Le (dis)avventure della dinastia Gucci hanno stregato la tv e il cinema. In particolare ad attirare su di sé la curiosità mediatica è stata la figura di Patrizia Reggiani, l’ereditiera condannata come mandante dell’omicidio del marito Maurizio Gucci. Dopo essere stata protagonista in prima persona di un documentario per Discovery, la donna è stata interpretata da Lady Gaga sul set di “House of Gucci”, film prossimamente in uscita diretto da Ridley Scott. Ora, le vicende legate alla famiglia simbolo del lusso made in Italy diventeranno pure una serie curata dal regista Gabriele Muccino.
Gucci
Oggi è Un Altro Giorno ospita Armine Harutyunyan (la discussa modella di Gucci)
Non è bello ciò che è bello. Ma lo è sicuramente ciò che fa discutere. Armine Harutyunyan, la modella di Gucci criticata per la sua “singolare bellezza”, sarà al centro della prima puntata di Oggi è un Altro Giorno, il nuovo programma di Serena Bortone all’esordio quest’oggi su Rai1.
Lady Gaga sarà Patrizia Reggiani in un film sull’omicidio Gucci
Lady Gaga ci ha preso gusto. Reduce dal successo di A Star Is Born – che le è valsa una nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista – la cantante si rimetterà in gioco nel cinema, nello specifico in un film che racconterà la tumultuosa dinastia della famiglia Gucci e l’omicidio del nipote del fondatore della casa di moda, Maurizio. A riportare la notizia è Deadline.
REPORT, GUCCI SI DISSOCIA DALL’INCHIESTA DELLA GABANELLI. LEI REPLICA: ABBIAMO FATTO IL NOSTRO MESTIERE
L’inchiesta era destinata a far discutere, e così è stato. Ieri sera, 21 dicembre, Report è tornato ad occuparsi dei marchi del lusso Made in Italy e ha fatto le pulci a Gucci. Dopo una puntata altrettanto rumorosa dedicata alla filiera di Moncler, il programma di Milena Gabanelli si è interessato al celebre marchio italiano di proprietà del gruppo francese Kering. Con l’ausilio di telecamere nascoste, e grazie alla denuncia di un artigiano, Report ha documentato alcune anomalie nella fase di assemblaggio delle borse.
Stando a quanto mostrato su Rai3, una parte dei prodotti di lusso verrebbe realizzata in Italia da operai cinesi pagati a cottimo. Da un lato, le immagini eloquenti carpite da Report, dall’altro i ‘report’ effettuati dagli ispettori del noto marchio, i quali – ha denunciato la Gabanelli – chiuderebbero un occhio su questo aspetto.
Gucci contro Report
All’indomani della messa in onda dell’inchiesta è arrivata, come prevedibile, la replica del marchio fiorentino:
“Gucci si dissocia nel modo più assoluto dai contenuti e dalla forma del servizio mandato in onda domenica 21 dicembre da Report. Telecamere nascoste o utilizzate in maniera inappropriata, solo in aziende selezionate ad arte da Report (3 laboratori su 576) non sono testimonianza della realtà Gucci. Accordarsi a insaputa di Gucci con laboratori che utilizzano manodopera cinese a basso costo e non in regola è una truffa dalla quale Gucci si dissocia e che perseguirà in tutte le sedi…” si legge in un estratto della nota divulgata dall’azienda.