Era dall’uscita de “Il nome della rosa” di Umberto Eco che Daria Bignardi non si sentiva tanto ringalluzzita come di fronte al Presidente del Consiglio Mario Monti, ospite della terza puntata de Le Invasioni Barbariche. Dopo l’invito in apertura di Geppi Cucciari a distribuire termocoperte e assumere un San Bernardo in soccorso al pubblico presente in studio, il Senatore fa il suo ingresso al cospetto della “barbarica” Daria, ansiosa di sottoporre il Premier alla sua consueta e contundente intervista.
La tensione è palpabile, i toni sono seriosi ed eticamente impegnati: si parla di tasse, di sacrifici, della legittimazione delle coppie di fatto e, dulcis in fundo, di “empatia”. E’ questo l’epiteto preferito da Monti e sfoggiato, nel corso della serata, con la stessa sicurezza che mostrano i giocatori di Ruzzle nel rintracciare il termine prescelto e indispensabile per aggiudicarsi la partita. Finalmente l’atmosfera si distende, la Bignardi si diverte e offre al Senatore un piccolo e batuffoloso dono di pace: si tratta di Trozzi, il cucciolo di cane che la conduttrice vorrebbe far adottare al Premier che, da parte sua, si mostra lieto dell’iniziativa rimarcando la morbidezza e il manto soffice del cane che manco un rotolone Regina.
Il feeling è dietro l’angolo: con Trozzi, la Daria nazionale si è conquistata la fiducia di Mario Monti e, ora, può finalmente inaugurare un’intervista più lieta e briosa che ci porta a due sconcertanti certezze: entrambi vantano lo stesso numero di followers su Twitter ed entrambi ignorano le date del Festival di Sanremo. L’interrogazione prosegue con il nome della valletta che affiancherà Fabio Fazio all’Ariston, l’identità dei giudici di Masterchef, la squadra di serie A al primo posso in classifica, domanda, tra l’altro, elusa dal Professore chissà per quale motivo: a completare l’opera ci mancavano solo il nome della figlia di Balotelli e il numero esatto di chili persi da Geppi Cucciari.