Canone RAI



31
marzo

CANONE RAI, ESENZIONI: ECCO CHI NON PAGA E COME. GLI EVASORI RISCHIANO IL CARCERE

Rai

D’ora in poi, chi evade in canone Rai rischia grosso: da 8 mesi a 4 anni di carcere. Dura lex sed lex. E’ questa la pena prevista dalla Legge di Stabilità (che cita il dpr 445 del 2000 e l’articolo 482 del codice penale) per chi dichiara il falso pur di non pagare la gabella più odiata, che nel 2016 avrà un importo di 100 euro a fronte dei 113,5 dell’anno precedente. Prima di incappare in sanzioni ed imprevisti, vediamo chi realmente può considerarsi esente dal pagamento del canone e con quali modalità.




18
novembre

CANONE RAI: DIECI RATE MENSILI IN BOLLETTA. ECCO LA NOVITA’ IN ARRIVO

Rai

Dieci rate mensili per la tassa più odiata dagli italiani. Il governo cambia di nuovo idea sulle tempistiche di riscossione del nuovo canone Rai. Un emendamento delle relatrici alla legge di Stabilità, infatti, prevede che il pagamento dell’imposta avvenga “in 10 rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento immediatamente successiva alla scadenza delle rate“. Il testo sarà presentato a breve in commissione Bilancio al Senato.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


21
ottobre

CANONE RAI IN BOLLETTA: QUANTO COSTA, CHI LO PAGA E CHI NO

Rai

Pagare tutti, pagare meno. Filtrano le prime indiscrezioni sulle modalità di applicazione del nuovo canone Rai, che – su disposizione del governo – verrà unito alla bolletta della luce. Il discusso provvedimento, pensato nell’ambito della riforma del servizio pubblico, arriverà con il testo definitivo del decreto che dovrà essere emanato dal ministero dello Sviluppo Economico. L’ammontare del canone nel 2016 dovrebbe essere di 100 euro (come prospettato da Renzi in tv, a fronte dei 113 attuali), suddivisi in sei rate da 16,66 euro. Ma non è tutto.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





5
ottobre

RENZI: CANONE RAI RIDOTTO A 100 EURO NEL 2016. SI PAGHERA’ IN BOLLETTA

Matteo Renzi

Il canone Rai verrà abbassato e si pagherà in bolletta: Matteo Renzi ha estratto il coniglio dal cilindro. Ospite a In Mezz’Ora, su Rai3, ieri il premier ha confermato l’intenzione di mettere mano alla gabella più odiata dagli italiani, annunciando un intervento ad hoc nella prossima legge di stabilità. Stando alle promesse, la vituperata imposta verrà ridotta nell’importo ma non sarà abolita, come invece ipotizzato nei mesi scorsi.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


16
aprile

RAI, NEL DDL DEL GOVERNO PUBBLICITA’ SENZA LIMITI. COSI’ RENZI ABOLIRA’ IL CANONE?

Matteo Renzi, Rai

Matteo Renzi vuole compiere l’impresa che a Silvio Berlusconi non riuscì: abolire il canone Rai. Quello di togliere la tassa più odiata dagli italiani pare sia un pensiero ricorrente del premier, che da settimane si sta consultando al riguardo con i suoi collaboratori. Ma come mettere mano alla vituperata gabella che garantisce preziosi introiti a Viale Mazzini? Pensa che ti ripensa, finalmente la soluzione potrebbe essere arrivata.

L’espediente lo si trova tra le righe del disegno di legge sulla “Nuova Rai” pubblicato dal governo in attesa del via libera del Ministro dell’Economia. Si tratta, in sostanza, di una cancellazione dei limiti di affollamento pubblicitario. La mossa – come annota La Stampa – è prevista alla lettera A dell’articolo 5 del ddl, in cui si decide l’abolizione degli articoli 17 e 20 della legge Gasparri. In tal modo, l’esecutivo archivierebbe il punto in cui la legge Mammì stabilisce che la trasmissione di messaggi pubblicitari da parte della concessionaria pubblica “non può eccedere il 4% dell’orario settimanale di programmazione ed il 12 per cento di ogni ora; un’eventuale eccedenza, comunque non superiore al 2 per cento nel corso di un’ora, deve essere recuperata nell’ora antecedente o successiva“.

Rimarrebbero solo i limiti previsti dal Tusmar, il testo unico dei servizi di media audiovisivi e radio, ma la via verso la deregolamentazione sarebbe comunque aperta. Secondo alcune stime, tale mossa garantirebbe solo a Rai1 mezzo miliardo di euro in più nell’incasso annuale. Risorse preziose per la tv pubblica, che il governo vorrebbe sfruttare per abolire (a abbassare sensibilmente) il canone. L’obiettivo di Renzi pare sia quello dell’inserimento nella fiscalità generale, anche per contrastare l’elevato tasso di evasione del canone Rai, ormai a quota 30% a livello nazionale.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





14
novembre

CANONE RAI INSIEME ALLA BOLLETTA ELETTRICA: RENZI VUOLE LA RIFORMA

Matteo Renzi, Rai

Il premier Matteo Renzi avrebbe dato l’ok. La tanto annunciata riforma del canone Rai potrebbe presto concretizzarsi: secondo quanto riporta Il Messaggero, il Presidente del Consiglio avrebbe concesso il proprio via libera alla manovra che trasformerà le modalità di pagamento della gabella più odiata dagli italiani. Tra le tante ipotesi sul tavolo (non ultima quella di un finanziamento tramite la Lotteria Italia), sarebbe stata scelta quella di più antica discussione, che prevede l’inserimento del canone nella bolletta elettrica.

Il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli se ne sta occupando in prima persona, e la proposta emendativa sarebbe già stata inoltrata al Ministero dell’Economia per una valutazione. Unendo il canone alla bolletta elettrica, si dovrebbe ridurre il tasso di evasione dell’imposta radiotelevisiva e l’obiettivo dichiarato è quello di garantire a Viale Mazzini un gettito di 1 miliardo e 800 milioni di euro l’anno. Nello specifico, verrà ridotto l’importo da versare, ma la platea dei contribuenti verrà estesa anche ai possessori di computer, tablet e nuovi dispositivi atti alla ricezione dei programmi televisivi.

Riforma canone Rai: pagheremo meno, ma tutti

L’ammontare annuo del canone scenderà dagli attuali 113,50 euro ad una cifra compresa tra i 35 e gli 80 euro, in base agli indicatori Isee. Continueranno inoltre ad esserci fasce di esenzione e bonus per i meno abbienti. Sarà più difficile sottrarsi dal pagamento: bisognerà infatti dimostrare di non possedere non solo il televisore, ma anche tablet, pc e smartphone perché i detentori di questi strumenti saranno considerati abbonati.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


2
ottobre

RIFORMA CANONE RAI: FINANZIAMENTO TRAMITE LOTTERIA ITALIA E IMPORTO COMPRESO TRA I 35 E I 65 EURO

Antonella Clerici

Chissà se il canone Rai sarà mai incluso all’interno della bolletta elettrica. Certo, Renzi rischierebbe di farsi un po’ troppi nemici tra i suoi elettori, ma intanto l’azienda pubblica potrebbe azzerare definitivamente l’evasione, che si fa sempre più importante anno dopo anno. Sarebbe, comunque, una decisione saggia, anche alla luce del prelievo forzato dei 150 milioni di euro, che sono serviti al Premier per coprire una parte del famoso bonus 80 euro, inserito dallo scorso maggio in busta paga a determinate condizioni.

Saltato l’accordo con Sky, per incrociare i dati degli abbonati della pay tv al fine di “beccare” gli evasori, ora Luigi Gubitosi ha una nuova speranza per coprire il rosso. Sembra, infatti, secondo quanto trapela da Palazzo Chigi, che l’intenzione del Premier sia quella di finanziare il canone tramite l’acquisto dei biglietti della Lotteria Italia.

Non solo, perché nella riforma della Rai prevista per novembre, secondo quanto riportato da la Repubblica, sembrerebbe previsto il finanziamento anche tramite un’imposta al consumo commisurata alle capacità di spesa delle famiglie. Mentre per Il Messaggero, il canone non sarà più un’imposta legata al possesso del televisore, e oscillerà tra i 35 e i 65 euro massimi, variando in base al reddito e ai consumi.


29
giugno

CANONE SPECIALE RAI, E’ POLEMICA. VIALE MAZZINI: IMPOSSIBILE DEROGARVI. ECCO TUTTI I DETTAGLI

Rai

La Rai batte (di nuovo) cassa. E’ polemica sul canone speciale, l’imposta che il servizio pubblico richiede di pagare “a chi detenga, fuori dall’ambito familiare, uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive“. Questa la dicitura riportata dalle centinaia di lettere recapitate in questi giorni ad artigiani, commercianti e partite Iva che sul luogo di lavoro posseggono apparecchi tecnologici in grado di trasmettere la programmazione radio e tv.

Canone speciale Rai: chi riguarda e quanto costa

In allegato, le missive contengono anche un bollettino con l’importo precompilato da versare: si va da un minimo di 203 euro a un massimo di 6.789,40 (per alberghi con 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari a o superiore a cento). Nel mezzo, vi sono gli utenti della cosiddetta categoria “d”, che deve pagare 407,35 euro ed è potenzialmente la più vasta, perché comprende anche gli “uffici”, dicitura generica e poco esplicativa (maggiori dettagli qui). I destinatari dell’imposta sono già sul piede di guerra, le associazioni dei consumatori pure. C’è infatti chi ritiene il canone speciale una tassa ingiusta e chi – pur avendo ricevuto la famosa lettera – non si ritiene toccato da tale provvedimento.

Canone Speciale: il comunicato Rai

La materia del canone speciale è regolata da tassative norme tributarie alle quali la Rai, nell’ adempimento del suo compito di riscossione, non puó in alcun modo derogare” fanno sapere da Viale Mazzini, ricordando il Ministero dello sviluppo economico si era già espresso al riguardo nel 2012, quando pure non mancarono aspre polemiche per la medesima imposta.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,