Luca Barbareschi



14
agosto

DM LIVE24: 14/8/2010. SKY PARTE CON LA PREMIER LEAGUE, BARBARESCHI REPLICA ALLA MORI, MALGIOGLIO TRUCCA LA CASTRO, GILETTI E’ PERSEGUITATO

Diario della Televisione italiana del 14 Agosto 2010

 >>> Dal Diario di ieri…

  • La Redazione segnala…

Mattia Buonocore ha scritto alle 16:18

Nel fine settimana prende il via uno dei più importanti, spettacolari e seguiti campionati d’Europa, la Premier League inglese, grande esclusiva Sky, con ben 7 partite in onda. Questa la programmazione della prima giornata di Premer League in onda su Sky Sport sabato14, domenica 15 e lunedì 16 agosto 2010:

Sabato 14 agosto
Ore 13.45 Premier League: Tottenham-Manchester City
Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e CALCIO 1 HD
(differita ore 20.45 Sky Sport 1 HD)
Ore 16.00 Premier League: Aston Villa-West Ham
Sky Sport 1 HD e CALCIO 1 HD
Ore 16.00 Premier League: Bolton-Fulham
SuperCalcio HD e CALCIO 3
Ore 16.00 Premier League: Sunderland-Birmingham City
CALCIO 2 HD
Ore 18.30 Premier League: Chelsea-West Bromwich
Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e CALCIO 1 HD
(differita ore 23.00 SuperCalcio HD)

Domenica 15 agosto
Ore 17.00 Premier League: Liverpool-Arsenal
Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e CALCIO 1 HD
(differita ore 21.20 Sky Sport 1 HD)

Lunedì 16 agosto
Ore 21.00 Premier League: Manchester United-Newcastle
Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e CALCIO 1 HD
(differita ore 23.30 SuperCalcio HD)

  • Ben detto!

lauretta ha scritto alle 12:49

E sempre dal Corriere della Sera, arriva la replica di Luca Barbareschi agli attacchi di Claudia Mori: “Non ho scippato niente a nessuno, il mio progetto su Buscaglione risale al 1987…e non sapevo che la Mori fosse il nuovo presidente della Rai. Su Buscaglione esiste una sceneggiatura scritta da me, Monteleone, Silvia Napolitano e Leo Chiosso, datata 1987 e da allora fa parte del bouquet Casanova. È un progetto che mi sta a cuore e che ogni anno ripropongo. Ho solo fatto presente che senza diritti musicali non si poteva far niente su Buscaglione, e quei diritti li ho comprati io…. E comunque, così come sarebbe sbagliato dire che lei lavora in Rai grazie a Celentano, è offensivo dire che io lavoro per questioni politiche. La mia azienda poi, non è cresiuta da quando io lavoro in Parlamento. È comodo aspettare i soldi della Rai come fa lei. Io invece ho investito milioni di euro, perchè non basta avere l’idea, ma bisogna anche saperla realizzare. Non può pretendere di realizzare tutto quello che chiede”.




14
maggio

RAI, LUCA BARBARESCHI NON CI STA: NOI FINIANI EPURATI. INTANTO PER PIPPO BAUDO SI PENSA A RAITRE.

Il rischio di rimanere impallinati è sempre dietro l’angolo, c’è poco da star sereni. Lo sanno bene ai piani alti della Rai, dove a dettare tempi e manovre è spesso la politica, prima ancora che le logiche empiriche degli ascolti. Le ‘pistolettate’ arrivano da destra e sinistra, ma le più insidiose sono sempre quelle che piombano dall’alto. Stavolta pare abbiano aperto la caccia ai finiani, quegli stessi che fino a poco tempo fa erano pronti a pigliare tutto, a partire dai programmi e dalle poltrone più prestigiose di Viale Mazzini. Secondo alcuni, l’aria è leggermente cambiata e quella che doveva essere una vigorosa spallata rischia di diventare un capitombolo.

In questi giorni si sta infatti parlando della cancellazione di programmi Rai e produzioni che interessano personaggi legati a Gianfranco Fini. L’inversione di rotta è stata raccontata anche da Il Giornale e da Il Fatto quotidiano. La prima trasmissione a subire uno stop è stata quella di Pippo Baudo, prodotta da Gabriella Buontempo, moglie del superfiniano Italo Bocchino. Per il Pippo nazionale, stando a quello che ci risulta, si starebbe pensando ad una collocazione su Raidue ma ancor più probabilmente su Raitre. Congelato, in attesa di un destino piuttosto incerto, sembrerebbe il contratto Rai con la suocera di Fini, produttrice di “Per Capirti” all’interno dello show pomeridiano Festa Italiana condotto da Caterina Balivo. Come dire: qui ai finiani rimangono solo le briciole.

Per il momento, l’unica vera ”mazzata” più pesante l’ha presa Barbareschi. Proprio ieri per il fondatore della Casanova pare sia arrivato un no definitivo – dicono abbastanza violento - per la possibilità di produrre un talent show all’interno della prossima Domenica In. Le motivazioni sembrano essere di natura economica (si prevedevano trenta puntate da centomila euro ciascuna) e di scovenienza politica. Luca ha incassato il colpo, e su La7 si è lasciato andare a dichiarazioni a dir poco taglienti: “L’azienda a me legata viene epurata in Rai per la mia vicinanza all’area di Fini mentre Endemol, legata al Presidente del Consiglio – per il 33% è di proprietà di Mediaset- lavora tranquillamente”.


30
aprile

DOMENICA IN: EMANUELE FILIBERTO AFFIANCHERA’ LA CUCCARINI?

Emanuele Filiberto di Savoia

Che Lorella Cuccarini, conduttrice unica di Domenica in, fosse un rischio è cosa assodata. La nostra sa cantare, ballare e presentare ma da il meglio di sè solo quando è in coppia, senza contare la difficile missione che l’attende. Affiancarle un partner diverrebbe, quindi, quanto meno auspicabile; sarà per questo motivo che a Viale Mazzini hanno già pensato ad una spalla. Peccato, però, si tratti di un nome assai discutibile.

Ad affiancare, infatti, la più amata dagli italiani, secondo quanto riportato dal settimanale Panorama, potrebbe essere Emanuele Filiberto. Dopo i Raccomandati e Ciak si Canta, dunque, si aprirebbero, per l’ennesima volta, le porte di Raiuno al rampollo di casa Savoia che sì piace ad un certo tipo di pubblico, ma che non ha ancora, o non avrà mai, la maturità artistica necessaria per ciò che gli viene proposto. Di fatto la “liceità” della presenza di Filiberto dipenderà dal suo ruolo perchè tra co-conduttore e semplice membro del cast la differenza è abissale.

Il “principino”  conduttore è l’ennesima indiscrezione che va ad aggiungersi al tam tam di voci sulla prossima Domenica in, non ultima quella che vorrebbe Luca Barbareschi produttore di un talent show all’interno del programma (cosa, per la verità, smentita dallo sciockante conduttore). Al momento, solo Cuccarini e Giletti sembrano essere, per il dì di festa di Mamma Rai, le uniche certezze, peraltro non trascurabili.





28
aprile

RAI, ASSALTO FINIANO AI PALINSESTI DELLA PROSSIMA STAGIONE AUTUNNALE

Altro che ruggito del coniglio. Questi più che lasciare, raddoppiano. Dopo l’acceso scontro politico interno al centrodestra che da giorni li oppone ai Berluscones, i finiani doc passano al contrattacco. Non prestate ascolto a chi prospetta un imminente ribaltone in Parlamento, con liste di epurazione ad effetto boomerang o trame oscure in vista di una spallata. Cretinate da fantapolitica. Stavolta la partita si giocherà in Rai e riguarderà le tattiche di spartizione dei nuovi programmi. Pare siano in atto mosse ben precise per premiare con incarichi e conduzioni in video i fedelissimi di Gianfranco Fini. Sveliamone alcune, in attesa di scoprire se e quando avverrà il sorpasso a destra. 

“Amici” di Mauro, fibrillazioni in Viale Mazzini. La cautela in questi casi è d’obbligo, soprattutto dopo le smentite del direttore di Raiuno Mauro Mazza al Corriere della Sera in merito a una possibilie “finizzazione” della prima rete. Ma è altrettanto vero che certe indiscrezioni si fanno così insistenti da non poter essere ignorate. Come riporta  Il Giornale, tra i personaggi che troveranno presto una sistemazione in video c’è Pino Insegno (amico di Gianfranco Fini e Mauro Mazza). Il conduttore, dopo l’insuccesso di Insegnami a sognare, tornerà con il game estivo dal titolo Reazione a catena. Il programma sostituirà, come tradizione, l’Eredità di Carlo Conti nello spazio che precede il Tg1 delle 20. Anche Luca Barbareschi, parlamentare Pdl di area finiana, rientrerà in Rai dopo l’esperienza su La7 con la trasmissione Barbareschi Sciock. A partire da settembre lo vedremo nella Domenica In condotta da Lorella Cuccarini

Al centro dei rumors c’è anche una società di produzione. Si tratta della Goodtime di Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, superfiniano che in questi giorni ha difeso a spada tratta le posizioni del Presidente della Camera. La società, nota in Rai per aver prodotto alcune fiction, stavolta potrebbe occuparsi del programma autunnale condotto da Pippo Baudo (che si schioderà dal trono di Domenica in per cederlo alla Cuccarini). Lo show di intrattenimento probabilmente andrà in onda al martedì in prima serata, al posto degli amarcord de I migliori anni. Questo perché in autunno – come ha spiegato il direttore Mazza – la Rai giocherà il jolly del programma musicale Canzonissima, condotto da Gianni Morandi. Un walzer di trasmissioni mica da ridere. E non è finita.  


22
marzo

IO CANTO BALLANDO TRA STELLE E STELLINE

“Spengono le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurar…”, così iniziava  una canzone di Celentano, un tangaccio  dal titolo “Prego grazie scusi (tornerò)”. Sabato sera si sono spente ufficialmente le luci dell’Auditorium RAI del Foro Italico e dello Studio 20  di Cologno Monzese che hanno  visto trionfare rispettivamente Veronica Olivier e il piccolo fenomeno Cristian Imparato, in procinto di partire per l’America per andare a vivere il suo piccolo grande  sogno.

Io Canto e Ballando con le Stelle, due programmi di grande successo, uno consolidatosi negli anni, l’altro appena nato; due  programmi molto  pop che toccano corde molto vicine alla nostra indole italica, due mostruose, rigorose ed infernali macchine “da guerra” dai meccanismi narrativi e produttivi “svizzeri”. Nulla è lasciato al caso: alchimie, casting, opinionisti, ospiti, conduzione, arrangiamenti, costumi, regia, esibizioni, impianto scenografico. Due programmi finalmente ed evidentemente “provati” (caso raro nella televisione di oggi) così apparentemente differenti ma molto molto vicini nella loro essenza e ricerca di una  perfezione narrativa e di packaging.

Possono piacere e non piacere, ma sicuramente non si può discutere sulla qualità della confezione. Due programmi, il primo prodotto da Ballandi, casa di produzione sinonimo di qualità e di professionalità, l’altro prodotto internamente da Rti e Videotime, due marchi che rappresentano il lavoro appassionato di tante categorie di lavoratori, grandi professionisti che, probabilmente, non vedevano l’ora di tornare come ai “vecchi tempi” in cui non esistevano le dure logiche dell’ottimizzazione – a prescindere – dei costi e dei budget: si facevano le 5 del mattino in studio ma la stanchezza era davvero un optional, tutti coesi nel tentare di portare a casa un bel programma. Ora, per dovere di cronaca, il professionista deve sempre “portare a casa” il prodotto pur con tutti i paletti che vengono a lui imposti, ma se si può lavorare come Dio comanda, tutto ciò, poi, è evidentemente riscontrabile guardando in onda lo show.





5
marzo

BARBARESCHI FA “SCIOCK” SUL WEB ED ELUDE LA PAR CONDICIO. E PUNTA AGLI 8 MILIONI DI SPETTATORI.

Lo tsunami che ha fatto strage di talk show di informazione politica in nome della par condicio ha colpito anche Barbareschi e il suo “Sciock”.E mentre la protesta del quartetto Floris-Paragone-Santoro-Vespa arriva fin oltreoceano, quella di Barbareschi approda sul web. Infatti la settima puntata di “Barbareschi Sciock” prevista per stasera verrà trasmessa alle 21.10 non in tv bensì eccezionalmente in diretta streaming sul sito de La7, una sorta di gesto di disobbedienza civile del conduttore.

“Il mio è un gesto artistico e politico, voglio dimostrare che la libertà di comunicazione è un bene irrinunciabile. Ho deciso di dar forma così alla mia protesta contro il regolamento restrittivo sulla par condicio e la conseguente decisione della Rai e delle altre televisioni di annullare i talk show, dall’Infedele a Porta a Porta, da Annozero alla trasmissione di Paragone. Questa è imbecillità politica. Il termine politica deriva da ‘polis’, sinonimo di luogo di aggregazione e confronto. Allora dovremmo proibire ai preti di dire la messa, ma anche vietare i telefonini e Internet” [...]E’ il primo esempio in Europa, in alta definizione, e vi potranno accedere 8 milioni di persone contemporaneamente. La tv generalista è destinata a morire ed inutile fermare gli altri sviluppi della tv. Internet è una grossa opportunità”  ha dichiarato il conduttore-attore-parlamentare all’Agenzia ANSA”.

Certo è che nello scambio tv-web per Barbareschi e il suo show non c’è un grande scotto da pagare in termini di ascolti visto che i numeri non sono esattamente da “sciock” (ultima puntata 2,01% di share). E se il conduttore punta in alto con l’ambizione di raccogliere, stasera, fino a 8 milioni di spettatori forse ancora non gli è chiaro il concetto che il suo format, nonostante ospiti di altissimo calibro che fanno gola a qualunque show televisivo, non funziona poi granchè. Sarà che le domande oggetto delle interviste risultano spesso banali, sarà che lo scopo delle medesime sembra esser quello di far apparire Barbareschi bello, sveglio e dalle freddure (a volte terribili) sempre pronte; sarà che alcuni siparietti sono quasi solo dei tappabuchi, fatto sta che non è sempre facile seguirne una puntata per intero senza essere assassinati dalla noia o assaliti da un irrefrenabile desiderio di cambiare canale. Ma anche da un po’ di nostalgia: non sono pochi i commenti su Internet di utenti che rimpiangono Piroso. Insomma la diretta web più che una forma di protesta potrebbe rivelarsi piuttosto un utile mezzo di telepromozione “acchiappa pubblico”.


22
gennaio

SCIOCK! IL “POVERO” LUCA BARBARESCHI INTENDE SCIOCKARCI SU LA7. DA STASERA PARTE L’ENNESIMO TALK DAGLI SCOPI NOBILI

Apriamo con una provocazione: 23 mila euro al mese (più benefit annessi) sono pochi? La risposta, ammesso che la domanda sia lecita, non è affatto così scontata. C’è qualcuno, infatti, che ha mostrato una certa difficoltà ad “andare avanti” con uno stipendio così “misero” ammettendo per giunta di aver bisogno di un secondo (se non un terzo) lavoro per godersi a pieno la vita. Questo “qualcuno” non è proprio sconosciuto agli ambienti televisivi: parliamo infatti del poliedrico Luca Barbareschi. Poliedrico sì, perchè Barbareschi, oltre ad essere attore, è anche regista, conduttore, produttore, imprenditore e, per non farsi mancare nulla, parlamentare.

Reduce dal flop Nebbie e Delitti 3 (per il quale, pur di girarlo, ha rinunciato al compenso), il famoso attore tornerà finalmente a vestire i panni del conduttore (e del produttore) ma non in Rai, dove giocoforza non verrebbe stipendiato. E’  stata la rete di Telecom Italia -  La7 – ad aver infatti accolto il suo recente appello, decidendo di affidargli l’importante prima serata del venerdì con Barbareschi Sciock.

In diretta dagli studi Videa di Roma, Sciock si preannuncia come un mix tra talk show e varietà alla ricerca di un punto di vista alternativo, o meglio “sciockante”,  della realtà. Al centro di questa ricerca ci sarà una carrellata infinita di interviste, decorata dalle coreografie (targate Modulo Project) di quattro burlesque, dalle domande di tre giovanissimi opinionisti e dal sestetto di jazz-kabaret Rimbamband.

Dopo il salto gli ospiti della prima puntata:


24
giugno

LA7, PALINSESTO AUTUNNALE 2009: TRA CONFERME (D’AMICO, LERNER, PIROSO E CABELLO) E NOVITA’ (IN ARRIVO BARBARESCHI E COSTAMAGNA), SCOPPIA IL CASO CROZZA

La7 (Cabello, Crozza, D’Amico)

Quando si parla di palinsesti della prossima stagione, l’attenzione viene calamitata dai due poli Rai e Mediaset, tralasciando spesso programmi e personaggi della settima rete italiana, che in questi anni è riuscita a ritagliarsi una discreta fetta di pubblico. Tra molte conferme e qualche novità, La7 ha presentato il palinsesto per l’autunno 2009, sperando di confermare i risultati ottenuti in questo inizio d’anno (media del 3.1% di share) puntando sui volti “storici” della rete come Gad Lerner, Antonello Piroso, Ilaria d’Amico e con l’incognita Maurizio Crozza.

Attorno al comico è scoppiato un vero caso: lo show Crozza Italia non è previsto nella programmazione, se non per due puntate speciali verso Natale. Ridimensionato e decurtato, Maurizio Crozza ironizza sulla vicenda, e i dirigenti de La7 promettono per il comico apripista del Ballarò di Floris, un programma nuovo di zecca per la primavera 2010, budget permettendo. Meglio non questionare sui suoi orientamenti politici, anche se un sospetto viene quando si annuncia un nuovo show per Luca Barbareschi, deputato di centrodestra.

L’informazione resterà il cardine del palinsesto de La7: confermati Omnibus e la versione week-end (media oltre il 5% con punte di 6%), Reality, L’infedele (dal 28 settembre), Niente di personale (dal 25 settembre), Exit (dal 7 otttobre) e Otto e mezzo. Ad arricchire la proposta un programma di economia in seconda serata curato da Myrta Merlino e una fascia pomeridiana in diretta condotta da Luisella Costamagna (già vista nei programmi di Costanzo) dedicata a cronaca e attualità.