Giovanni Floris



27
aprile

Cartabianca: Berlinguer non decolla e insegue Floris. Rai3 e l’azzardo del martedì

Bianca Berlinguer, Cartabianca

La sfida si ripete ogni martedì sera. Rai e La7 duellano a distanza sulla pedana dell’attualità, rispettivamente con Cartabianca e diMartedì. Politica, interviste, sondaggi, approfondimenti: il prime time si dipana secondo formule ormai codificate, e l’indomani arriva il verdetto altrettanto prevedibile degli ascolti. Il talk show di Floris primeggia (spesso anche di pochi decimali) su quello di Bianca Berlinguer, che si ritrova così a ricorrere il competitor.




12
aprile

Artedì: Giovanni Floris scopre i tesori d’Italia in seconda serata su La7. Ecco i luoghi visitati

Cappella Sansevero

Giovanni Floris ha imparato l’arte e l’ha messa da parte. Al punto da realizzare un nuovo programma culturale per la seconda serata di La7. Da lunedì 17 aprile prossimo, il giornalista debutterà alle 23.10 con Artedì, uno spin off del suo talk show settimanale interamente dedicato alla divulgazione dei tesori artistici italiani. Niente politica, stavolta: solo capolavori. La prima puntata sarà ambientata nella Cappella Sansevero di Napoli.

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4
gennaio

LE PAGELLE DELL’ANNO 2016: I PROMOSSI

Carlo Conti - Sanremo

Carlo Conti - Sanremo

10 a Carlo Conti. Non c’erano riusciti nè Fabio Fazio e nemmeno il veterano Pippo Baudo. Lui, invece, ce l’ha fatta migliorando addirittura se stesso al timone del Festival di Sanremo. Senza snobismi, tra pop e nazional pop, ha saputo mettere a punto valide squadre tali da decentralizzare il suo ruolo solo in apparenza. In mezzo al trionfo in Riviera, il ritorno de I Migliori Anni, la rinnovata staffetta con Fabrizio Frizzi a L’Eredità e la conferma di Tale e Quale Show. Cecchino silenzioso.





16
novembre

DIMARTEDÌ, TROPPI APPLAUSI: ORA IL VIZIETTO È FASTIDIOSO

diMartedì, applausi

Applausi per Bruno Vespa. Ma anche per Maurizio Crozza, Alessandro Di Battista, Matteo Salvini, Corrado Augias. E ce n’è pure per il ministro Poletti. Insomma: applausi per tutti. A profusione e, a volte, pure a casaccio. Quello di diMartedì è un vizio ormai incontrollato, tanto frequente quanto irritante e dannoso per il programma stesso. Nel talk show di La7, i battimani sono diventati una vera ossessione, al punto da scattare persino quando non ve ne sia alcun bisogno.

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13
settembre

DIMARTEDÌ: FLORIS TORNA CON MASSIMO GIANNINI OSPITE FISSO. “È STATO CORAGGIOSO A BALLARÒ”

Giovanni Floris, Fabrizio Salini, Marco Ghigliani

Stasera la sfida del prime time sarà a colpi di talk show. diMartedì torna infatti in onda su La7, pronto a confrontarsi con il nuovo Politics di Gianluca Semprini e con il Mi manda Raitre di Salvo Sottile. Per il suo debutto stagionale, Giovanni Floris ha già schierato la propria artiglieria: il conduttore ha infatti invitato un ospite inaspettato, che sino all’anno scorso sarebbe stato impossibile vedere in quello studio. Si tratta di Massimo Giannini, ex conduttore di Ballarò che proprio da Floris aveva preso il testimone del programma.





16
settembre

DIMARTEDI: FLORIS METTE MANO AL FORMAT. MENO DIBATTITO, SPAZIO ALLE INTERVISTE MORDI E FUGGI

Giovanni Floris, diMartedì

La campanella d’inizio anno è suonata. E l’alunno Giovanni Floris ha preso posto tra i banchi del palinsesto desideroso di affermarsi come il primo della classe. Tornando su La7 con diMartedì, l’occhialuto conduttore non si è limitato ad eseguire il compitino assegnatogli dal preside Urbano Cairo (già svolto egregiamente nella passata stagione) ma si è spinto oltre, mettendo mano al format. Nel suo programma, infatti, la componente del dibattito è stata ridotta all’osso per lasciare posto ad interviste singole. Lo studente si è applicato: vediamo ora come giudicarlo.

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15
settembre

DIMARTEDI: FLORIS TORNA CON BOLDRINI E MARINO. BALLARO’ RISPONDE CON SAVIANO

Giovanni Floris, diMartedì

Ripartiamo molto soddisfatti. Abbiamo un progetto di diversi anni su La7“. Giovanni Floris guarda avanti e ostenta fiducia (in una conferenza stampa non potrebbe accadere diversamente). Stasera il conduttore alzerà il sipario sulla seconda edizione di diMartedì, approfondimento della rete terzopolista dedicato ai temi della politica e dell’economia. A una settimana di distanza dal debutto del competitor di Rai3 Massimo Giannini, stasera in prime time il giornalista affronterà i temi caldi dell’attualità con due ospiti al vertice delle istituzioni. E, spesso, delle polemiche.

diMartedì: la nuova stagione

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31
dicembre

PAGELLE TV DEL 2014: I PERSONAGGI (BOCCIATI)

Fabio Fazio - pagelle 2014

Fabio Fazio - pagelle 2014

0 a Luca e Paolo, Geppi Cucciari e Virginia Raffaele. Tra flop e speranze mal riposte, i “caschetti “della comicità non hanno vissuto un bel 2014 catodico. Desaparecidos.

1 a Fabio Fazio. Un Festival di Sanremo così noioso e pretenzioso ce lo ricorderemo per anni. Reduce dal successo dell’anno precedente, il conduttore ha “mal pensato” di adagiarsi sugli allori e ripetere gli stessi schemi, puntando ancor di più su scelte di nicchia e dal sapore radical chic. Sul fronte Che Tempo Che Fa, il programma procede su livelli discreti; ben lontani però dai risultati record di un tempo. Recidivo.

2 a Max Giusti. Il suo hobby sta pericolosamente diventando quello di collezionare flop. Croce Rossa.

3 a Simona Ventura. Se qualche anno fa qualcuno ci avesse detto che la “regina di Rai2″ sarebbe finita su un piccolo canale che ha sede in Albania ci saremmo fatti una sonora risata. E, invece, stanca di essere fuori dai giochi, forse delusa da Sky e scottata dal secco “no” di Mediaset, ha accettato di finire a condurre un reality senza né capo né coda. Se, invece, Miss Italia, nelle sue mani, non è definitivamente morta, non può dirsi nemmeno rinata. Qualche anno fa voleva “brillare per la sua assenza” e in effetti con X Factor c’è riuscita e probabilmente anche all’Isola sarà rimpianta; peccato che a lungo andare il pubblico inizierà a dimenticare le sue gloriose gesta catodiche. Maria Antonietta alla Bastiglia.

3 a Paola Perego. Diciamoci la verità: un po’ è sfortunata, un po’ se le cerca. Se La Vita in Diretta era una corazzata poi calata con lei a picco (per ragioni essenzialmente legate al cambio editoriale e alla concorrenza), il contenitore domenicale era, invece, già da prima del suo arrivo in “condizioni critiche”. Una missione impossibile, quella di risollevare il programma, che, malgrado gli sforzi, al momento è fallita. Avrebbe fatto bene a concentrarsi solo sulle prime serate. Autolesionista.