Luigi Gubitosi



16
maggio

RAI, STIPENDI TAGLIATI: TETTO DI 240MILA EURO PER TOP MANAGER E DIRETTORI. SINDACATI IN ALLERTA

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

Zac zac, in Rai partono le sforbiciate. Il Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini ha dato il via libera al taglio dei compensi e al loro adeguamento al limite dei 240mila euro lordi fissato dal governo. Il provvedimento interesserà in primis la Presidente Anna Maria Tarantola, il Direttore Generale Luigi Gubitosi ed i dirigenti giornalisti: in tutto, saranno 44 i manager della tv pubblica che vedranno decurtati i loro compensi. Parte così la spending review invocata sulla Rai dal premier Matteo Renzi, che martedì scorso a Ballarò aveva dibattuto vivacemente sull’argomento con Giovanni Floris.

Stipendi Rai: tagli a Gubitosi e Tarantola

Su Rai3, il Presidente del Consiglio aveva difeso la necessità dei tagli stabiliti dal decreto Irpef, che prevede una sforbiciata in Rai da 150 milioni di euro e la vendita di quote minoritarie di RaiWay. In vista di interventi più capillari, l’operazione risparmio è partita dagli stipendi alti. Il DG Luigi Gubitosi, in particolare, vedrà il suo stipendio da 650mila euro ridotto del 63%, mentre la Presidente Anna Maria Tarantola dovrà rinunciare a 126mila euro dei 366mila euro lordi attualmente percepiti. La top manager, va precisato, a inizio mandato si era già ridotta lo stipendio rispetto a quanto percepito dal suo predecessore Paolo Garimberti (448mila euro l’anno).

Nel CdA, Gubitosi ha specificato che una parte dei soldi risparmiati verrà accantonata in via prudenziale, sia in vista di nuovi adeguamenti al decreto Irpef, sia in modo da avere risorse per eventuali ricorsi giudiziari mossi dai dirigenti coinvolti dai tagli. Secondo i dati forniti recentemente dal DG in Vigilanza, dei 300 dirigenti (incluso il dg che percepiva 650 mila euro) 3 guadagnano sopra i 500mila euro, 1 tra i 400 e i 500mila euro, 4 tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.




11
aprile

GUBITOSI: “LA POLITICA IN RAI DEVE ESSERCI”. POI, UNA STOCCATA A GRILLO E ALLA VIGILANZA

Luigi Gubitosi

La Rai archivia il 2013 con un bilancio economico in positivo. Il rendiconto della passata stagione, approvato ieri all’unanimità dal Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini, registra infatti un utile netto di 5 milioni di euro, a fronte della perdita di 245 milioni subita nel 2012. “Il risultato – ha spiegato il Direttore Generale Luigi Gubitosi – è stato possibile grazie ad una riduzione dei costi che ha compensato il calo dei ricavi, in particolare della pubblicità”.

Al contempo, però, sul servizio pubblico grava un elevato tasso di evasione del canone (la perdita ammonterebbe a circa 20 milioni di euro), assieme alla crescita dell’indebitamento finanziario, che ha toccato quota 441 milioni rispetto ai 366 dell’anno precedente. E il 2014 potrebbe rivelarsi un anno economicamente più impegnativo, vista la presenza dei Mondiali di calcio e di nuovi investimenti da affrontare. Smentite le indiscrezioni di un suo immediato addio alla Rai, Gubitosi si appresta ad affrontare la sfida, forte della una fiducia espressa nei suoi confronti dal Governo.

Gubitosi su politica in Rai e ruolo della Vigilanza

Ed è proprio sul rapporto tra Rai e politica che ieri, durante la presentazione del bilancio 2013, il top manager ha espresso le parole più significative, destinate a far discutere e creare qualche frizione:

“La politica deve esserci. ‘Fuori la politica dalla Rai’ è uno slogan che non mi piace. La politica deve esserci, l’importante è che ci sia una politica con la P maiuscola, quella sui grandi temi (…) Credo però che ci siano stati dei collegamenti con la politica sbagliati. Il nostro editore è il Parlamento, il nostro obiettivo è il pluralismo e la Commissione di Vigilanza deve sorvegliare il pluralismo, come lo fa l’Agcom. E nel momento in cui qualcuno non si limitasse in Commissione di Vigilanza a non sorvegliare il pluralismo ma avesse delle altre finalità, allora secondo me questo creerebbe un problema…”

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


19
febbraio

BILANCIO RAI, LUIGI GUBITOSI REPLICA A GRILLO: ACCUSE FALSE. E CI SCOMMETTE LO STIPENDIO

Luigi Gubitosi

Il Direttore Generale della Rai risponde agli attacchi di Beppe Grillo. E lo sfida a suon di cifre. In un comunicato, Luigi Gubitosi ha replicato al comico genovese, che ieri aveva riservato severe invettive al top manager di Viale Mazzini. “Ha portato da 200 a 400milioni le perdite della Rai” aveva denunciato il leader del Movimento Cinque Stelle durante il discorso improvvisato fuori dal teatro Ariston di Sanremo.

Stamane è arrivata la reazione dello stesso Gubitosi, che ha rimproverato a Grillo di aver divulgato cifre false ed ha lanciato una scommessa al leader pentastellato. Queste, le parole del DG Rai:

La previsione sui dati del bilancio della Rai che Grillo ha annunciato ieri sera  fuori dall’Ariston è falsa e visibilmente irrealistica. Sono pronto a fare una scommessa. Se ha ragione lui e il bilancio è peggiorato e chiude con una perdita di 400 milioni, lavorerò un anno gratis e devolverò il mio stipendio in beneficenza alla onlus che Grillo indicherà. Se invece ho ragione io e non solo non c’è un buco raddoppiato ma anzi  i conti sono in grandissimo miglioramento rispetto all’anno scorso, Grillo devolverà la stessa cifra alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin o al Premio Ilaria Alpi, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa. Persone che ben rappresentano l’abnegazione, la professionalità e il senso di servizio pubblico che questa azienda esprime e che lui sistematicamente offende“.





14
febbraio

RAI PUBBLICITA’ E SEAT: TRATTATIVE IN CORSO

Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo

Un accordo senza precedenti nella storia di Viale Mazzini, che aprirebbe inedite prospettive d’azione e di mercato. C’è fermento ai piani alti di Rai Pubblicità (ex Sipra): secondo quanto riporta Il Mondo, infatti, la concessionaria del servizio pubblico sarebbe in trattativa con Seat, realtà leader nel settore della pubblicità direttiva multimediale, in vista di una collaborazione. Il progetto sarebbe in discussione da settimane, e ad occuparsene sarebbero in primis l’AD di Seat, Vincenzo Santelia, con l’AD di Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo.

L’obiettivo della possibile intesa è chiaro: unire le forze delle rispettive reti di vendita. In particolare, la rete di Seat, composta da circa 1.500 persone, si incaricherebbe di vendere anche i prodotti del servizio pubblico, inclusi quelli cinematografici. Un’occasione certamente ghiotta per Rai Pubblicità, che potrebbe così contare su un una rete vendita capillare e ben strutturata come quella di Seat. L’azienda in questione, infatti, ha a sua disposizione un database che conta circa 12milioni di famiglie e 4milioni di operatori economici. Una fetta di mercato non indifferente, soprattutto in tempo di crisi.

Stando a quanto riporta Il Mondo, a fine marzo Seat riunirà l’assemblea straordinaria dei soci per deliberare il concordato e, se tutto filasse liscio, l’accordo con Rai Pubblicità potrebbe andare in porto entro la primavera. Nelle trattative saranno dirimenti alcune valutazioni di natura economica, che entrambe le società dovranno effettuare. Sul fronte Rai, inoltre, secondo il settimanale milanese ci sarebbero alcune frizioni interne alla concessionaria pubblicitaria.


25
gennaio

RAI, TERREMOTO RENZIANO: CAMBIO AI VERTICI DI TUTTE LE TESTATE? GUBITOSI VORREBBE LASCIARE

Luigi Gubitosi, Anna Matia Tarantola

RottameRai. Il verbo è declinato al futuro: ancora pochi giorni, infatti, e i vertici di Viale Mazzini potrebbero essere travolti da uno scossone non indifferente. Secondo i conoscitori della geologia politico-mediatica, l’epicentro sarebbe renziano. Con l’affermazione del sindaco di Firenze alla guida del Pd sono infatti cambiati alcuni equilibri di potere ed anche i piani alti del servizio pubblico avrebbero già avvertito il contraccolpo.

Rai: cambiano i direttori di tutte le testate?

Secondo indiscrezioni raccolte da Dagospia, i primi effetti del sisma potrebbero manifestarsi già lunedì prossimo, 27 gennaio, quando in Rai si riunirà un “pre-consiglio” di amministrazione (quello ufficiale è previsto per mercoledì 29). In quell’occasione i cinque membri di maggioranza dovrebbero decidere se avviare l’effetto domino, cioè se presentare un piano che includa il cambio di tutti i direttori delle testate Rai. Qualora si decidesse di agire in tal senso (ma l’ipotesi ci sembra un po’ troppo drastica), inizierebbero a traballare anche le poltrone di Mario Orfeo, Marcello Masi e Bianca Berlinguer, rispettivamente direttori di Tg1, Tg2 e Tg3.

Dei tre, il più a rischio sarebbe proprio Orfeo, arrivato a Saxa Rubra al tempo delle larghe intese (oggi sempre più compromesse); al suo posto potrebbe arrivare Monica Maggioni – dicono – ma molto dipenderà dalla tenuta de governo. Secondo Dagospia, anche Bianca Berlinguer potrebbe rimanere impallinata qualora la sua linea editoriale, tradizionalmente ‘bersaniana’ e ‘cuperliana’, non si adeguasse al nuovo corso del Pd. I cambiamenti, inoltre, potrebbero riguardare anche le poltrone più alte di Viale Mazzini, a cominciare da quella del Direttore Generale.

Rai, Gubitosi vorrebbe lasciare





28
dicembre

RAI: ECCO I COMPENSI GIORNALIERI DEI BIG. FABIO FAZIO PIU’ RICCO DI VESPA E GUBITOSI

Fabio Fazio

Il bilancio di fine anno lo fai dal commercialista. Del resto, quando incassi certe cifre, mica è facile tenere il conto. Fanno sempre girare la testa – più dei brindisi ripetuti di questi giorni – i compensi percepiti da alcuni volti noti del piccolo schermo. E, ovviamente, l’attenzione cade sui cachet elargiti da Viale Mazzini, il servizio pubblico sovvenzionato (anche) dai contribuenti. Stavolta, a far notizia sono i guadagni giornalieri intascati da alcuni conduttori Rai, che in 24 ore percepiscono più di un professionista in un mese.

Compensi Rai: Fazio batte Gubitosi e Tarantola

A divulgare i compensi giornalieri (ufficiosi) era stato il portale Raiwatch, vicino a Renato Brunetta, noto fustigatore degli stipendiati d’oro del servizio pubblico. Così, stando alle cifre riportate, si apprende che il Direttore Generale Rai Luigi Gubitosi guadagnerebbe 1.780 al giorno, mentre la Presidente di Viale Mazzini Anna Maria Tarantola ne percepirebbe ’solo’ 1.095. Come il cantante e showman Pupo. Cachet ben più sostanziosi sono quelli assegnati ai conduttori più in vista della tv pubbblica, a partire da Fabio Fazio.

Al giorno, il presentatore del prossimo Festival di Sanremo intascherebbe 5.479 euro. Il buon Fabio, lo ricordiamo, si era già distinto per quel discusso contratto da 5,4 milioni di euro (cifra mai confermata né smentita dal diretto interessato) siglato con la Rai. Stando alle cifre divulgate, il conduttore de L’Eredità e di Tale e quale Show, Carlo Conti, percepirebbe invece 3.561. Meno di Antonella Clerici, con i suoi 4.000 euro circa al giorno. E Bruno Vespa? Anche il cerimoniere di Porta a Porta compare tra i volti Rai più pagati.

RAI: ECCO TUTTI I CACHET MILIONARI DELLE STAR. CLICCA QUI



7
dicembre

RAI5: NEL NUOVO PALINSESTO ARTE, TEATRO E CINEMA D’AUTORE. OGGI, LA PRIMA DELLA SCALA IN DIRETTA

Rai5

Un palinsesto nuovo di zecca, tutto dedicato al teatro, al cinema d’autore, alla letteratura e alla lirica. Rai5 alza il sipario – è proprio il caso di dirlo – sulla sua trasformata programmazione, rivendicando una mission ambiziosa ed importante allo stesso tempo: difendere e valorizzare la cultura sul servizio pubblico. Concetto, questo, ribadito anche dal direttore di rete Pasquale D’Alessandro e dal DG Rai Luigi Gubitosi, presenti all’inaugurazione del nuovo corso. “La nuova vita di Rai5 è un esempio di come le reti tematiche siano dedicate alla cultura” ha affermato il top manager di Viale Mazzini. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio il nuovo palinsesto dell’emittente.

Rai5: gli appuntamenti fissi della programmazione

A caratterizzare la nuova programmazione 2013-2014 saranno in particolare alcuni appuntamenti fissi. Il lunedì, ad esempio, sarà dedicato al teatro, il martedì al cinema d’autore, ma la selezione delle pellicole – ha spiegato D’Alessandro – sarà diversa da quella di RaiMovie. Il mercoledì e il sabato saranno le altre due serate dedicate al teatro, con la messa in onda delle migliori piece in cartellone in Italia. Il giovedì verrà riservato all’opera e al balletto, mentre il venerdì ospiterà la documentaristica d’autore. Ci sarà anche un notiziario dedicato all’arte, in onda la domenica, seguito da alcuni reportage sul medesimo argomento.

Rai5: la Prima della Scala in diretta

Il nuovo palinsesto di Rai5 verrà idealmente inaugurato quest’oggi, sabato 7 dicembre, alle ore 17.30, con la diretta dal Teatro alla Scala di Milano de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, sotto la direzione di Daniele Gatti e la regia di Dimitri Tcherniakov. La stessa sera, il canale tematico aprirà il suo ciclo di docu-film con la messa in onda di “Below sea level” di Gianfranco Rosi, autore di “Sacro GRA”, recente vincitore del Leone d’Oro a Venezia.


24
ottobre

GUBITOSI SU CROZZA: TRATTATIVA SFUMATA PER POLEMICHE SUI COMPENSI. LASCIATECI COMPETERE SENZA INTERFERENZE

Luigi Gubitosi

“C’è stata una intromissione nelle normali regole della concorrenza che rappresenta un’anomalia italiana”. Fulmini e saette in Commissione di Vigilanza Rai. Durante la seduta di ieri, il Direttore Generale di Viale Mazzini Luigi Gubitosi è intervenuto con parole di fuoco sul mancato ingaggio di Maurizio Crozza da parte della tv pubblica. Il comico genovese – lo ricordiamo – aveva abbandonato le trattative dopo le polemiche sul suo contratto milionario innescate da Renato Brunetta e dal centrodestra. Il top manager Rai ha stigmatizzato quelle controversie, rivendicando il diritto a tenere riservate le cifre previste per i compensi degli artisti.

Gubitosi: no all’obbligo di divulgare i compensi

Gubitosi, in particolare, ha esordito citando le parole dell’ex Presidente Antitrust Antonio Catricalà, secondo il quale “un’eventuale imposizione alla Rai dell’obbligo di rendere noti i compensi non sarebbe priva di implicazioni di carattere concorrenziale. La pubblicazione dei cachet, infatti, “potrebbe ridurre la capacità della Rai di trattenere risorse”. Poi, leggendo un breve discorso, il DG di Viale Mazzini è entrato a gamba tesa sulla vicenda Crozza.

Gubitosi su Crozza: sarebbe stato ripagato da pubblicità

“Il caso Crozza è emblematico, non siamo riusciti a chiudere la trattative per le polemiche sui compensi che hanno creato forte tensione. Un paese che ha paura della satira è un paese in difficoltà morale. Non mi risulta che in altri paesi dove esiste il servizio pubblico sia successo quello che è successo nel caso Crozza, è un peccato che sia successo in Italia. Si sono sentite molte cifre, ma io posso dirvi che il costo di una serata di Crozza sarebbe stato completamente ripagato da pubblicitàha affermato Gubitosi.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,