telecamere.





11
marzo

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (2-8/03/2015). PROMOSSI MASTERCHEF E BOSS IN INCOGNITO. BOCCIATI SCAMARCIO E IL SILENZIO STAMPA DEL NAPOLI

Striscia

Promossi

9 a Masterchef. Un po’ di “magia” l’ha persa e dopo quattro edizioni comincia ad essere ripetitivo (per questo la scelta di un quarto giudice è assolutamente condivisibile), tuttavia il cooking show di Sky Uno non può non essere annoverato tra i migliori programmi della stagione.

8 alla seconda stagione di Boss in Incognito. D’accordo, le storie si sono diluite sin troppo per coprire la prima serata nostrane e l’aspetto emotional ha preso il sopravvento ma l’impressione è che, tali imperfezioni, siano il prezzo da pagare per raggiungere risultati d’ascolto più che discreti.

7 a Quarto Grado che festeggia il quinto compleanno in un momento particolarmente felice per gli ascolti.

6 a Madonna. La popstar, ospite a Che Tempo Che Fa, alterna momenti di ilarità alla nota altezzosità da star. Enigmatica, fa sfoggio di retorica senza però realmente graffiare. Per Fabio Fazio e Rai3, ad ogni modo, è stato un colpaccio.

Bocciati


9
dicembre

QUARTO GRADO: STASERA LO SPECIALE SUL CASO LORIS STIVAL

Madre di Loris

Madre di Loris

Il caso del piccolo Loris è arrivato ad una svolta. Dopo sei ore di interrogatorio, ieri la Procura di Ragusa ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Veronica Stival, la mamma del bambino ucciso a Santa Croce Camerina lo scorso 29 novembre, formulando accuse schiaccianti: omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere. Per lo stesso motivo, dopo un nuovo interrogatorio tenutosi quest’oggi, la donna è stata tradotta in carcere. Alla luce di questi importanti sviluppi, stasera – 9 dicembre – Quarto Grado sarà in onda in prime time su Rete4 con lo speciale “Giustizia per Loris”.

Quarto Grado: speciale su Loris Stival

Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi ed Alessandra Viero aggiornerà i telespettatori sulle motivazioni che hanno indotto i magistrati ad accusare Veronica Stival di aver ucciso il figlio di otto anni con una fascetta da elettricista. Secondo l’accusa, sarebbe stata la stessa donna a gettare il corpicino nel canalone in contrada Mulino Vecchio, a meno di due chilometri di distanza dal centro di Santa Croce Camerina. La signora, torchiata per ore in Procura, ieri si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere.

Stando alle ultime notizie, però, nella giornata di oggi la donna avrebbe cominciato a rispondere alle domande del procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. La puntata speciale di Quarto Grado, dal titolo Verità, ricostruirà queste due intense giornate che hanno segnato una svolta nell’omicidio di Santa Croce Camerina, analizzando gli indizi di colpevolezza e le incongruenze emerse attorno alla madre del piccolo Loris.

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20
novembre

CASO CESTE, DENUNCIATO IL FALSO TESTIMONE SMASCHERATO DA QUARTO GRADO. “VOLEVO DIVENTARE OSPITE DEI TALK SHOW”

Elena Ceste

Davanti alle telecamere aveva millantato importanti rivelazioni su Elena Ceste, accreditandosi come super testimone nel caso di cronaca. Ma era tutto finto. E’ stato denunciato dai Carabinieri, Vito R., il 38enne impresario edile di Savona che si era dichiarato depositario di alcune confidenze da parte della mamma di Costigliole d’Asti scomparsa in circostanze misteriose il 24 gennaio 2013. “Eravamo diventati amici su una chat, ci sentivamo spesso al telefono” aveva inventato l’uomo – un incensurato di origini pugliesi – che aveva persino prodotto un faldone con tutti i presunti scambi informatici avuti con la vittima. Un atto di mitomania, il suo, compiuto con un solo scopo: quello di apparire in tv.

Mi sono inventato tutto, non ho hai avuto contatti con Elena Ceste. In questo periodo sono depresso, volevo diventare ospite dei talk in tv che si occupano ogni giorno del caso, volevo fama e visibilità” ha ammesso l’impresario edile, messo sotto torchio dai Carabinieri. Lucrando sulla povera Elena Ceste l’uomo sognava di essere inseguito dalle telecamere, come spesso accade ai protagonisti e ai testimoni dei principali casi di cronaca nera. E in parte ci era riuscito. Con le sue dichiarazioni, il mitomane aveva già richiamato l’attenzione dei giornalisti e di recente aveva rilasciato interviste sia a Chi l’ha visto? e che a Quarto Grado.

Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi, in particolare, aveva ascoltato l’uomo e aveva evidenziato la fragilità della sua testimonianza, sottolineandone le numerose contraddizioni. Gli anticorpi giornalistici dell’approfondimento di Rete4 avevano respinto il castello di millanterie costruito dal mitomane, mentre la trasmissione di Federica Sciarelli aveva scelto di non mandare in onda l’intervista. Sentito dai Carabinieri, davanti ai quali aveva descritto nel dettaglio le (finte) confidenze di Elena Ceste, il geometra è stato denunciato per false dichiarazioni rese al pm e falsificazione del contenuto di comunicazioni informatiche.


24
ottobre

CASO CESTE, GIANLUIGI NUZZI: “PRIMARIA TV NAZIONALE RUBA FILMATI ESCLUSIVI. VERGOGNOSO SCIACALLAGGIO”

La vita in diretta, Elena Ceste

Immagini esclusive sul caso Ceste rubate a Mediaset e rilanciate da “una primaria tv nazionale” come se nulla fosse. A denunciare il fatto è Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado e vicedirettore di Videonews. Nel giorno in cui il test del dna ha confermato che il corpo ritrovato nelle campagne dell’astigiano è di Elena Ceste, il giornalista ha segnalato un caso di “sciacallaggio” televisivo commesso ai danni dei programmi da lui stesso condotti.

“Caso Ceste: quando una primaria tv nazionale ruba i filmati esclusive di altre emittenti allargando le immagini per nascondere il marchio in filigrana e’ solo sciacallaggio da vergognarsi”

ha scritto Nuzzi sulle sue pagine social. L’accusa è chiara. E diversi indizi farebbero pensare che il giornalista si stesse riferendo ad un programma di Rai1, con ogni probabilità a La Vita in Diretta. In merito al caso Ceste, infatti, alcune immagini della donna trasmesse nel pomeriggio di ieri dalla rete ammiraglia sembravano molto simili a quelle ottenute in esclusiva da Segreti e Delitti, l’approfondimento di cronaca nera condotto nei mesi scorsi da Gianluigi Nuzzi. L’unica differenza starebbe solo nel logo del programma di Canale5, che sarebbe stato nascosto allargando le immagini. In alcune sequenze, tuttavia, il marchio si riesce ad intravedere.

Filmati Elena Ceste, il caso arriva all’ufficio legale Mediaset


6
settembre

QUARTO GRADO RAFFORZA LA PROPRIA IDENTITA’. NECESSARIE LE DOCU FICTION?

Quarto Grado - Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi

Quarto Grado - Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi

Non è un segreto né, tantomeno, un delitto: Quarto Grado ha fatto tesoro della propria esperienza e ieri sera, al debutto di una nuova stagione, si è presentato al pubblico con una veste rinnovata, perfezionata ed attinta dal proprio spin off estivo. L’analisi del dna televisivo ha confermato tale contaminazione: lo storico corredo genetico del programma non è cambiato e, anzi, ne è risultato potenziato. L’approfondimento di Rete4, condotto per il secondo anno da Gianluigi Nuzzi ed Alessandra Viero, ha infatti integrato alcuni elementi appartenuti a Segreti e Delitti, apportando delle variazioni che hanno rafforzato l’identità del programma. Un antidoto all’effetto déjà vu.

Quarto Grado: lo studio rinnovato

Prima tra le novità, l’ampliamento dello studio. Quest’anno Quarto Grado ha avuto a disposizione due spazi, che hanno meglio distinto – anche visivamente – le componenti di informazione ed approfondimento scientifico. A fronte di un esordio, quello della passata stagione, piuttosto formale, stavolta Gianluigi Nuzzi è apparso sin da subito a suo agio, capace di attribuire il giusto ritmo alla narrazione e al confronto tra gli opinionisti. Degno di nota, il garbo con cui il conduttore ha sostenuto le interviste alla madre di Federica Mangiapelo, la giovane trovata morta nel lago di Bracciano, e a quella della piccola Kicca Loffredo, gettata da un balcone dopo aver subito violenze. Un commovente e rispettoso faccia a faccia con due ergastolane del dolore, irrorato da lacrime e sospiri.

Quarto Grado: le docu fiction

Sul fronte dell’approfondimento, apprezzabile l’apporto puntuale di Alessandra Viero, in tandem con il Generale Luciano Garofano. Tra le novità introdotte ed attinte da Segreti e Delitti, l’unica a lasciarci perplessi è stata la necessità di ricostruire i principali casi di cronaca con docu-fiction che riportano i dialoghi e le gesta dei loro protagonisti. Tale scelta, di indiscutibile impatto televisivo, da una parte incuriosisce il pubblico ma dall’altra rischia di contaminare quello stile giornalistico asciutto e rigoroso che caratterizza il nuovo corso del programma.

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