Giovanni Floris



12
dicembre

GIOVANNI FLORIS: LA CONCORRENZA DI LA 7 CI FA VENIRE VOGLIA DI DARCI DA FARE

Giovanni Floris a Ballarò

L’hanno più o meno fatto intendere sia Roberto Benigni con l’ironico ringraziamento alla precedente fase politica per i frequenti spunti regalati ai comici, sia Fiorello presagendo la difficoltà a fare satira sull’austero e sobrio Monti, per adesso ben parodiato dal solo Maurizio Crozza. Ci pensa però Giovanni Floris a smentire quest’equazione governo tecnico-scarsa televisività.

Il conduttore di Ballarò in un’intervista a Il Venerdì di Repubblica rompe gli indugi e racconta la propria percezione di questa fase di transizione, limitatamente all’aspetto che più lo coinvolge, il talk show. Sul poco appeal televisivo dei personaggi del nuovo governo la sua risposta è categorica:

“Secondo me è sbagliato guardare alla composizione di un esecutivo come al casting di un reality ed è sbagliato pensare che a Ballarò sia centrale l’ospite. [...] Gli ospiti sono importanti ma più importante è centrare l’argomento e la chiave di lettura dei fatti. Noi siamo giornalisti: la gente ci segue se raccontiamo bene, in maniera equilibrata, quello che succede nel Paese.”

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16
ottobre

LA SFIDA DELLA DOMENICA: PATRICK LUMUMBA DALLA PANICUCCI, MENGONI E VIRNA LISI DALLA CUCCARINI, MARINI E FLORIS DALLA CABELLO

Patrick Lumumba, ospite della Panicucci a Domenica Cinque

Tutti in campo in questa terza domenica di ottobre. Per la prima volta tutti e tre i contenitori del dì di festa si scontreranno e si potrà avere, quindi, un quadro preciso di chi va bene e chi, invece, stenta a conquistare i telespettatori. Dopo i buoni risultati dell’esordio, Massimo Giletti torna nella sua Arena che, dopo la cronaca e l’attualità, diventerà Due contro tutti, il nuovo format nel quale saranno protagoniste Catherine Spaak e Loredana Lecciso che si confronteranno sugli argomenti più caldi della settimana.

La palla passerà poi a Lorella Cuccarini per Domenica In Così è la vita. Ad aprire la puntata sarà Virna Lisi che promuoverà la nuova ficton La donna che ritorna, in onda da martedì 18 su Rai1. Il secondo ospite sarà Francesco Colletta, ex militare, architetto ed esperto subacqueo, in grado di resistere a temperature proibitive per ogni essere umano. Si parlerà, poi, di amore incondizionato con la storia – raccontata con una docufiction – di Maria Giovanna e del marito Angelo, affetto da SLA. Interverranno: Irene Pivetti, Pierluigi Diaco, Chantal Borgonovo, moglie del calciatore Stefano Borgonovo, anche lui colpito da SLA. Nella seconda parte, sarà ospite di Lorella Cuccarini Marco Mengoni, per parlare della sua vita e della sua carriera musicale.

A Domenica cinque, dopo lo spazio Dentro la Notizia, curato e condotto da Claudio Brachino, Federica Panicucci incontrerà Patrick Lumumba, il giovane congolese che venne inizialmente accusato da Amanda Knox dell’omicidio di Meredith Kercher. Lumumba commenterà l’esclusivo memoriale che ha scritto sulla triste vicenda. Anche l’attore Ricky Memphis e la ex Bond girl Corinne Clery saranno ospiti nel salotto di Canale5. Per gli ex del Gf, Guendalina Tavassi, Angelica Livraghi e il suo, ormai ex, fidanzato, Ferdinando Giordano torna la macchina della verità. Musica, infine, con Dolcenera, che interpreterà il suo ultimo successo L’amore è un gioco.


28
settembre

BALLARO’…E IL PAESE IN CUI I MINISTRI SMENTISCONO I COMICI TELEVISIVI (VIDEO DI CROZZA)

Maurizio Crozza- Ballarò

Stilettata decisa e profonda quella di ieri sera di Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò (video dopo il salto) a Berlusconi, Gelmini e Brunetta, come prevedibile del resto dopo i mille assist che i rappresentanti dell’esecutivo hanno fornito negli ultimi giorni alla comicità del web e dei media. Ce n’è anche per la Cei, accusata dal comico genovese di continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Perchè i giambi diretti contro il Premier e l’ipocrisia di non nominarlo esplicitamente?

L’irresistibile ripescaggio del personaggio Zichichi per schernire la nota ministeriale sul finanziamento ad un fantasmagorico e risibile tunnel per neutrini, l’imitazione del ministro in miniatura, con tanto di inserto mafioso stile Padrino, per dirimere la querelle sul certificato antimafia per l’azienda. Naturalmente la comicità per sua natura caricaturizza ad effetto parole, fatti e personaggi e non è strano che una risata globale conquisti la platea.

Tocca al ministro Ignazio La Russa, pallido e ingessato come mai nello sforzo di non ridere alle gustosissime parodie dell’apertura, dover smentire i tormentoni delle gaffe dei ministri ridimensionando l’entità e, a suo dire, i malintesi. Sul tunnel non c’entra Maria Stella, il temerario Brunetta è stato frainteso. Giovanni Floris senza scaldarsi più di tanto piazza lì una battutina eloquentissima, facendo riferimento al caos generale che ci rende il Paese in cui i ministri smentiscono i comici.





6
agosto

PAOLO RUFFINI LASCIA LA RAI. APPRODERA’ A LA7 COME DIRETTORE DI RETE

Paolo Ruffini

Allora è ufficiale: Paolo Ruffini lascia la Rai ed approda a La7. Dopo giorni di colloqui privati coi piani alti della tv pubblica, l’ormai ex direttore di Rai3 ha concordato con il DG Lorenza Lei il suo addio all’azienda di Viale Mazzini. Come annunciato da Telecom Italia Media, il passaggio all’emittente terzopolista si concretizzerà all’inizio della prossima stagione tv,”a partire dal 10 ottobre 2011. A La7 Ruffini assumerà l’incarico di direttore di rete. Dunque, a nulla sono serviti gli appelli dei volti noti della terza rete – Giovanni Floris a Fabio Fazio in primis – che nella mattinata di ieri avevano implorato i vertici dell’azienda pubblica di adoperarsi affinchè Ruffini restasse a Viale Mazzini. 

Il conduttore di Ballarò, in particolare, aveva definito “assurdo e autolesionista” il fatto che la Rai si lasciasse scappare il direttore di Rai3. Dello stesso parere Fabio Fazio, il quale aveva elogiato Ruffini (“un grande direttore che ha un rispetto assoluto non solo per il lavoro, ma anche per la libertà degli altri“) chiedendosi con toni polemici “come si fa a privarsi con leggerezza di professionisti che portano risultati, che svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi“. Appelli accorati, che forse sono arrivati troppo tardi rispetto ad una decisione che il dirigente Rai maturava da diverso tempo. 

Infatti, alcuni sono convinti che Ruffini volesse anticipare l’eventualità di vedersi destinato presto ad un altro incarico, e che si fosse stufato di lavorare sempre ‘in trincea’, in condizioni sfavorevoli. Ora, a babbo morto, ai piani alti di Viale Mazzini non resta che prendere atto dell’illustre abbandono. In un comunicato di queste ore, “la Rai nell’esprimere il proprio rammarico per la decisione del direttore di Raitre, augura a Paolo Ruffini i più brillanti successi professionali e lo ringrazia per il lavoro svolto in questi anni“. Parole che a qualcuno sono parse come lacrime di coccodrillo. L’abbandono di Ruffini è stato accolto in modo polemico anche da Loris Mazzetti che già ieri sera dava conferma della clamorosa notizia sulla sua pagina facebook.


5
luglio

SERENA DANDINI LAMENTA: LA RAI COME UN BINGO, NON SO ANCORA SE ANDRO’ IN ONDA. BRUTTA ARIA ANCHE A LA7

Serena Dandini

Jaafate o Gnaafate? Tornate in onda la prossima stagione o no?“. Estate torrida per i principali conduttori Rai, costretti a sudare freddo in attesa di vedere confermata la loro presenza in video per la prossima stagione televisiva. Passano i giorni e cresce la loro paura di restare sul marciapiede, di trascorrere un annetto da precari del piccolo schermo. E così i volti noti della libera informazione alzano la voce, prendono penna e calamaio, si rivolgono al grande pubblico per denunciare il loro disagio. Oggi tocca a Serena Dandini, che sulle pagine del Corriere lamenta: “non ho contratti né contatti“. Il suo Parla con me rischia di diventare un monologo fuorionda.

Ve la fanno fa’ (la trasmissione)?” Secondo la conduttrice tutta Italia si starebbe struggendo su questa domanda amletica, alla quale è difficile rispondere perchè a decidere il futuro lavorativo di un professionista Rai sarebbero “forze superiori che ormai tutti danno per scontate, poteri che alitano sulle decisioni delle alte sfere televisive“. Una situazione vergognosa, impensabile “nell’austera Bbc o nel libero mercato dei media americani o in qualunque altro network del mondo conosciuto“. Il fatto, prosegue la Dandini, è che “non ci spaventa neanche che una importante dirigente del marketing Rai, ex dipendente del presidente del Consiglio ora deputata Pdl, spifferi in anteprima la programmazione alla concorrenza per farla vincere“.

La conduttrice di Parla con me solidarizza poi con i ‘compagni’ di lavoro Milena Gabanelli, Fabio Fazio e Michele Santoro, trattati a pesci in faccia da una azienda alla quale hanno regalato ascolti e successi. La Rai “si e’ trasformata in un Bingo, ci si affida alla fortuna, al caso, qualcuno cerca di interpretare i fondi di caffe’ o le previsioni astrologiche dei vari conduttori” spiega, attestando: “Tira una brutta aria, anche la gloriosa La7, fino ieri era avamposto di ogni libertà, sembrerebbe colpita dallo stesso implacabile virus che debilita ogni autonomia“. La Dandini lancia così l’allarme, scaglia la denuncia, si preoccupa come mai aveva fatto prima. E te credo. Rinunciare ai suoi 750 mila euro di compenso annui sarebbe un bel colpo.





30
giugno

PIERSILVIO BERLUSCONI: AVREI VOLUTO FLORIS MA NON SANTORO. SKY? FORSE CON L’INTRATTENIMENTO (VENTURA E XFACTOR) HA RASCHIATO IL FONDO DEL BARILE.

Piersilvio Berlusconi (Olycom)

La bufera che si è abbattuta ieri sera su Cologno Monzese avrà intimido le donzelle in procinto di sfilare sul red carpet ma non Piersilvio Berlusconi. A margine della presentazione dei palinsesti autunnali, il vice di Mediaset ha risposto alle domande dei giornalisti, spendendo più di una parola per la concorrenza e per il mancato ingaggio di Giovanni Floris a Mediaset.

Ha confermato, infatti, il tentativo di strappare alla Rai il conduttore di Ballarò, che con i suoi quasi 5 milioni di spettatori di media è diventata una spina nel fianco per le proposte delle altre reti. A questo proposito Piersilvio nega qualsiasi interesse per Michele Santoro, l’unico mattatore attualmente ancora sulla piazza:

A pensare a Santoro faccio veramente fatica. Dobbiamo essere aperti a tutte le voci, ci stavamo muovendo per Floris, ma Santoro proprio no. Ormai e’ un politico, che non e’ una cosa negativa perche’ in qualche modo e’ un fenomeno. Ma andarlo a prendere da un’altra azienda per portarlo da noi, francamente no“.


18
giugno

PIERSILVIO BERLUSCONI AVREBBE “PORTATO FLORIS A MEDIASET” MA IL CONDUTTORE E’ AD UN PASSO DAL RINNOVO. ANCHE FAZIO RIMANE IN RAI, PROBLEMI PER LA GABANELLI

Piersilvio Berlusconi

L’intesa c’è. Con qualche settimana di ritardo, ieri la Rai ha raggiunto un accordo per il rinnovo dei contratti di Fabio Fazio e Giovanni Floris. Lo ha annunciato Beppe Caschetto, il manager dei due conduttori. La conferma della notizia ha suscitato interesse e calamitato attenzioni, anche perchè i due conduttori risultavano nella rosa dei professionisti pronti a lasciare la Rai a partire dalla prossima stagione tv approdando su La7 e non solo. Secondo, infatti, quanto dichiarato a La Repubblica a sorpresa Piersilvio Berlusconi pare avesse deciso di portare il conduttore di Ballarò a Mediaset:

Peccato che Floris abbia firmato con la Rai (…) Mi ero mosso, ne avevo già parlato in azienda, avevo previsto il cosa, il come e il quando. Avrei portato Giovanni Floris a Mediaset. A noi manca un programma di approfondimento in prima serata. E un programma come Ballarò è perfetto. Un esempio di grande correttezza”.

Il numero due del Biscione assicura, però, che non si sarebbe trattatato di uno sgambetto al padre, che non ha mai fatto mistero di una poca simpatia nei confronti del conduttore che lui ha definito ”sbilanciato, fazioso, mistificatore“, nè tanto meno di un riposizionamento politico:

Il mio interesse per Floris non era una mossa contro mio padre. Non ho parlato con mio padre di questa idea. Ma lui sa come lavoriamo in azienda e quali sono i criteri delle nostre decisioni.  (…) Non mi sarei stupito se lui avesse dato il suo via libera perchè lui ha sempre approvato le decisioni che puntano a valorizzare e acquisire le risorse del mercato“.

Invece l’ha spuntata ancora mamma Rai, anche se adesso per la conferma ufficiale dei contratti manca l’ok supremo dei piani alti di Viale Mazzini. Attriti invece sul rinnovo delle c0ndizioni lavorative di Milena Gabanelli, che ha definito “irricevibile” la bozza inviatale dall’azienda pubblica. Dunque Fazio e Floris saranno in onda sulla Rai anche nella prossima stagione. Sembrano perciò confermati Che tempo che fa e Ballarò, anche se - stando ai rumors – il talk del martedì avrebbe dovuto essere ‘ridimensionato’  dal DG Lorenza Lei. Il procuratore Beppe Caschetto, che ieri ha confermato l’avvenuto accordo, ha però puntualizzato che ora “l’efficacia dei contratti è sottoposta all’approvazione degli organi competenti: il consiglio di amministrazione per Fazio, la direzione generale per Floris“. Manca il nulla osta dei ‘capoccia’, insomma. Dovremo dunque aspettare qualche giorno per sapere se i palinsesti autunnali vedranno confermata la messa in onda di Vieni via con me, lo show del lunedì sera con Roberto Saviano.


9
giugno

SANTORO A LA7? E’ GIA’ L’INCUBO DI BERLUSCONI

Michele Santoro

Manco fosse su Scherzi a parte. In questo periodo a Berlusconi ne capitano di tutti i colori. Prima la batosta elettorale, conseguenza di una improvvida campagna mediatica Silviocentrica, e ora l’effetto boomerang originato dal divorzio tra Michele Santoro e la Rai. Gli incubi non vengono mai soli e, se tanto gli dà tanto, stavolta il Cav vince la tombola della sfiga. Ad occhi distratti l’azzeramento di Annozero e l’allontanamento del suo conduttore dagli schermi pubblici potevano sembrare vittorie per il premier, da sempre intenzionato a far fuori l’indomabile giornalista. Sbagliato: dopo la “separazione consensuale” da Viale Mazzini, l’arcangelo Michele ha le ali sciolte e potrà svolazzare indisturbato negli alti cieli della faziosità.

Ora infatti Berlusconi sembra preoccupato dell’eventualità che Santoro decida di approdare a La7, dove avrebbe carta bianca e diventerebbe il volto di punta di un terzo polo televisivo lanciato verso il 15% di share. Tutti ascoltatori che la tv di Telecom, con il teletribuno in testa, rosicchierebbe a Rai e Mediaset. Un autogol per il Cavaliere e per le emittenti del suo gruppo. Nel tentativo di evitare il peggio, si dice che in queste ore ci sia un’intesa attività di pressing su Telecom Italia Media da parte di Mediaset e di uomini vicini al governo. Lo rivela l’Unità, secondo la quale sarebbe in corso un ultimo tentativo di frenare la firma del contratto sul futuro professionale di Santoro.

Il piano sarebbe quello di lasciare il conduttore al palo ma ormai sembra davvero impossibile che si possa fermare un treno in corsa. Anzi, è molto più probabile che stasera il ‘frecciarossa’ Santoro sciolga ogni indugio e comunichi in diretta ad Annozero la sua prossima destinazione lavorativa. Allora i giochi saranno già fatti, e a Berlusconi non resterà che incassare il colpo. Intanto in Rai c’è grande fermento per l’approvazione finale dei palinsesti autunnali che – come saprete – è appena saltata. A riguardo, sembra che i discussi programmi di punta di Rai3 – in via teorica – siano stati confermati e che a Fabio Fazio sia stata nuovamente concessa la prima serata del lunedì, quella con Saviano e Vieni via con me.