Zac zac, in Rai partono le sforbiciate. Il Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini ha dato il via libera al taglio dei compensi e al loro adeguamento al limite dei 240mila euro lordi fissato dal governo. Il provvedimento interesserà in primis la Presidente Anna Maria Tarantola, il Direttore Generale Luigi Gubitosi ed i dirigenti giornalisti: in tutto, saranno 44 i manager della tv pubblica che vedranno decurtati i loro compensi. Parte così la spending review invocata sulla Rai dal premier Matteo Renzi, che martedì scorso a Ballarò aveva dibattuto vivacemente sull’argomento con Giovanni Floris.
Stipendi Rai: tagli a Gubitosi e Tarantola
Su Rai3, il Presidente del Consiglio aveva difeso la necessità dei tagli stabiliti dal decreto Irpef, che prevede una sforbiciata in Rai da 150 milioni di euro e la vendita di quote minoritarie di RaiWay. In vista di interventi più capillari, l’operazione risparmio è partita dagli stipendi alti. Il DG Luigi Gubitosi, in particolare, vedrà il suo stipendio da 650mila euro ridotto del 63%, mentre la Presidente Anna Maria Tarantola dovrà rinunciare a 126mila euro dei 366mila euro lordi attualmente percepiti. La top manager, va precisato, a inizio mandato si era già ridotta lo stipendio rispetto a quanto percepito dal suo predecessore Paolo Garimberti (448mila euro l’anno).
Nel CdA, Gubitosi ha specificato che una parte dei soldi risparmiati verrà accantonata in via prudenziale, sia in vista di nuovi adeguamenti al decreto Irpef, sia in modo da avere risorse per eventuali ricorsi giudiziari mossi dai dirigenti coinvolti dai tagli. Secondo i dati forniti recentemente dal DG in Vigilanza, dei 300 dirigenti (incluso il dg che percepiva 650 mila euro) 3 guadagnano sopra i 500mila euro, 1 tra i 400 e i 500mila euro, 4 tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.