Serrato botta e risposta a distanza tra Luigi Gubitosi e Renato Brunetta, protagonista di una insistente campagna contro gli stipendi d’oro nella tv pubblica. Il Direttore Generale della Rai, nello specifico, ha preso le difese di Fabio Fazio, che era stato punzecchiato dall’esponente Pdl in merito ai 5,4 milioni di euro previsti dal suo contratto. “Ci sono professionalità, come quella di Fazio ma anche altre, che sono un grande valore per la Rai e per i telespettatori” ha detto Gubitosi, precisando che il conduttore di Che tempo che fa “non è un costo per l’azienda, ma una fonte di profitto e garantisce un’informazione trasparente, seria e di altissima qualità“.
Luigi Gubitosi difende Fabio Fazio
Secondo il top manager di Viale Mazzini, Fazio avrebbe dimostrato il suo equilibrio “invitando sempre tutte le componenti della società e della cultura e dando a ognuno la possibilità, col garbo che lo contraddistingue, di esprimere la propria opinione, anche a chi si è voluto e si vuole presentare al pubblico con inutile aggressività“. Parole, queste ultime, che in molti hanno interpretato come un chiaro riferimento a Brunetta, che domenica scorsa aveva attaccato il conduttore durante l’ospitata nella sua trasmissione. Gubitosi, tuttavia, non è entrato nel merito dei compensi d’oro, riservandosi di affrontare l’argomento in Vigilanza.
Renato Brunetta chiede le dimissioni di Gubitosi
Le dichiarazioni del DG Rai hanno innescato la replica dello stesso Brunetta, che ne ha chiesto le dimissioni.
“Non si possono che chiedere le dimissioni del dirigente pubblico di una televisione di servizio pubblico, com’è la Rai, dopo le gravi, inaccettabili dichiarazioni del DG Rai Gubitosi, che ho già censurato nella sede istituzionale della Commissione di Vigilanza. Non è tollerabile che un dirigente pubblico vanti l’equilibrio, il pluralismo e la trasparenza dell’informazione di Che tempo che fa e di Fabio Fazio, in spregio alle sentenze di condanna dell’Authority, che la legge ha preposto a giudicare il rispetto delle regole” ha detto Brunetta.