Giovanni Floris



11
febbraio

RAI, ECCO I CACHET (UFFICIOSI) DELLE STAR: FABIO FAZIO E’ IL PIU’ PAGATO. CLERICI “BATTE” CONTI

Fabio Fazio

Chissà che lavoraccio, col «Redditest». Con le somme che percepiscono, infatti, alcuni volti noti della Rai avranno un bel daffare nella compilazione dei loro incassi annuali: provate voi a gestire certe cifre a sei zeri. Preamboli a parte, in tempi di crisi fa un certo effetto conoscere l’entità dei cachet ottenuti dalle star della tv pubblica. Si tratta di compensi importanti – per lo più meritati e giustificati da successi professionali – che Viale Mazzini non si è ancora decisa a rendere ufficialmente noti, come prevederebbe la legge.

A svelare numeri e stipendi, però, ci ha pensato Il Giornale, raccogliendo alcune indiscrezioni spannometriche al riguardo. Nulla di certificato, quindi, ma meglio che niente. Ad ulteriore conferma di un primato già noto, Fabio Fazio si conferma il conduttore Rai più pagato: il suo contratto per Che tempo che fa varrebbe due milioni di euro, cui si aggiungerebbero i 600mila euro del Festival di Sanremo 2013. Hai capito, il Fabietto?! La sua irresistibile compare, Luciana Littizzetto, percepirebbe invece 20mila euro per ogni suo monologo su Rai3, più i 350mila euro pattuiti per la co-conduzione della kermesse canora.

Antonella Clerici, presentatrice de La Prova del Cuoco e Ti Lascio una canzone, staccherebbe invece un assegno da un milione e mezzo di euro l’anno, mentre il cachet di Carlo Conti, stakanovista di successo su Rai1, ammonterebbe a 1milione e 400mila euro. A tali cifre, bisogna poi aggiungere gli introiti degli sponsor. Tra i giornalisti della tv pubblica, il più “ricco” risulta Bruno Vespa, con un compenso di circa 600mila euro; al conduttore di Ballarò Giovanni Floris, invece, andrebbero 550mila euro.




11
gennaio

FREAKONOMICS: SE GIOVANNI FLORIS SI DA’ AL DOPPIAGGIO. ANTEPRIMA VIDEO ESCLUSIVA

Freakonomics - Giovanni Floris

Freakonomics - Giovanni Floris

Che influenza ha sulla vita di una persona il nome assegnatogli alla nascita? È più pericolosa una pistola o una piscina? Che cosa hanno in comune gli insegnanti e i lottatori di sumo? Che collegamento c’è tra la legalizzazione dell’aborto e la diminuzione del tasso di criminalità?

Ve lo raccontano Enrico Bertolino e Giovanni Floris nel film documentario più sorprendente di sempre: finalmente anche sugli schermi italiani, FREAKONOMICS Le divertenti verità sulla crisi. Un’antologia esilarante che rivela il lato nascosto di ogni cosa, rovesciando le convinzioni comuni e svelando come teorie economiche e metodo statistico – applicati alla vita di tutti i giorni – aprano sorprendenti interpretazioni del mondo intorno a noi. I numeri portano nelle direzioni più inaspettate, a conclusioni sorprendenti e a volte controverse.

In esclusiva nelle sale The Space Cinema in Italia, un nuovo straordinario evento The Space Extra e YAM112003, FREAKONOMICS Le divertenti verità sulla crisi, doppiato da Enrico Bertolino e Giovanni Floris, è basato sull’omonimo best seller, scritto dall’economista Steven Levitt e dal giornalista Stephen J. Dubner, che ha venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo ed è stato tradotto in 35 lingue. In programmazione nelle sale The Space Cinema il 14, 15 e 16 gennaio.

In anteprima esclusiva per DavideMaggio.it alcuni minuti della pellicola:


26
settembre

I RADICALI POLEMICI CON BALLARO’: ‘CARO FLORIS, LA TUA CREDIBILITA’ HA INIZIATO UNA DISCESA CAPEZZONIANA’

Renata Polverini a Ballarò

I partiti politici non ci stanno e Rai 3 diventa stranamente l’obiettivo principale di alcune compagini rappresentate in maniera minoritaria rispetto al duopolio più o meno definito nelle tribune politiche e parlamentari. Dopo la denuncia leghista alla direzione del tg della terza rete (qui i dettagli) anche i Radicali lamentano un trattamento un po’ discriminatorio nei loro confronti, a seguito di una mancata possibilità di replica nel corso della puntata di ieri sera – 25 settembre 2012 – di Ballarò, che ospitava la dimissionaria Renata Polverini, una che, secondo l’opinione di qualche osservatore, senza la visibilità concessa proprio da questo programma non sarebbe mai arrivata da nessuna parte.

Ottimo riscontro di pubblico per Giovanni Floris e il suo talk, anche se nel day after c’è chi, come il segretario radicale Mario Staderini, vuole fare venire a galla quanto stava succedendo nel backstage della trasmissione, in modo che ognuno possa trarre le proprie valutazioni. Prova a raccontarlo tramite il suo social account:

”Ho chiamato Ballarò chiedendo di intervenire telefonicamente per correggere le falsità che erano state dette in trasmissione. Mi hanno risposto che non prendono telefonate. Avevo premesso che non ero Berlusconi e avrei accettato il contraddittorio. A quel punto mi hanno proposto di scrivere qualcosa che leggesse Floris specificandomi “anche ampia, di considerazione politica”. Dopo aver chiarito che l’indomani avrei cmq reso pubblico quanto successo, ho scritto il seguente messaggio: 1) non e’ vero che tutti i partiti erano nell’ufficio di presidenza che ha votato soldi ai gruppi: ne fanno parte pdl udc e lista Polverini e due partiti di opposizione ma non i radicali, i quali hanno poi votato contro al bilancio che li prevedeva”

E ancora:





25
settembre

BALLARO’ HA SEMPRE GLI STESSI OSPITI? GIOVANNI FLORIS: “NON SIAMO UN TALENT SHOW”

Giovanni Floris, Renata Polverini

Non lamentatevi: mica è colpa dei talk show se la scena politica è occupata dagli stessi personaggi ormai da 20 anni. Di Pietro, La Russa, Casini, D’Alema… La vera “Casta” non siede in Parlamento, ma sugli scranni foderati dei salotti tv. E Giovanni Floris, da parte sua, mette le mani avanti, respinge le accuse di chi gli rimprovera di ospitare sempre le solite facce. In un’intervista al Radiocorriere Tv, il conduttore di Ballarò ha spiegato:

Il criterio con cui chiamiamo gli ospiti in studio è esclusivamente un criterio giornalistico, vengono quelli pronti al dialogo

Evidentemente quelli “pronti al dialogo” sono pochi, oppure il problema risiede nell’incapacità di chi seleziona le voci utili al confronto. Perché, a ben vedere, l’Italia è piena di persone che hanno qualcosa di intelligente da dire, ma nei talk si preferiscono ospitare solo personaggi ad uso e consumo della liturgia televisiva. Con idee, il più delle volte, prevedibili. Troveranno mai spazio dei volti nuovi? Floris la pensa così:

Non credo sia il nostro ruolo, non siamo un talent show. A chi ci critica di chiamare sempre gli stessi ospiti o di creare personaggi dal nulla rispondo che le due cose non stanno insieme”.

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28
giugno

BALLARO’ FESTEGGIA I DIECI ANNI CON UNA STAGIONE DA RECORD E 12 VITTORIE IN PRIMA SERATA

Ballarò

E’ un caso più unico che raro quello di Ballarò nel panorama attuale della tv generalista: il talk condotto da Giovanni Floris spegne dieci candeline e festeggia un’edizione da record. Con Michele Santoro fuori dalla Rai e l’incandescente stagione politica che ha visto l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, il programma di Rai3 si è imposto come il principale appuntamento di approfondimento politico della tv italiana e ha visto lievitare i suoi ascolti fino ad una media di quasi 4 milioni di telespettatori con uno share che sfiora il 17%. 

Numeri da capogiro che hanno trascinato la rete diretta da Antonio Di Bella sul terzo gradino del podio degli ascolti, subito dietro Rai1 e Canale 5. Nel corso della stagione, Ballarò è stato per dodici volte campione del prime time diventando un concorrente insidioso persino per le proposte delle due reti ammiraglie, e nella puntata del 6 dicembre ha registrato il suo record assoluto con 6.390.000 telespettatori e il 23.87% di share. Un successo che, già un anno fa, aveva fatto ingolosire la concorrenza: fu lo stesso Piersilvio Berlusconi a rivelare le sue intenzioni di voler portare Floris a Mediaset, all’indomani della firma del contratto che legava il giornalista alla Rai. 

Dal conduttore intanto arrivano i ringraziamenti a tutta la squadra: 

Una stagione faticosa, difficile, ma decisamente interessante, piena di spunti sul fronte giornalistico nella quale siamo riusciti ad essere credibili e autorevoli occupandoci, come sempre, di economia e società, raccontando i problemi del Paese e segnalando il loro aggravarsi, a prescindere dal governo in carica. Ringrazio il nostro pubblico, lo studio, il regista, la redazione, gli autori, gli inviati e Rai3, che ci ha sempre sostenuto e dato sicurezza. Un grazie, naturalmente anche a Maurizio Crozza. Insomma: se Ballarò è forte, lo è perché è una gran squadra, formata da grandi professionisti e grandi lavoratori, che amano il proprio mestiere e lo sanno fare con rigore e abnegazione, coraggio ed equilibrio”. 

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31
marzo

DM LIVE24: 31 MARZO 2012. FRECCERO DIFESO DALLA MOGLIE DI LIGUORI, FLORIS: FEDE HA SEGNATO UN’EPOCA, GILETTI SENZA FORMAT

Diario della Televisione Italiana del 31 marzo 2012

Diario della Televisione Italiana del 31 marzo 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Freccero difeso dalla moglie di Liguori

Il direttore di Rai4, Carlo Freccero, su cui pesa un’indagine disciplinare aperta dalla Rai sulla vicenda con il giornalista di Libero, è difeso dalle accuse dall’avvocato Grazia Volo, la consorte di Paolo Liguori, il direttore del TgCom di Mediaset. (ItaliaOggi)

  • Floris: Fede ha segnato un’epoca

“Emilio Fede ha segnato molto un’epoca, quest’epoca è passata e ora lui cede il passo: questo non significa che scompaia, almeno non lo credo”. Cosi Giovanni Floris ospite di Lilli Gruber nella trasmissione Otto e Mezzo. Secondo il conduttore di Ballaro’ il licenziamento del direttore del Tg4 “è una conseguenza del fatto che Berlusconi non sia più presidente del Consiglio ed è una conseguenza del fatto che l’ambiente e loro stessi in fondo sentono che è passata un’epoca. C’e’ un tratto che da osservatore mi colpisce – conclude poi Floris – forse è vero che non bisogna mai segnare troppo il proprio tempo, perché poi quel tempo passa e tu resti agganciato a quello prima”.

  • Giletti senza format

Giuseppe ha scritto alle 17:04


29
dicembre

TALK SHOW: IL 2012 SARA’ SOTTO IL SEGNO DEL (SAN)TORO? ECCO COSA DICONO GLI ASTRI…

Michele Santoro, Giovanni Floris

E’ sempre così: alla fine dell’anno gli astrologi spuntano come funghi. Li trovi ovunque, su giornali, riviste e tv. Una previsione non la si nega a nessuno; dopotutto meglio attaccarsi all’oroscopo che attaccarsi al tram. Dall’amore, alla politica e financo all’economia, qualsiasi circostanza viene letta in chiave zodiacale. Allora giochiamo un po’ anche noi, e vediamo cosa accadrà nei cieli dell’informazione televisiva, tra le costellazioni dei talk show più seguiti. Ci serviremo dei segni dell’oroscopo cinese (in tempi di crisi vai col made in China).

Nel 2012 quale sarà l’astro più luminoso dei dibattiti politici in tv? Alcuni scommettono che il prossimo sarà un anno sotto il segno del (San)toro. Le previsioni a riguardo sono però divergenti visto che l’astro di Servizio Pubblico sta attraversando un periodo così e così, con ascolti vacillanti. Come abbiamo più volte ripetuto, il giornalista più duro e puro dello zodiaco ha tutto il tempo per recuperare anche se alle sue spalle avanzano alcuni colleghi che paiono pronti a ereditarne il posto. Nuove stelle, pronte a brillare.

Ad esempio si fa il nome di Antonello Piroso, nato sotto il segno del Gallo. Il conduttore di La7, infatti, è tornato a rialzare la crestina da quando ha saputo che in Rai vorrebbero acquistarlo come nuovo volto per la prima serata del giovedì, quella che era tradizionalmente riservata ad Annozero (maggiori info qui). Quale onore per il mattatore di Ma anche no! Se questa trattativa andasse in porto, tramonterebbe l’astro di Gianluigi Paragone. La stella de L’Ultima Parola da tempo si prepara a sbarcare in prime time, ma forse a Viale Mazzini hanno altri progetti. Se non è bello avere Santurno contro, figuriamoci Lorenza Lei.


12
dicembre

GIOVANNI FLORIS: LA CONCORRENZA DI LA 7 CI FA VENIRE VOGLIA DI DARCI DA FARE

Giovanni Floris a Ballarò

L’hanno più o meno fatto intendere sia Roberto Benigni con l’ironico ringraziamento alla precedente fase politica per i frequenti spunti regalati ai comici, sia Fiorello presagendo la difficoltà a fare satira sull’austero e sobrio Monti, per adesso ben parodiato dal solo Maurizio Crozza. Ci pensa però Giovanni Floris a smentire quest’equazione governo tecnico-scarsa televisività.

Il conduttore di Ballarò in un’intervista a Il Venerdì di Repubblica rompe gli indugi e racconta la propria percezione di questa fase di transizione, limitatamente all’aspetto che più lo coinvolge, il talk show. Sul poco appeal televisivo dei personaggi del nuovo governo la sua risposta è categorica:

“Secondo me è sbagliato guardare alla composizione di un esecutivo come al casting di un reality ed è sbagliato pensare che a Ballarò sia centrale l’ospite. [...] Gli ospiti sono importanti ma più importante è centrare l’argomento e la chiave di lettura dei fatti. Noi siamo giornalisti: la gente ci segue se raccontiamo bene, in maniera equilibrata, quello che succede nel Paese.”

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