Piero Chiambretti
Istrionico, bizzarro, mai banale e assolutamente geniale. Ma a quanto pare non pensava che qui su DM ne fossimo consapevoli, probabilmente condizionato da alcune frecciatine che non abbiamo risparmiato al Chiambretti Night. E il momento del confronto è arrivato: un confronto bollente, ma solo perchè il nostro vis-a-vis è avvenuto sotto il sole della città dei fiori alla vigilia di un nuovo progetto che si affiancherà a quello attuale e porterà il padrone di casa del night show di Canale5 dritto dritto in prime time. Ladies and gentlemen, signore e signori, Piero Chiambretti su davidemaggio.it.
Piero, tanto per iniziare, sei consapevole del blog al quale stai rilasciando un’intervista?
Ne sono consapevole. Ma adesso che ti ho visto di persona, diventa tutto comicissimo. E poi… io sono di Maggio, quindi come mese ci siamo. Anche se arrivo proprio in extremis perchè sono del 30.
Scherzi a parte, credo tu non abbia condiviso la valutazione degli ascolti che abbiamo fatto…
Si diceva che il programma andava male, che doveva essere spostato, sospeso, trucidato… quando invece andando a leggere numeri, conti, contesti, tutto quello che serve per capire un risultato, forse non era così.
Il fatto che il Chiambretti Night l’anno prossimo venga archiviato per cedere il passo ad una prima serata, non potrebbe essere una chiusura mascherata da una promozione?
La televisione italiana, quella commerciale, non è un convento di buoni samaritani. Quando una cosa non funziona, la si cancella, la si butta e la si calpesta con una facilità estrema. Che poi è una legge che non condivido perchè uno può anche sbagliare un programma ma rimanere un grande professionista. Purtroppo si bollano le persone dopo una o due puntate di un programma andato male. Fortunatamente non è il mio caso e non solo rilancio perchè il Chiambretti Night tornerà probabilmente in prima serata, ma in seconda battuta il fatto che mi sia stata data la possibilità di pensare anche ad un secondo programma rafforza, in un certo senso, il rapporto tra me e loro.
Ma tu hai la consapevolezza di essere un numero 1?
No.
E allora il problema è forse questo. Quando qualcuno valuta Piero Chiambretti lo fa con un occhio ancor più critico proprio per le potenzialità che ci sono. Un 17% di questi tempi non si butta via, ma magari uno dice “Arriva Chiambretti in seconda serata, siamo pronti a fare il botto”.
Guarda cosa fanno i Vespa o i Matrix che hanno un collaudo di tanti anni alle spalle. E poi hanno la possibilità di parlare di tutto. Noi, invece, non possiamo parlare di nera, non possiamo parlare di cronaca o anche solo di politica. Se poi si confrontano gli ascolti, non mi sembra ci sia tanta differenza.
Gli investimenti, però, credo siano diversi.
Su questo possiamo parlare a lungo. Innanzitutto non credo realmente che spendiamo quanto viene sostenuto. Non so nemmeno quale sia una vera cifra. Ma mettiamo pure il caso che sia così: se una rete commerciale – quindi non soldi dei contribuenti, che avevo sul collo in Rai – ti dà dei soldi per costruire uno spettacolo di qualità, creatività ed estetica dov’è il problema!?! Fosse per me spenderei tre volte, sempre nel bene di un’idea che io credo sia funzionale a quell’orario. Dove trovi un programma che riesce a mixare la musica da discoteca con quella classica attraverso delle interviste e dei documenti che vanno verso La Storia siamo Noi piuttosto che Sfide, tanto per fare dei nomi di programmi che mi piacciono?!? Tutta questa roba, però, costa. Un minuto di televisione di qualità costa e noi ne facciamo 150.