Gad Lerner



24
marzo

GIASS, ASCOLTI FLOP. GAD LERNER PIZZICA ANTONIO RICCI: BENVENUTO FRA NOI PERDENTI (LA FINE DI UN’ERA)

Gad Lerner

Gad Lerner ride già. Anzi, Giass. Il disastroso risultato di ascolti registrato dalla seconda puntata del nuovo programma satirico di Canale5 ha infatti risvegliato l’indole polemica del popolare giornalista. L’ex volto di La7, ora passato a LaEffe, ha approfittato di tale debacle per lanciare una frecciata all’ideatore del format, Antonio Ricci, al quale lo legano antichi dissapori ideologici.

Così, sul suo profilo Twitter e di seguito sul suo blog, Lerner ha picconato:

Una frecciatina ironica, ma allo stesso tempo ben assestata. In un altro tweet, il giornalista ha definito Giass un “programma di satira molto grossolana“. Dopo il debutto di settimana scorsa, con l’11,39% di share, ieri la trasmissione condotta da Luca e Paolo su Canale5 è scivolata ad un imbarazzante 7,26%. E Lerner, da sempre polemico con l’intrattenimento televisivo firmato da Antonio Ricci, non ha perso l’occasione per infierire.

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26
febbraio

FISCHIA IL VENTO: GAD LERNER RACCONTA L’ATTUALITA’ IN VIAGGIO SU LAEFFE

Gad Lerner

Gad Lerner torna alle origini, come inviato speciale in prima linea sulle strade e tra la gente. Dopo il suo addio alla tv generalista e al talk show, a partire da stasera il giornalista approfondirà l’attualità politica con Fischia il vento nuovo programma itinerante e dal titolo evocativo. In prime time su LaEffe, canale 50 del digitale terrestre (e in contemporanea su Repubblica.it), il conduttore racconterà il Paese ed i suoi umori dal treno Milano-Roma, in compagnia di artigiani e commercianti diretti nella Capitale per manifestare il loro disagio, ma anche di militanti di partito.

Sarà un viaggio nell’Italia di oggi, da Milano a Roma, passando per Firenze ed il Vaticano rivoluzionato da Papa Francesco, per indagare sul fascino del leader, sia esso il Cavaliere o l’ex sindaco rottamatore. E’ proprio dalla figura di Matteo Renzi che Lerner partirà nella sua cronaca politica, chiedendosi nella prima puntata di oggi se è mai possibile che gli italiani siano sempre in attesa del cosiddetto uomo della Provvidenza. Nel racconto di Fischia il vento confluiranno anche la “lezione” di Giovanni Sartori, scienziato della politica e fiorentino illustre, che ha definito suo ex sindaco un “peso piuma…malato di velocismo“.

La psicanalisi del fenomeno Renzi sarà invece offerta da Massimo Recalcati, e tra le voci raccolte su LaEffe ci saranno anche quelle dello storico Guido Crainz e del giornalista Alfonso Signorini, direttore di Chi. In dieci puntate, Lerner ritornerà ad intraprende un personalissimo percorso al confine tra inchiesta, intervista e reportage; un esperimento che si inserisce nel nuovo percorso professionale ed anti-generalista intrapreso da Gad con il suo passaggio a LaEffe.


18
novembre

GAD LERNER A DM: SU LAEFFE GRANDI FIRME DI REPUBBLICA IN PRIMA SERATA. DEL DEBBIO GIOCA SULL’INVETTIVA GENERICA CHE COPRE I RESPONSABILI DEL DEGRADO. MI HA DIVERTITO L’AUTOCENSURA DI MISS ITALIA (CHE NON HA GIOVATO AGLI ASCOLTI)

Gad Lerner

La tv generalista appartiene al suo passato, il talk show pure. Gad Lerner si professa progressista, ma in campo televisivo ha fatto il “rottamatore”. Le sue scelte, del resto, parlano chiaro: dopo una ventennale carriera tra Rai e La7, ora il giornalista ha abbandonato le emittenti dei grandi numeri ed è approdato a LaEffe, neonata tv di Feltrinelli (canale 50 del digitale terrestre). In qualità di Presidente del comitato editoriale, consulente editoriale ed anchorman, Gad seguirà i contenuti e all’occorrenza comparirà in video. L’intenzione – ci ha spiegato – è quella di realizzare una tv “altra, in cui intrattenimento di qualità e cultura vadano d’accordo. Un’idea, questa, che si riverbera nel palinsesto in divenire dell’emittente e che nasce da lontano…

Questo è un progetto al quale ho lavorato sin dall’inizio con Carlo Feltrinelli. Era un’idea che lui aveva già da qualche anno, nata anche in collaborazione con Telecom e La7, che inizialmente era nella società con un 30% di quote. Poi con Cairo la cosa si è evoluta diversamente. Sento molto mia questa idea che l’evoluzione tecnologica e di mercato della televisione italiana apra degli spazi oggettivi ad una tv qualità in chiaro, che offra prodotti di standard elevato non più solo a pagamento.

Trovi che ci sia poca cultura nella tv italiana?

Direi che c’è una sproporzione clamorosa con la realtà dei consumi culturali di questo Paese, fatta di gente che frequenta i festival, le mostre, le librerie e gli spettacoli di livello. Tutto questo non significa che serva la televisione culturale un po’ barbosa e magari fatta con finanziamenti governativi, come ad esempio Arté, perché il nostro modello è molto diverso. Crediamo che debba esserci intrattenimento, tanta fiction ma vogliamo che questa cosa si sposi con un bisogno di cultura e di qualità troppo spesso sacrificato.

Sogni una tv non barbosa ma, intanto, alla barba ci hai pensato col tuo look… (vedi foto)

(ridiamo, ndDM) Questa barba è colpa del direttore rete Riccardo Chiattelli, perché quando è capitato che io andassi in video, i ragazzi che ci lavorano hanno detto che volevano un bello stacco rispetto alla tv generalista. E siccome io sono pigro e sono felice di tenermi la barba ci siamo subito messi d’accordo. Per cui mi ritrovo con la barba e senza cravatta…

Quali sono gli appuntamenti del palinsesto a cui tieni di più?

A LaEffe abbiamo realizzato un salto generazionale, perché la guida del palinsesto è affidata a Riccardo Chiattelli, che ha poco più di 35 anni e vanta una esperienza internazionale. Conosce il mercato audiovisivo, viene da Fox e Sky, ha seguito la start up di Cielo: questo a garanzia del fatto che il linguaggio Feltrinelli sarà innovativo e giovane. Io sono nella retrovia. In questa fase embrionale, il nostro biglietto da visita sono state delle serie tv di qualità come Borgen, che mi stupisce non sia stata presa da reti più grandi della nostra. Lo stesso vale per Uomini di fede. Riguardo al nostro pubblico, poi, non credo sia casuale che la sera più seguita sia quella della domenica, con i grandi classici della letteratura.

Avete in programma altre novità?

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31
ottobre

LINEA GIALLA: VOLANO STRACCI TRA SOTTILE E LERNER

Salvo Sottile, Linea Gialla

Gli zingari italiani rapiscono i bambini?“. E’ bufera sulla domanda comparsa in sovrimpressione durante la puntata di Linea Gialla in onda martedì scorso su La7. Il programma condotto da Salvo Sottile, che aveva così titolato durante un segmento dedicato ai rom, è finito nella polemica proprio a causa di quell’interrogativo, ritenuto da alcuni offensivo e politicamente scorretto. La voce più critica in tal senso è stata quella di Gad Lerner, ex pilastro di La7, che su Twitter se l’è presa con il conduttore del programma di cronaca.

Gad Lerner contro Salvo Sottile

Va bene tutto, ma il titolo in sovrimpressione ‘Gli zingari italiani rubano i bambini?’ non l’avevamo ancora visto su una tv italiana. Puah” ha twittato il giornalista, come disgustato. Pronta la replica di Sottile, che inizialmente ha ricordato a Lerner di essersi già scusato, attribuendo la responsabilità dell’accaduto a chi aveva fatto quel titolo. “In diretta un errore può succedere” ha aggiunto Salvo, che in un secondo momento ha rincarato la dose, rispondendo per le rime al suo accusatore.

Sottile replica a Lerner. Interviene Mentana

Avevamo visto di peggio in tv, quando da direttore del tg1 hai mandato in onda le immagini dei pedofili e ti sei dimesso. Puah” ha scritto il conduttore di La7. Ma quella di Lerner non è stata l’unica chiosa all’imbarazzante titolo di Linea Gialla. Poco prima, infatti, anche il direttorissimo Enrico Mentana era intervenuto sulla questione con tono infastidito, pungolando Sottile (ma assolvendolo allo stesso tempo).


21
ottobre

LAEFFE: TUTTE LE NOVITA’ DEL CANALE TARGATO FELTRINELLI

Orto e mezzo

A circa cinque mesi dalla sua nascita Laeffe, rete televisiva che dallo scorso settembre appartiene al 100% al gruppo Feltrinelli, vanta già un palinsesto di tutto rispetto e un volto che potrebbe diventare decisamente di punta: quello di Gad Lerner, fin dal principio membro del consiglio d’amministrazione e Presidente del comitato editoriale ed ora lì migrato come conduttore dopo la fine dei rapporti con La7. Il giornalista da gennaio 2014 condurrà il suo nuovo programma di approfondimento ma già dalla fine di questo mese sarà presente in video ogni giovedì sera con Gad Lerner presenta… dove introdurrà alcuni documentari Bbc.

Laeffe: nuovi format, documentari, serie tv e film in arrivo nel 2014

L’offerta documentaristica resta principale nel palinsesto del canale 50 del digitale terrestre. Verranno proposti al pubblico nuovi documentari e reportage, nazionali e internazionali: Usa, la storia mai raccontata, presentato in esclusiva per Feltrinelli dal regista americano Oliver Stone; i documentari e film di Un mondo al verde, introdotti da Carlo Petrini nell’ambito degli approfondimenti tematici del mercoledì Scelti per voi; un percorso dedicato alla contro-cultura e il nuovo format Diario, in collaborazione con RNews-Repubblica Tv.

Tra le proposte anche F…come, ambientato in campagna e sviluppato proprio dal team creativo di Laeffe, Dalla A a laeffe, l’alfabeto pop contemporaneo selezionato per Feltrinelli da Matteo Caccia, e Fan Festival con Giacomo Cannelli, dedicato ai festival sul territorio. Confermati poi il contenitore di lifestyle Red (Read – Eat – Dream), che si arricchirà della presenza dello chef inglese Jamie Oliver e della prima serie italiana Orto e mezzo, con Lisa Casali e Federico Bernocchi.





6
settembre

LAEFFE: GAD LERNER IN VIDEO CON UN NUOVO FORMAT

Gad Lerner

Ironia della sorte, la nuova sfida professionale di Gad Lerner è stata lanciata da Villa Mussolini a Riccione. Quando si dice il caso. Nell’ambito del premio Ilaria Alpi 2013, che si tiene appunto nella località adriatica, il giornalista ha parlato del suo impegno per LaEffe, la tv di Feltrinelli che lo vede in prima linea come Presidente del comitato editoriale. L’emittente, nata sul digitale terreste l’11 maggio scorso, arricchirà il suo palinsesto di contributi d’attualità, e da quest’anno sarà proprio Lerner a curare la parte dell’informazione.

“Laeffe è una nuova sfida editoriale in cui metto a disposizione la mia esperienza di giornalista televisivo per sviluppare un progetto che proponga informazione e temi d’attualità con linguaggi innovativiha dichiarato il giornalista.

Come spiegato da Riccardo Chiattelli, direttore dei contenuti e della comunicazione di LaEffe, in autunno partiranno nuovi contributi ed approfondimenti, in stretta collaborazione con il team Rnews di Repubblica TV anche per quanto riguarda la produzione dei Tg quotidiani. A settembre, in particolare, debutteranno le nuove edizioni di Rnews delle 13.50 e 19.50 e a ottobre i nuovi format Diario e Repubblica delle Idee, ma anche speciali di approfondimento sulla società e la cultura italiana. Poi, come detto, ci sarà anche Gad Lerner, il quale comparirà in video come commentatore dei principali fatti d’attualità.

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9
luglio

LA7, PALINSESTI 2013/2014: ECCO I TROMBATI

Cristina Parodi

Urbano Cairo c’ha messo la faccia (oltre che i soldi). Stamane l’editore di La7 ha presentato a Milano i palinsesti 2013-2014 dell’emittente, togliendo il velo sulle novità in programma e sugli acquisti messi a segno nelle ultime ore dopo serrate trattative. A tenere banco sono stati soprattutto questi ultimi, assieme anche alla notizia che nella prossima stagione ci saranno dei grandi assenti. Si tratta di volti noti che negli ultimi anni hanno animato l’emittente terzopolista, non sempre con i risultati sperati.

Nella prossima stagione non rivedremo in onda Gad Lerner, reduce dall’esperienza non proprio esaltante di Zeta. Il giornalista, che già nei mesi scorsi aveva manifestato il desiderio di prendersi un periodo di pausa dal video, si dedicherà alla guida del comitato editoriale de LaEffe, tv di Feltrinelli. “Ho una grandissima stima per Gad, credo che sia stato un grande innovatore e il momento in cui dovesse ritornare sarà con un Infedele 2.0” ha commentato Urbano Cairo al riguardo, lasciando così aperta la porta a possibili progetti futuri per il conduttore.

E mentre Luca Telese ha ormai un piede a Mediaset, Nicola Porro ha lasciato da qualche settimana la rete terzopolista per approdare in Rai. “Con lui c’è stato un piccolo incidente legato al fatto che volesse mandare in onda il promo del suo nuovo programma quando ancora lavorava per noi. In quel momento era un po’ teso, ma dopo aver visto i risultati del suo talk show gli ho mandato un sms per complimentarmi” ha raccontato Cairo, annunciando che la ‘dipartita’ di Porro e Telese porterà anche ad una scomparsa di In Onda. “Del resto – ha aggiunto l’editore – non era un programma che non faceva ascolti così rilevanti, quindi non è che io vi sia particolarmente affezionato“.


30
giugno

GAD LERNER: CROZZA E FORMIGLI A MEDIASET? NON CI CREDO

Gad Lerner

Il periodo è ancora quello delle nominations, il verdetto non è stato ancora pronunciato, ma il reality che si sta giocando a La7 tiene banco anche (e soprattutto) tra i diretti interessati. A dire la sua, tramite il suo personale sito web, è Gad Lerner, storico volto del canale, che non vede di buon occhio l’eventuale passaggio a Mediaset di Maurizio Crozza e Corrado Formigli. Anzi, non ci vuole neppure credere.

“Seguo ormai da fuori (e da lontano) il calciomercato dei conduttori tv in tempi di penuria, la cui regia è mantenuta strettamente nelle mani di impresari che non hanno nulla da invidiare, quanto a pelo sullo stomaco, ai procuratori sportivi genere Raiola. Dominatore del campo, in materia di talk – show, è Beppe Caschetto, ma visti i tempi perfino lui rischia di trovarsi in affanno. Tanto da offrire Crozza e Formigli a Mediaset, come scrive oggi “Repubblica”? Possibilissimo, certe trattative somigliano al gioco d’azzardo. Io comunque non ci credo. Penso che i diretti interessati si faranno sentire: mica sono calciatori indifferenti al colore della maglia”.

Questo è il pensiero nero su bianco espresso poco fa da Lerner, di uno che, leggendo i rumors dell’ultimo periodo, avrà temuto per l’anima de La7, l’informazione. D’altronde, nessuno spende mezza parola per Benedetta Parodi e i suoi fornelli definitivamente spenti, ma se a rischio ci finiscono i big che fanno i talk ecco che la “pistola alla tempia” di Urbano Cairo è pronta.

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